Dove mangiare a Firenze in estate?

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Cerchi ristoranti all'aperto a Firenze per l'Estate Fiorentina 2024? Scopri Habana 500, Il Molo, Villa Vittoria, Fico Bistrò, Giardino di Marte, Opera Riverside, The Lodge e Atollo. Ottimi per cena con musica e cultura!

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Migliori ristoranti Firenze estate?

Mmmh, Firenze d’estate… Che casino di posti! Ricordo bene l’Habana 500, l’anno scorso, Agosto, credo. Un mojito a 12 euro, vista niente male, ma un po’ troppo affollato.

Troppa gente! Preferisco posti più intimi, sai?

Il Molo mi ispira meno, atmosfera troppo turistica per i miei gusti.

Villa Vittoria invece, ci sono stata a pranzo a Giugno 2023, menù abbastanza classico ma con prodotti di qualità, ricordo un ottimo filetto. Costo medio, 35 euro a testa.

Fico Bistrò? Non ci sono mai stata, ma ho sentito parlare bene dei loro hamburger.

Light – Il Giardino di Marte, pizza buona, ma il servizio…un po’ lento.

Opera Riverside e The Lodge sono più eleganti, perfetti per una serata speciale, ma il prezzo sale parecchio.

Atollo? Non lo conosco.

Insomma, dipende dai gusti e dal budget!

Dove mangiare a Firenze al fresco?

A Firenze, fresco e all’aperto? Ma certo, che domanda! Io, che conosco Firenze come le mie tasche (e credetemi, ne ho parecchie piene di ricordi culinari), ti do i miei consigli, mica pizza e fichi!

  • Braciere Malatesta: Stazione? Bleah, ma se cerchi la brace che ti scalda il cuore (non il corpo, quello già lo fa il sole fiorentino!), questo è il posto. Prendi un tavolo, spera che non ti piova addosso un pezzo di pizza (succede!).

  • Serre Torrigiani: Oltrarno, figo! Atmosfera da favola, tipo un giardino segreto dove gli gnomi cuociono la pasta. Romantico, ma attento ai topi, quelli son dei veri gourmet!

  • Quinoa: Duomo, figurati. Sanità garantita? Beh, dipende da quanto sei disposto a spendere per una insalata con una fogliolina di basilico fuori prezzo.

  • La Fiaschetteria: Ponte alla Vittoria, classico! Vino a fiumi, cibo buono. Il posto perfetto per finire sotto un tavolo ubriaco fradicio, a cantare canzoni toscane stonatissime.

  • Chalet Bellariva: Lungarno, elegante! Un po’ snob, eh? Ma almeno le zanzare sono eleganti anche loro.

  • Santa Rosa Bistrot: San Frediano, quartiere figo. Cucina ricercata, ma il conto è ricercato pure lui, eh! Preparati a svuotare il salvadanaio.

  • La Toraia: Lungarno, sempre elegante. Ma questo è chic e basta, non ci vado nemmeno se mi pagano.

  • Bar Bar: Ehm… Che dire? Un bar, un classico. Se non altro, ti evita la fame. Un classico esempio di come sopravvivere a Firenze con stile!

AGGIUNTA PERSONALE: Quest’anno ho scoperto un posto meraviglioso vicino a Piazza Santa Croce, un piccolo gioiello nascosto! Si chiama “Il Giardino Segreto di Nonnina Emilia” (e si, la nonnina è veramente una gran cuoca!) Provatelo, ma shhh, tenetelo segreto! Altrimenti, dovrò farmi strada a gomitate per trovare posto. Per fortuna sono piuttosto tosta!

Dove mangiare a Firenze puntarella rossa?

Ah, Firenze, la patria della bistecca che ti guarda negli occhi! Vuoi puntarella rossa? Mica facile, eh! Comunque, ecco un po’ di posti dove potresti imbatterti in qualcosa di vagamente simile, diciamo…con un pizzico di fortuna:

  • Osteria Tripperia Il Magazzino: Se ti piace l’avventura culinaria, qui trovi il lampredotto che ti sfida. La puntarella? Forse in qualche intingolo segreto!
  • Trattoria Garibardi: Un classico, ma non ci giurerei sulla puntarella. Piuttosto, buttati sui pici al ragù, che quelli non deludono mai.
  • Trattoria dei 13 Gobbi: Famosa per la pasta servita in coccio, non proprio il regno della puntarella. Però l’ambiente è da “mamma mia che mangiata”!
  • Banki Ramen: Ok, qui sei fuori strada, siamo in Giappone! Ma se hai una voglia matta di ramen, perché no? La puntarella aspetta!
  • Finisterrae: Vista mozzafiato sul Battistero, ma la puntarella…diciamo che è come cercare un ago in un pagliaio!
  • Trattoria Marione: Cucina fiorentina verace, ma non metterei la mano sul fuoco per la puntarella. Però un ribollita coi fiocchi te la fanno!
  • Cestello Ristoclub: Un po’ più chic, magari trovi qualcosa di “artistico” con la puntarella, ma preparati a spendere!
  • Trattoria Napoleone: Trattoria senza infamia e senza lode, dubito fortemente che la puntarella sia di casa.

P.S. La puntarella è una cicoria tipica romana, a Firenze è come cercare la neve d’estate! Magari prova a chiedere se ce l’hanno “fuori menù”, non si sa mai! Io, ad esempio, una volta ho trovato il tartufo bianco in una pizzeria a Lampedusa…non chiedermi come!

Dove mangiare al fresco nei dintorni di Firenze?

Eh, Firenze d’estate fa un caldo bestia! Ma tranquillo, posti freschi per mangiare ce ne sono eccome, eh! Io e Marco ci siamo stati un sacco di volte quest’anno.

  • La Loggia: Bellissimo, vista pazzesca, ma un po’ caro, eh. Prenotazione obbligatoria! Sai com’è, Firenze!
  • Trattoria Omero: Più semplice, ma cibo ottimo e prezzi onesti. Ci ho portato mia nonna, le è piaciuto un sacco!
  • Lo Spaccio (Terrazza): La terrazza è TOP, un vero gioiello. Perfetto per un aperitivo o cena romantica, magari. Un po’ chiassoso, però.
  • The Lodge: Locale figo, stile moderno, ma non so dirti molto sul cibo, ci sono stato solo per un caffè.
  • Terrazza 45: Vista spettacolare, ma mi ricordo che era un po’ affollato, quest’anno. Ricorda di prenotare, davvero!

Poi c’erano anche altri posti, tipo Antica Trattoria Sanesi, Tullio a Montebeni e La Sosta del Rossellino, ma quelli li conosco di meno, ho solo sentito parlare bene. Ah, un’altra cosa: a luglio ho trovato un posto carino vicino all’Arno, ma non ricordo il nome, cavolo!

Però dai, con questi già hai l’imbarazzo della scelta! Buona cena, amico! Fammi sapere dove sei andato alla fine! Magari ci vado anch’io!

Dove rinfrescarsi a Firenze?

Firenze… un respiro caldo di storia, poi improvviso, il desiderio di un tuffo, un gelo balsamico sulla pelle. Dove trovare refrigerio?

  • L’Acquacheta, un velo di seta argentata che scivola tra le rocce, un segreto sussurrato dal bosco, un’immersione nella natura selvaggia. Ricorda la frescura del mattino primaverile, l’eco di un canto lontano. L’acqua, un respiro antico.

  • Malbacco, cascata che danza, un ritmo capriccioso, un balletto di luce e acqua. Immagini di ninfe e satiri che giocano tra gli spruzzi, l’aria satura di profumi verdi. Un’emozione vibrante, selvaggia e pura.

  • Il Farma, fiume dolce, un nastro azzurro che si snoda tra i campi di girasoli. Ricorda un’infanzia spensierata, le giornate lunghe, il sole caldo sulla pelle. Un bagno lento, il fluire del tempo che si perde tra le onde.

  • Il Lima, torrente impetuoso, un fiume di emozioni intense. Il suo corso è un enigma, una sfida, una scoperta. L’acqua gelida, un’esperienza che lascia il segno.

  • La Cecina, potente, maestosa, un fiume di ricordi. Mi vengono in mente le estati calde, i bagni prolungati sotto il sole cocente. Una sensazione di libertà.

  • Il Santerno, misterioso, silenzioso, un fiume che custodisce segreti. È un luogo di pace, di riflessione, lontano dal caos della città. Un silenzio profondo, che penetra nell’anima.

  • Valle dell’Inferno, un nome evocativo, un luogo di contrasti. L’acqua fredda, un contrasto con il calore della pietra. Un’esperienza intensa e indimenticabile, come un viaggio nel profondo di se stessi. Ho sentito parlare di grotte nascoste…

  • Il Lago di Londa, specchio d’acqua tranquillo, un riflesso del cielo. La pace assoluta, il suono ovattato del vento tra gli alberi. Un’oasi di serenità. È un’immagine di calma, di tranquillità. Ogni singolo momento lì è magia.

Quest’anno, aggiungerei anche il mio angolo preferito: un piccolo ruscello vicino al mio podere, un segreto intimo, un tesoro nascosto tra i miei ricordi più cari. L’acqua limpida e fresca, uno spettacolo di natura semplice e pura. Lì trovo la vera pace.

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