Cosa si mangia a Pescara di tipico?
Pescara offre una cucina ricca e variegata. Tra le specialità locali spiccano il Brodetto alla pescarese, zuppa di pesce saporita, e diverse preparazioni di carne come il Pollo alla cacciatora e il Pollo alla lauretana. Non mancano piatti a base di baccalà e la Trippa alla pennese. Per concludere, il Parrozzo, dolce tipico dalla forma a cupola.
Un viaggio nel gusto: alla scoperta della cucina tipica di Pescara
Pescara, affacciata sull’Adriatico, offre un’esperienza culinaria che va ben oltre il classico “pesce fritto in riva al mare”. La sua tradizione gastronomica, frutto di influenze montane e marine, si rivela in una sorprendente varietà di sapori e profumi, capace di conquistare anche i palati più esigenti.
Il re indiscusso della tavola pescarese è senza dubbio il Brodetto alla Pescarese. Non una semplice zuppa di pesce, ma un vero e proprio rito culinario, un’esplosione di sapori mediterranei che si sprigiona dal sapiente mix di diverse varietà ittiche, pomodori freschi, peperoni dolci e un tocco di aceto, rigorosamente di vino. Ogni famiglia, ogni ristorante ha la sua ricetta segreta, tramandata di generazione in generazione, che rende ogni assaggio un’esperienza unica. La scelta del pesce è fondamentale: scorfani, tracine, cicale di mare e cozze contribuiscono a creare un brodetto autentico e profumato.
Ma Pescara non è solo mare. L’entroterra abruzzese si fa sentire con proposte di carne robuste e saporite. Il Pollo alla cacciatora, con il suo sugo ricco e aromatico, e il Pollo alla lauretana, preparato con olive, pomodori e un pizzico di peperoncino, sono due esempi della tradizione culinaria contadina, piatti perfetti per riscaldare le fredde serate invernali.
Un altro ingrediente che trova ampio spazio nella cucina pescarese è il baccalà, proposto in diverse varianti, dalle frittelle croccanti allo stoccafisso all’anconetana, un piatto più elaborato che prevede l’utilizzo di patate, pomodori e olive. Per i più audaci, la Trippa alla pennese, un piatto dal sapore deciso e dalla consistenza particolare, rappresenta una vera e propria sfida gastronomica.
E per concludere in dolcezza, ecco il Parrozzo, il dolce simbolo di Pescara. Questa torta dalla caratteristica forma a cupola, ricoperta di cioccolato fondente, è un trionfo di mandorle, semolino e aroma di agrumi. Creato dal pasticcere Luigi D’Amico negli anni ’20, il Parrozzo è un omaggio alla poesia “La Figlia di Jorio” di Gabriele D’Annunzio, che lo definì “pallido come l’alba, denso, soffice e succulento come la carne di un fanciullo”.
Un viaggio a Pescara non può dirsi completo senza aver assaporato queste prelibatezze. Un’esperienza culinaria autentica, che racconta la storia e la cultura di un territorio ricco di tradizioni e sapori genuini.
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