Cosa si mangia il primo dell'anno in Puglia?
Capodanno in Puglia? Un tripudio di sapori! Panzerotti fritti aprono le danze, seguiti da languilla e agnello al forno con lampascioni. Il dolce? Cartellate e purcidduzzi al miele e mandorle, un'esplosione di gusto!
Cosa mangiare a Capodanno in Puglia?
Uffa, Capodanno in Puglia? Mamma mia, che ricordi! Allora, il panzerotto fritto è d’obbligo, cioè, non puoi non mangiarlo appena arrivi. Te lo giuro, fa subito festa!
Poi… ah, l’anguilla arrostita. Ecco, lì forse non sono la persona giusta, non la amo particolarmente, però fa tanto “Capodanno della nonna”. Però, a dirla tutta, preferisco di gran lunga l’agnello al forno, specie con quei lampascioni amarognoli. Un contrasto che mi fa impazzire!
E per finire? Cartellate e purcidduzzi, ovvio! Quante ne ho mangiate a casa della zia a Bari il 31 Dicembre del 2018! Simili agli struffoli? Forse, ma quelle pugliesi hanno un sapore tutto loro, un mix di miele e mandorle tostate che… oddio, mi è venuta fame!
Cosa mangiare a Capodanno in Puglia:
- Antipasto: Panzerotti fritti
- Secondo: Anguilla arrostita e/o Agnello al forno con lampascioni
- Dolce: Cartellate e purcidduzzi al miele con mandorle tostate
Cosa si mangia il primo gennaio in Puglia?
Primo gennaio in Puglia? Ma che dici, cotechino? Quella roba lì è roba da emiliani, mica da noi! Qui si vola alto, eh! Panzerotti fritti, una bomba calorica che ti fa sentire un palloncino gonfio d’aria fritta! Cicorie amare, per chi ama il sapore di un pugno nello stomaco. Poi, un calzone ripieno: una sfida a chi lo finisce per primo! E per finire in bellezza, agnello con lampascioni, un piatto così potente che puoi dormire per una settimana di fila!
- Panzerotti fritti: una vera esplosione di gusto (e di olio).
- Cicorie: l’antipasto che ti prepara al vero combattimento culinario.
- Calzone ripieno: uno scudo protettivo contro la fame.
- Agnello con lampascioni: la ciliegina sulla torta (di grasso).
- Cartellate: dolci fritti, ovviamente. Non dimentichiamole, altrimenti mia nonna mi caccia di casa!
Quest’anno, mia zia ha aggiunto anche le fave con le cicorie, un’aggiunta che ha diviso la famiglia. Io preferisco il panzerotto, a dire il vero. E poi, abbiamo aperto una bottiglia di Primitivo del mio amico vignaiolo, un vino così buono che sembrava di bere il sole! Ah, quasi dimenticavo: il caffè, tanto caffè, per sopravvivere al pasto!
Cosa si mangia in Puglia a Capodanno?
Panzerotti, orecchiette, zampone, lenticchie… la Puglia a Capodanno è un tripudio di sapori, un attentato alla linea studiato a tavolino. Come dire no a ‘sta roba? Impossibile. È come chiedere a un barese di non gesticolare: non ce la fa proprio.
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Prosperità assicurata (si spera): Zampone e cotechino con le immancabili lenticchie, che a quanto pare portano soldi. Io personalmente preferirei un bonifico, ma tentar non nuoce. Magari quest’anno funziona.
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Panzerotti power: A Bari, i panzerotti sono un must. Fritti, caldi, profumati… una vera droga. Ne mangi uno e subito ne vuoi un altro. E poi un altro ancora. E finisci che rotoli a casa come una palla da bowling.
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Orecchiette a gogo: Con le cime di rapa o in umido, le orecchiette sono un altro piatto forte del Capodanno pugliese. Una pasta semplice, ma che sa di casa, di tradizione, di nonna che cucina. A proposito, mia nonna ci metteva un pizzico di peperoncino. Un segreto di famiglia che vi svelo solo perché mi state simpatici.
Oltre a queste prelibatezze, in alcune zone si mangiano anche piatti a base di pesce, come il baccalà fritto o le seppie ripiene. Insomma, in Puglia a Capodanno c’è da leccarsi i baffi (e le dita, e il piatto…). Quest’anno io personalmente festeggerò a Monopoli, quindi immagino che il pesce la farà da padrone. Chissà, magari mi aspetta qualche prelibatezza locale che non conosco ancora. Non vedo l’ora!
Cosa si mangia per tradizione il primo dellanno?
Ah, il primo dell’anno, quella maratona di cibo che ti fa rimpiangere di aver promesso di andare in palestra!
- Lenticchie: Dicono portino soldi, ma io le mangio solo perché mi ricordano le monetine, quindi forse funziona! 💰 Chissà, magari quest’anno invece del solito “vorrei ma non posto” diventerò Paperone.
- Cotechino/Zampone: Roba che ti fa sentire un re (o un maiale, dipende dai punti di vista!). 👑 Abbondanza? Direi abbondantemente grasso, ma chi se ne frega, è festa!
- Pesce al Sud: Simbolo di fertilità, perfetto per chi vuole allargare la famiglia. Io, personalmente, punto più a un’altra fetta di panettone. 🤰
- Panettone/Pandoro: Se non finiscono a gennaio, li ritrovi a Pasqua, e poi di nuovo a Natale… un loop infinito di bontà (o di panificazione industriale, boh!). 🔄
P.S. Ma la vera domanda è: chi è quel genio che ha inventato il cenone di Capodanno? Dovrebbero dargli una statua! 🥂
Cosa si mangia la vigilia di Capodanno in Puglia?
La vigilia di Capodanno in Puglia è un rito.
- Zampone e cotechino con lenticchie: Simboli di abbondanza, un classico.
- Panzerotti: Fritti, ripieni, una droga a Bari.
- Orecchiette: Cime di rapa o stufate, la tradizione che non muore.
A casa mia, non mancano mai le pettole, fritte al momento, e il baccalà fritto. Un ricordo di nonna, una garanzia.
Cosa non mangiare il primo dellanno?
Primo dell’anno? Ah, la corsa al buon auspicio gastronomico! Un vero campo minato per chi non conosce le superstizioni culinarie.
- Addio, aragosta! Sai, quel crostaceo che fa retromarcia? Un vero disastro per chi spera in un anno in avanti, no? Un po’ come la mia ex, sempre un passo indietro.
- Pollo? Meglio di no. “Raschia via la fortuna”, dicevano le nonne. Mia nonna Emilia, che Dio la benedica, se ne intendeva di cose poco appetibili. Non per niente aveva una collezione di cucchiaini storti!
- Il pesce azzurro: beh, diciamo che è più azzurra la mia faccia quando mi accorgo di aver speso tutto il tredicesimo in cinesini. Pesci nobili, quelli sì, sono la scelta giusta! Orata o branzino, per un anno da re!
Lenticchie, uva e melagrana? Un trittico vincente. Ricetta della nonna Emilia, quella dei cucchiaini storti. Un anno di prosperità, abbondanza e…beh, fertilità, chissà. Quest’anno spero di trovare anche un fidanzato che non collezioni cucchiaini storti!
Ulteriori informazioni (perché la cultura popolare è sempre una miniera di chicche):
- Alcune regioni, soprattutto al sud, evitano anche i cibi di colore scuro, associati a lutti e negatività. Pasta al nero di seppia? Meglio di no, a meno che non siate gotici romantici.
- La scelta dei cibi è spesso legata a simbologie stagionali e alla speranza di un buon raccolto. Uva e melagrana sono frutti invernali, simboli di abbondanza.
- La tradizione cambia di zona in zona. Quindi, prima di offendere la zia con la sua “insalata di calamari porta-sfortuna”, informatevi bene. La mia zia Lucia ti guarda male se non mangi la sua insalata di calamari!
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