Cosa sono le botaniche nel gin?

Le botaniche: il bouquet aromatico del gin

Il gin, un distillato dal carattere deciso e complesso, deve il suo sapore unico e distintivo a una vasta gamma di ingredienti botanici. Queste sostanze vegetali, che comprendono erbe, piante, spezie e radici, conferiscono al gin un’ampia varietà di aromi, dal fresco e agrumato al caldo e speziato.

Le botaniche utilizzate nella distillazione del gin variano ampiamente, con ogni produttore che crea una ricetta segreta che contribuisce al profilo aromatico del proprio prodotto. Tuttavia, alcune botaniche sono comunemente usate e sono diventate sinonimo di gin.

La ginepro, la bacca resinosa che dà al gin il suo nome, è una botanica essenziale. Il suo aroma pungente e terroso è il punto di riferimento per tutti gli altri sapori. Altre botaniche classiche includono il coriandolo, che aggiunge note agrumate; il cardamomo, che dona un tocco speziato; e la radice di angelica, che conferisce una dolcezza terrosa.

Le botaniche possono essere aggiunte al ginepro durante la distillazione in vari modi. Alcuni produttori utilizzano un processo chiamato macerazione, in cui le botaniche vengono immerse in alcool neutro prima della distillazione. Altri optano per l’infusione a vapore, dove le botaniche vengono sospese sopra il liquido da distillare, consentendo ai loro aromi di diffondersi nel vapore.

La scelta e la combinazione delle botaniche sono fondamentali per creare il gusto e il carattere unici di ogni gin. I produttori sperimentano costantemente con nuove combinazioni, dando origine a una vasta gamma di stili e sapori.

Dalle note erbacee del gin London Dry alle varianti più dolci e fruttate, la presenza delle botaniche definisce il vasto mondo del gin. Questi ingredienti naturali conferiscono al gin il suo fascino aromatico, rendendolo uno spirito versatile e apprezzato dagli amanti dei cocktail e degli intenditori di tutto il mondo.