Dove andare a mangiare ad Hanoi?

Dove si mangia meglio in Vietnam?

Vietnam: cibo, location. Punto.

• Hanoi: tradizione pura. Cucina antica, sapori decisi. Nessuna sorpresa.
• Mai Chau: montagna. Erbe, selvaggina. Un’esperienza.
• Cao Bang/Bac Kan: nord-est. Profumi intensi. Spezie, selvatico.
• Hue: cucina imperiale. Ricette raffinate, ricette segrete. Mia nonna le conosceva.
• Hoi An: indimenticabile. Unico. Basta.

Dettagli extra (perché non mi piace lasciare le cose a metà): Quest’anno, ho trovato un piccolo ristorante a Hoi An, gestito da una famiglia, fuori dalle rotte turistiche. Nome? Non lo dico. Cibo spettacolare. Ricordati solo: evita i posti più affollati. Il vero Vietnam si trova altrove.

Quanto tempo serve per visitare Hanoi?

Tre-quattro giorni? Bah, per Hanoi è poco! È come voler assaporare un pho in un solo sorso! Ci vuole più tempo per capire la città, per sentirne il respiro antico mescolato al frenetico caos moderno. Immagina Hanoi come un’opera d’arte: tre giorni sono appena abbastanza per ammirare il quadro da lontano.

• Templi e laghi: Un solo giorno? Impossibile! Ho perso un pomeriggio intero solo a inseguire un gatto randagio vicino al Tempio della Montagna della Giada, un gatto palesemente più zen di me.

• Quartiere Vecchio: Un labirinto di profumi, rumori e bancarelle che vendono di tutto, dal cappello conico al profumo di cocco. Ci ho perso una scarpa, ma ho trovato un amico che mi ha regalato un paio di ciabatte tradizionali.

• Cucina: Ogni vicolo nasconde un tesoro gastronomico. Ho provato, azzarderei dire, almeno cinquanta piatti diversi, e ancora mi sento come se fossi solo all’inizio. Ho dovuto comprarmi nuovi pantaloni.

Per capirci, io ci ho messo una settimana e non ho visto nemmeno la metà. Mia zia, invece, ci vive e ancora scopre cose nuove. Dipende dai tuoi ritmi, dai tuoi interessi, dalla tua capacità di resistere al fascino ipnotico dei venditori ambulanti di frutta tropicale. Ma meno di quattro giorni è un crimine contro il buon gusto e la cultura vietnamita. Aggiungi un giorno, così puoi anche goderti un buon massaggio ai piedi. Meriti un premio. Ne ho preso uno io, vicino al lago Hoan Kiem e mi ci sono addormentato.

Cosa mangiare al Vietnamita?

Al Vietnamita, scegli:

• Banh: Non solo pane, ma l’essenza della cucina di strada. Pensa al Banh Mi, un’esplosione di sapori.
• Bò: Manzo. Ricorda il Pho Bo, un’istituzione. Un brodo che ti entra nell’anima.
• Bún: Noodles. Fondamentali. Bun Cha? Un’esperienza.
• Cá: Pesce. Freschezza. Il Ca Kho To è una rivelazione.
• Canh: Zuppa. Conforto. Perfetta per iniziare un pasto.
• Chè: Dolce. Esotico. Un finale inaspettato.

Piatti da tenere d’occhio: Goi Cuon (involtini primavera freschi), Com Tam (riso spezzato). Non fermarti al Pho.

Cosa si mangia al ristorante vietnamita?

Bún chả. Vermicelli, maiale, erbe. Acido, piccante, dolce. Un equilibrio precario. L’essenza del Vietnam in una ciotola. O forse no. Chi può dirlo?

Chả. Carne di maiale. Frittura, brace. Semplice. Crudezza. La vita è così. Un gioco di fuoco e materia. Mia nonna lo faceva meglio.

Cơm tay cầm. Riso. Funghi, pollo, maiale. Zenzero. Un aroma che ricorda l’infanzia, o forse un’altra vita. Una coincidenza. L’esistenza è un accumulo di casualità.

• Bún chả: Vermicelli, maiale, salsa. Un classico.
• Chả: Maiale fritto o arrosto. Semplicemente maiale.
• Cơm tay cầm: Riso, pollo, funghi, zenzero. Delicato.

Quest’anno ho preferito il Bún chả da “Pho 2000” vicino a casa mia. Più costoso, certo. Ma più vicino. La comodità, a volte, ha un prezzo. La vita, è ovvio, è un prezzo.

Cosa si mangia a colazione in Vietnam?

Cosa si mangia a colazione in Vietnam? Beh, dimentica le tue brioche! In Vietnam, la colazione è una cosa seria, un vero e proprio evento culinario, non una semplice “cosa da sbrigare”.

• Phở: Sì, lo so, il Phở è famoso, ma è anche una colazione spaziale! Un brodo caldo che ti scalda l’anima (anche se è Luglio e sudi come un maiale al sole!), tagliatelle di riso e carne…una sinfonia di sapori. Mia nonna materna, che tra l’altro faceva il migliore Phở della provincia di An Giang (e ve lo assicuro, era una competizione agguerrita!), diceva che un buon Phở al mattino è come una carezza dell’anima.

• Mì gà: Spaghetti di vetro con pollo, un piatto leggero e saporito. Perfetto per chi ama iniziare la giornata con un tocco di eleganza, ma senza sentirsi appesantito come se avesse mangiato una torta nuziale intera.

• Bánh mì: Il classico, il Re! Un panino farcito con di tutto e di più, una bomba di sapore che ti tiene su per tutta la mattinata. Attenzione però, se prendi quello con il chili, preparati a un’esplosione di gusto (e sudore!). Mia cugina, che vive ad Hanoi, ne mangia uno ogni mattina, giura che sia l’unico segreto per la sua invidiabile forma fisica.

Ricorda: questa è solo una piccola selezione! La varietà è incredibile, ogni regione ha le sue specialità. Puoi trovare zuppe, riso, pancake, dolci… insomma, un tripudio di gusti che ti lascerà a bocca aperta! Preparati a un’avventura per il palato! E se poi ti resta ancora fame, beh, in Vietnam c’è sempre qualcosa di buono da mangiare! Anche a pranzo. E a cena.

Che carne si mangia in Vietnam?

• Maiale: Onnipresente. Barbecue di strada, involtini. La vita è troppo breve per diete.
• Pollo: Versatile. Zuppe confortanti, insalate leggere. Un classico, sempre.
• Anatra: Sapore più intenso. Arrosto, in umido. Un tocco di lusso senza pretese.
• Manzo: Meno diffuso. Pho. A volte, la semplicità è la massima raffinatezza.
• Capra/Bufalo: Rari. Specialità regionali. Non tutti i viaggiatori osano.

Extra:

• Pesce e frutti di mare: Fondamentali. Freschezza garantita nei mercati.
• Cane e gatto: Zone rurali, occasionale. Preferenze culturali, niente di personale.
• Insetti: Croccanti, proteici. Per i palati avventurosi. La morte è solo una trasformazione.
• Rana: Delicata, umida. Una prelibatezza inaspettata.
• Serpente: Esotico, potente. Un’esperienza, non solo un pasto. Ho assaggiato la zuppa di serpente una volta a Hanoi, intensa.

P.S. Non giudicare un libro dalla copertina, né un piatto dagli ingredienti.