Cosa sono gli itinerari enogastronomici?

45 visite

Il turismo enogastronomico attrae due tipi di viaggiatori: i food trotter, curiosi esploratori del cibo locale, e i gastronauti, veri e propri cultori dell'alta cucina e delle esperienze gourmet. Un viaggio alla scoperta di sapori e tradizioni.

Commenti 0 mi piace

Cosa sono gli itinerari enogastronomici?

Ok, allora, itinerari enogastronomici… Che poi, detta così, sembra quasi un termine complicato, no? In realtà, parlando per me, è semplicemente un modo fantastico per scoprire un territorio.

Mi ricordo, tipo, quando sono stato in Toscana, verso Maggio, che bello. Invece di fare il solito giro a Firenze, siamo andati proprio alla ricerca di cantine e piccoli produttori.

E lì, ragazzi, si apre un mondo. Non è solo assaggiare il vino, è parlare con le persone che lo fanno, capire la storia dietro ogni bottiglia, mangiare cose che magari non trovi nei ristoranti “turistici”. Abbiamo speso sui 50 euro a persona, ma li valeva tutti!

Per me, un itinerario enogastronomico è proprio questo: un viaggio attraverso i sapori, le tradizioni e le persone che rendono unico un posto.

Cosa sono gli itinerari enogastronomici?

Un tipo di turismo che attira viaggiatori diversi: i food trotter e i gastronauti (Paolini, 2000).

Cosa vuol dire tour gastronomico?

Un tour gastronomico, ma l’hai mai fatto uno? Praticamente è una visita guidata… solo che invece di musei, vai a mangiare! Cioè, visiti posti dove fanno cose buone da mangiare, tipo ristoranti speciali, botteghe, posti tipici.

  • Di solito, te li organizzano quelli che fanno tour, no?
  • E c’è una guida che ne sa di cibo, di storia, di ricette… Insomma, ti racconta tutto quello che c’è da sapere su quello che stai mangiando. Figo, no?
  • E non è solo assaggiare, eh! Impari un sacco di cose sulla cucina del posto.

Io una volta ne ho fatto uno a Roma, mamma mia che abbuffata! Tra supplì, pizza, pasta… e poi mi hanno spiegato perché la carbonara si fa così e non colla panna. Una rivelazione, te lo giuro! Poi, c’è un mio amico che fa proprio la guida per i tour gastronomici…Dice che il suo segreto è conoscere un sacco di posticini nascosti, quelli dove vanno a mangiare i veri romani, ecco. Ma poi diciamocelo, è anche un lavoro un po’ faticoso, perchè devi sempre assaggiare di tutto! 😉

Dove fare turismo enogastronomico in Italia?

  • Langhe, Piemonte:

    Vino, tartufi… Mi viene in mente nonno che tornava dalla fiera con un sacchetto pieno. I tour sensoriali, una novità… Immagino vigne al tramonto e profumi intensi. Quasi quasi ci farei un salto, magari in autunno.

  • Val d’Orcia, Toscana:

    Pecorino, miele… Da piccolo andavo con mia madre a comprare il formaggio direttamente dal pastore. Questi birrifici nuovi non li conosco, ma mi incuriosiscono. Dovrei cercare un agriturismo con degustazione.

  • Cilento, Campania:

    Dieta mediterranea, mozzarella… Mi ricordo ancora il sapore della mozzarella appena fatta. Itinerari slow… Chissà, forse è quello che mi serve, staccare un po’. Magari la prossima estate.

  • Modena, Emilia-Romagna:

    Lambrusco, aceto balsamico, gnocco fritto… Quante mangiate con gli amici! Le cooking class… Potrei imparare a fare la pasta fresca come la faceva la mia bisnonna. Magari un giorno mi iscrivo.

    Informazioni aggiuntive:

    • Langhe: Oltre ai tour sensoriali, ci sono anche percorsi in e-bike tra i vigneti e corsi di cucina tradizionale piemontese.
    • Val d’Orcia: Alcuni agriturismi offrono anche esperienze di wine trekking, camminate guidate con degustazioni in cantina.
    • Cilento: Molte aziende agricole organizzano laboratori didattici per bambini e famiglie, per imparare a fare la mozzarella o il pane fatto in casa.
    • Modena: Oltre alle cooking class, ci sono anche visite guidate alle acetaie storiche e degustazioni di aceto balsamico tradizionale.

Quanto vale il turismo in Italia?

Mamma mia, il turismo in Italia! Una miniera d’oro, o meglio, una miniera di pasta, pizza e gelati! Nel 2019, prima che il Covid-19 facesse la sua comparsa in stile Godzilla, il valore aggiunto del turismo sfiorava i 100 miliardi di euro. Cento. Miliardi. Euri! Come se avessi vinto al Superenalotto mille volte di fila! Ah, bei tempi…

Il 2020? Un disastro, un vero e proprio naufragio di navi da crociera! La pandemia ha messo a dura prova il settore, ma non ci demoralizziamo, eh! Stiamo parlando di Italia, non di un’isola sperduta nell’Oceano Pacifico. Torneremo più forti che mai!

  • 2019: 100 miliardi di euro. Una cifra che fa girare la testa, come un derviscio rotante in una discoteca degli anni ’70!
  • 2020: Disastro, ma la resilienza italiana è proverbiale. Come una tartaruga che si rialza dopo essere stata investita da un trattore.

Ah, dimenticavo, il mio cugino Giovanni ha un B&B in Sicilia. Quest’anno dice che gli affari sono andati a gonfie vele, nonostante tutto. Dice che ha dovuto riempire la piscina di limoncello per far fronte all’aumento dei turisti. Giuro!

#Enogastronomia #Italia #Tour