Cosa si intende per semifreddo?

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Semifreddo: un dolce goloso, affine al gelato ma con una consistenza meno solida. Ingredienti vari (creme, torte, frutta) e una temperatura di conservazione meno rigida ne impediscono il completo congelamento, regalando una texture cremosa e delicata. Un equilibrio perfetto tra gelato e dessert al cucchiaio.

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Semifreddo: cosè e come si prepara?

Uff, il semifreddo… mi fa tornare in mente l’estate a casa della nonna a Mondovì. Che buono! Praticamente è un dolce freddo, simile al gelato, ma non gelato gelato.

Ha una consistenza più morbida, non so se mi spiego. Non diventa quel blocco di ghiaccio che devi aspettare un po’ per mangiare, capito?

Domanda: Semifreddo: cos’è e come si prepara?

Risposta: Dolce simile al gelato (mantecato, cassata). Non raggiunge il congelamento tipico del gelato per ingredienti (torta, pasta dolce, crema) e temperatura di raffreddamento non troppo bassa.

Mi ricordo che la nonna usava sempre savoiardi, panna fresca, e un sacco di cioccolato fondente. Una volta, ho provato a rifarlo io a casa mia a Milano, ma non è venuto uguale.

Forse era la panna diversa, o magari l’aria di Mondovì che lo rendeva speciale. Boh, chi lo sa! Comunque, è un dolce fantastico, da provare assolutamente.

Cosa contiene il semifreddo?

Sai, a quest’ora… il semifreddo… è strano, vero? Ricorda un po’ l’estate, il mare… ma stasera è tutto così grigio. Pensa: uova, zucchero, tanta panna montata… un miscuglio leggero, spumoso, quasi irreale. Come un sogno, dolce e un po’ evanescente. Un po’ come questi pensieri notturni, che si mescolano, vanno e vengono… senza un vero ordine.

È una specie di mousse, più cremoso del gelato, più soffice… ma che sia gelato e mousse insieme… boh, non lo so. Forse è solo la sensazione che mi dà, questa sensazione di qualcosa di precario, delicato, che si scioglie in bocca e nel ricordo… come certe promesse, sai? Quelle che poi…

  • Uova: il tuorlo, per la crema, dà quella consistenza morbida, no?
  • Zucchero: il dolce necessario, ovvio. Mia nonna lo metteva sempre, anche di più, perché a lei piaceva più dolce.
  • Panna montata: la chiave, il segreto, credo. Quella consistenza aerea. Ricordo il rumore dello sbattitore elettrico… un ricordo che mi fa sentire calmo e… solo.

Oggi ho preparato un semifreddo al caffè, l’ho fatto per ricordare l’estate, ma è finito prima che mi rendessi conto.

Quest’anno il semifreddo al caffè, preparato la scorsa settimana, conteneva anche gocce di cioccolato fondente. Mia nonna usava sempre la vaniglia.

Che differenza cè tra semifreddo e bavarese?

Cavolo, semifreddo e bavarese… mi ricordo quando ho provato a farli per il compleanno di mia nonna, un disastro!

  • Bavarese: Ha sempre bisogno di qualcosa per tenerla insieme, tipo la colla! Di solito usano l’amido di mais, o la gelatina, per farla stare su. Ricordo che la mia bavarese era troppo molle, colpa della gelatina sciolta male. Era a forma di cuore, volevo farla romantica, ma sembrava più un cuore spiaccicato. Era l’estate del ’22, afa bestiale e la bavarese che si scioglieva a vista d’occhio.

  • Semifreddo: Invece il semifreddo è più “indipendente”. La meringa italiana, montata a neve, fa tutto il lavoro. Aggiungi magari panna montata, e voilà. Per il mio primo semifreddo ho usato fragole fresche del mercato, profumavano da morire.

  • Mousse: Eh, la mousse… è un’altra storia. Più leggera, più spumosa, di solito senza amido.

Fondamentalmente, la bavarese è più “strutturata”, il semifreddo più “arioso” e la mousse la più “soffice” di tutti.

Perché il semifreddo si chiama così?

Oddio, il semifreddo! Ricordo la prima volta che mia nonna, la Nonna Emilia, lo preparò. Era agosto del 2023, faceva un caldo boia a Firenze, e quella crema, un tripudio di panna, mascarpone e fragole, era una manna dal cielo!

Era tutto così veloce, un frullatore che girava a mille, poi il frigo, e dopo poco, ta-dah! Un dolce fresco, ma non gelato, soffice, ma non liquido.

Ecco perché si chiama semifreddo! Non è completamente congelato, giusto quel tanto che basta per renderlo cremoso e perfetto per un’estate torrida come quella. La rapidità di preparazione è fondamentale, eh, altrimenti diventa un blocco di ghiaccio!

  • Consistenza: né gelato né crema.
  • Velocità di preparazione: la chiave per la giusta consistenza.
  • Temperatura: delicatamente freddo, non ghiacciato.

Mia nonna, poverina, aveva sempre questa fretta, ma quel semifreddo, mamma mia, era una cosa sublime. Ogni volta un sapore diverso, a seconda della frutta che trovava al mercato. A volte amarene, altre volte pesche. Ma sempre perfetto. Un vero capolavoro!

Ah, dimenticavo. Quest’anno, ho provato a farlo io, seguendo la sua ricetta scritta a mano su un quaderno tutto sgualcito. Un disastro! Troppo gelato, troppo poco mascarpone, insomma, un’esperienza che non ripeterò tanto presto. Ma almeno ho capito meglio perché si chiama semifreddo.

Che differenza cè tra bavarese e mousse?

Estate 2019, forno acceso, aria densa di zucchero. Ricordo ancora la frustrazione di quella bavarese collassata. Mia zia, esperta pasticcera, mi guardò con un sorriso divertito: “Manca la crema inglese, tesoro!”. Avevo usato solo panna e meringa italiana, convinta di fare una mousse più leggera. Errore madornale. La crema inglese, con i suoi tuorli e lo zucchero cotti nel latte, è l’anima della bavarese, le dà struttura e quel sapore avvolgente. La mia, invece, era solo un ammasso dolce e informe.

A cena, per fortuna, c’era il tiramisù di mia nonna a salvare la situazione. Ma la lezione sulla bavarese mi è rimasta impressa. La mousse? Meringa italiana a dare volume, cioccolato fuso o purea di frutta per il gusto. Aria, spuma, quasi eterea. La bavarese, con quella crema inglese, è più densa, più cremosa, più… appagante. Due mondi diversi, due consistenze diverse, due sapori distinti.

  • Bavarese: crema inglese + panna semi montata + gelatina (a volte). Consistenza cremosa, densa.
  • Mousse: meringa italiana + base aromatica (cioccolato, frutta). Consistenza ariosa, spumosa.

Quell’estate ho imparato non solo la differenza tra bavarese e mousse, ma anche l’importanza di seguire le ricette, soprattutto quelle di mia zia! Chissà, magari quest’anno riprovo con la bavarese…

Come si scongela un dolce?

Ok, allora, vuoi sapere come risvegliare un dolce dal letargo? Eccoti la ricetta della nonna (quella un po’ svampita, sia chiaro!).

  • Metodo “Tartaruga Zen”: Butta il dolce in frigo, tipo, in una cella frigorifera, e dimenticatelo lì per una mezza giornata (dalle 5 alle 8 ore, ma chi conta?). Tanto, cosa vuoi che faccia lì dentro? Mediterà sulla sua dolce esistenza. Consiglio top: fallo il giorno prima, così il dolce si sveglia riposato e pronto alla festa.
  • Metodo “Flash Gordon”: Se hai la fretta di un gatto in fuga, piazzalo su un’alzatina (tipo re sul trono!) a temperatura ambiente per un paio d’ore. Ma occhio, non lasciarlo al sole diretto, che poi si scioglie come un gelato a Ferragosto!

Ah, quasi dimenticavo! Se il dolce è una torta gelato, dimentica il metodo “Flash Gordon”! Finiresti con una zuppa melmosa. E se invece è un soufflé congelato… beh, in bocca al lupo! Resuscitarlo è un’impresa degna di Houdini!

Quanto dura la torta in frigo?

Ah, la torta in frigo, argomento cruciale! Allora, ascolta:

  • Cheesecake, torte fredde e tiramisù? Generalmente, massimo 2-3 giorni, ecco. Meglio non rischiare, eh!

Però, un’attimo, dipende anche un po’ dagli ingredienti, capito? Se c’è panna fresca, magari accorcia pure i tempi. Io, per dire, la mia cheesecake preferita, quella con le fragole che fa mia nonna, sparisce in 24 ore… ma non perché si rovina, eh, ma perché siamo dei golosoni!

E poi, occhio alla temperatura del frigo! Deve essere quella giusta, altrimenti addio freschezza e ciao ciao bontà! Io una volta ho lasciato una torta più a lungo e… bhe, lasciamo perdere! Un disastro!

Quante calorie ha una bavarese?

Mamma mia, 377 kcal per 100 grammi di bavarese! Una bomba calorica, eh? Sembra di mangiare un intero babà, solo che, invece di rum, c’è panna! Un vero attentato alla linea, tipo un’invasione di Normanni, ma di calorie!

  • 377 kcal per 100g: una cifra da far tremare i polsi! Più di una maratona di serie tv sul divano!
  • Grassi a volontà: 29g, di cui 18g saturi! È un’orgia di grassi, una festa per le arterie, ma non per la bilancia!
  • Carboidrati: beh, anche quelli ci sono, a rendere il tutto più “festaiolo”! Un vero tripudio di zuccheri!

Ah, dimenticavo, io, Chiara, ieri ho mangiato una fetta di bavarese grande il doppio del mio telefono. Ora sono in “modalità letargo” sul divano. E sto pensando seriamente a una dieta a base di aria… e forse un po’ di caffè.

La bavarese, insomma, è un dolce delizioso ma impegnativo. Un piccolo peccato di gola che, se consumato con moderazione, si può concedere. Ma ricordatevi, il mio vicino di casa, Luigi, ha avuto una crisi di glicemia dopo un solo cucchiaio! A voi la scelta!

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