Cosa si mangia per tradizione il primo dell'anno?

Cosa si mangia il 1 dellanno?

Primo dell’anno? Si mangia di tutto. Dipende dalla tradizione familiare.

• Minestra, classico intramontabile.
• Capretto o gallina in brodo.
• Ricette regionali, variano a seconda della zona. Quest’anno, a casa mia, lenticchie e zampone.

Secoli fa? Sartù, fritture, roba pesante. Ma i tempi cambiano, i gusti pure. Mia nonna, poveretta, impazzirebbe con i menu moderni. Preferiva il suo arrosto di vitello. Ma chi lo mangia più oggi?

Cosa si mangia generalmente il 31 dicembre è il primo gennaio?

31 dicembre, 1 gennaio? Zampone, cotechino, lenticchie. Punto. Quest’anno, però, ho optato per un branzino al forno. Meno unto.

• Zampone: grasso, tradizione. Ricorda la nonna.
• Cotechino: simile, ma diverso. Preferisco lo zampone.
• Lenticchie: augurali. Prosperità. Falso. Ma ci credo.
• Branzino: scelta personale, quest’anno. Eleganza, leggerezza.

Il cenone? Un affare familiare, quest’anno limitato. Mia cugina ha fatto un tiramisù. Orribile. Deve imparare.

Altro? Panettone, spumante. Classico. Noioso. Quest’anno anche mandarini. Agrumi. Vitamina C. Contro il raffreddore. Prevenzione. Mia madre insiste.

Dati Aggiuntivi: Il consumo di zampone/cotechino con lenticchie è diminuito del 15% nel mio quartiere secondo i dati del macellaio di via Roma. Il mio branzino? Pescato a Palermo.

Cosa si mangia il 1 di gennaio?

Che palle, il primo gennaio… Quest’anno, sai, ho fatto un veglione da mia zia Emilia. Un casino, ma bello.

Ricordo solo che c’era un sacco di roba. Pesce, sicuro. Branzino al forno, credo. Poi? Ah, sì, un’infinità di crostacei. Gamberi, cozze, ma le ostriche no, quelle non le sopporto. E poi, frittura mista, ovviamente. Patate al forno, un po’ secche, a dire il vero.

Dolci? Il solito panettone, un po’ stantio, ma vabbè. E poi, i mandorlati di mia zia, quelli sono una droga. Torrone? Forse. Non ricordo bene, era tardi. Troppo vino.

• Antipasto: Non ricordo, ma era sicuramente abbondante.
• Primo: Branzino al forno, penso.
• Secondo: Gamberi, cozze, frittura mista.
• Contorni: Patate al forno.
• Dolci: Panettone, mandorlati, forse torrone.

Quest’anno ho bevuto anche troppo prosecco. Che sbornia, oh! Mia zia ha insistito, “devi brindare alla vita, Marco!”. E io, che faccio? Brindo, certo. Ora ho mal di testa.

Cosa si mangia il primo gennaio a pranzo?

Primo gennaio? Carne. Punto.

• Lasagna al ragù. Un classico, pesante. Preferisco il lesso.

• Pasta fresca. Dipende dalla pasta. Non amo i ripieni.

• Timballo. Troppi ingredienti. Inutile complicazione. La semplicità è sovrana. A volte.

Secondo? Salsiccia, forse. O pollo. Dipende dall’umore. Quest’anno, niente. Ho mangiato insalata. Era martedì.

• Maiale. Grasso. Troppo. Preferisco il pesce. Ma non oggi.

• Pollo. Insipido. A meno che…

• Altre carni. Vagne. No.

Ah, dimenticavo, mia nonna faceva un brodo di cappone fantastico. Quest’anno non c’è stata. Morta due anni fa.

Aggiunta:

Ricetta del brodo di cappone di nonna Emilia (1928-2021): tre carote, due cipolle, sedano. Sale, pepe. Il resto è segreto. Non lo svelo. Mai.

Cosa si mangia il 1 gennaio in Italia?

Oddio, il primo dell’anno… che malinconia, sai? Quest’anno, a casa mia, niente di speciale. Solo io e la solita tristezza. Mia nonna, povera anima, faceva sempre i cappelletti, un rito, un profumo che riempiva tutta la casa… ora è solo un ricordo. Un ricordo che sa di brodo caldo e di Natale passato. Quest’anno? Un po’ di lenticchie, perché si sa, portano fortuna, e un panino. Sì, un panino. Un po’ triste, lo ammetto.

• Primo: lenticchie (per la fortuna, ovvio!)
• Secondo: un panino, un po’ triste, come la giornata, sai?

Ricordo che da piccola, invece, il cenone era un’altra cosa. Nonna preparava tutto, un vero trionfo: agnolotti, arrosto… perfino il baccalà, che io detesto ma lei adorava. Quest’anno, mi sono limitata al minimo sindacale. Probabilmente anche perché mio zio Roberto non è venuto, come tutti gli altri anni. Mi manca. Tanto.

• Altri piatti tradizionali (del passato): Cappelletti in brodo, agnolotti, arrosto, baccalà. Quest’anno, niente. Solo io e il mio panino.

Ogni anno è sempre diverso. Quest’anno è stato proprio grigio, come il cielo di oggi. E pensare che una volta era così… vivo. Ricordo il profumo intenso dei tortellini, il sapore ricco del brodo… mamma mia, sembra un secolo fa. E invece sono passati solo pochi anni. Troppo pochi.

• Sensazioni: Solitudine, malinconia, nostalgia per le tradizioni familiari e per i momenti passati con i cari.
• Note personali: La nonna è morta da pochi anni; mio zio Roberto non è venuto al pranzo di Capodanno.