Dove viene pagato di più il cameriere?
Camerieri di due locali sul lago di Zurigo hanno percepito stipendi record, superando i 17.000 euro mensili (escluse mance). Questo grazie ad un inedito sistema di retribuzione legato al fatturato stagionale, previsto dal contratto collettivo nazionale.
Il Lavoro Servito su un Piatto d’Argento: Camerieri in Svizzera, Stipendi da Capogiro
La professione di cameriere, spesso associata a salari modesti e a ritmi di lavoro frenetici, conosce delle eccezioni dorate. E quando diciamo “dorate”, intendiamo stipendi che farebbero invidia a molti professionisti con anni di studio alle spalle. Un esempio eclatante arriva dalle sponde del suggestivo lago di Zurigo, dove alcuni camerieri hanno visto il loro stipendio mensile raggiungere cifre da capogiro, superando i 17.000 euro (mance escluse).
Questa situazione, ben lontana dalla percezione comune del ruolo, non è frutto di un colpo di fortuna o di generose elargizioni da parte dei proprietari. Si tratta, invece, di un risultato tangibile derivante da un innovativo sistema di retribuzione legato direttamente al fatturato stagionale, un’integrazione prevista dal contratto collettivo nazionale svizzero.
In pratica, questi camerieri non percepiscono uno stipendio fisso standard, ma una percentuale dei guadagni generati dal locale durante la stagione turistica. In un ambiente come quello del lago di Zurigo, meta ambita da turisti e residenti benestanti, il fatturato può raggiungere cifre considerevoli, trasformandosi in stipendi da sogno per il personale di sala.
Questo modello di retribuzione offre numerosi vantaggi. In primis, incentiva i camerieri a fornire un servizio impeccabile, sapendo che la loro performance si traduce direttamente in un aumento del loro stipendio. Un cliente soddisfatto è un cliente che spende, e questa consapevolezza stimola il personale a curare ogni dettaglio, dall’accoglienza alla presentazione dei piatti, fino alla gestione delle richieste speciali.
Inoltre, questo sistema crea un forte senso di appartenenza e di responsabilità nei confronti del locale. Il cameriere non è più semplicemente un esecutore di ordini, ma un vero e proprio partner nell’attività, consapevole del proprio ruolo nel successo del ristorante.
Naturalmente, è importante sottolineare che questa situazione non è rappresentativa della realtà salariale media dei camerieri in Svizzera, né tantomeno in Europa. Si tratta di un’eccezione, resa possibile da una combinazione di fattori: un’economia fiorente, un turismo di lusso e un contratto collettivo nazionale che favorisce l’equa distribuzione dei guadagni.
Tuttavia, l’esempio dei camerieri del lago di Zurigo solleva una questione importante: la necessità di ripensare il modello retributivo per questa professione. Un sistema che premia la performance e che lega lo stipendio ai risultati concreti potrebbe incentivare la professionalizzazione del settore, attirando talenti e migliorando la qualità del servizio offerto.
In un’epoca in cui l’esperienza del cliente è diventata un fattore determinante per il successo di un’attività commerciale, investire nel personale di sala non è più un lusso, ma una necessità. E forse, il modello svizzero, con le sue eccezioni dorate, può essere un punto di partenza per una riflessione più ampia e per una valorizzazione concreta del lavoro di chi, con un sorriso e un piatto ben servito, contribuisce a rendere memorabile la nostra esperienza al ristorante.
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