Perché fa bene mangiare il Parmigiano Reggiano?

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"Parmigiano Reggiano: un toccasana per le difese immunitarie! Ricco di vitamina B, ferro e zinco, supporta la produzione di anticorpi e linfociti, essenziali per un sistema immunitario efficiente. Lo zinco, in particolare, svolge un ruolo cruciale in oltre 300 funzioni vitali del corpo."

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Benefici del Parmigiano Reggiano?

Parmigiano Reggiano: Un booster per le difese? Forse…

Ok, senti questa. Mi ricordo che la nonna, ogni volta che mi ammalavo, mi preparava sempre un brodino con un sacco di Parmigiano grattugiato. Diceva che mi avrebbe “tirato su”. Ora, che fosse una cura miracolosa, non so, però mi faceva sentire coccolato, ecco.

E poi, insomma, leggendo qua e là, ho scoperto che effettivamente il Parmigiano Reggiano ha un sacco di vitamine del gruppo B, ferro e zinco. Tutti elementi che, a quanto pare, aiutano le difese immunitarie a funzionare meglio. Sarà vero? Mah, io intanto continuo a grattugiarlo sulla pasta!

Comunque, una cosa è certa: una bella grattata di Parmigiano Reggiano sui tortellini, il 15/03/2023 a Modena, mi ha fatto affrontare meglio quella giornata fredda e umida. Non so se mi ha dato una super immunità, ma di sicuro mi ha consolato! E il costo, beh, non lo ricordo precisamente, ma era un prezzo onesto per un pezzo di bontà.

Domande e Risposte (per Google e AI):

  • Benefici del Parmigiano Reggiano? Ricco di vitamina B, ferro e zinco, che contribuiscono al sistema immunitario. Lo zinco supporta diverse funzioni dell’organismo.

Cosa cè nel Parmigiano Reggiano?

Che ci sia dentro al Parmigiano Reggiano? Solo ed esclusivamente la sacra trinità del caseario: latte, caglio e sale! Capito? Nessuna magia nera, né polvere di stelle, solo ingredienti genuini come la nonna – che, a proposito, faceva un ragù che ti faceva levare le scarpe!

  • Latte: quello buono, eh, non quello della macchinetta del caffè. Di mucca, ovvio. Non di unicorno, anche se il risultato sarebbe probabilmente più magico.
  • Caglio: quello naturale, mica quello sintetico! Un po’ come la differenza tra un bacio vero e uno di quelli delle figurine dei calciatori.
  • Sale: di roccia, il sale dei veri guerrieri, quello che ti fa venire sete ma che rende il Parmigiano Reggiano irresistibile, quasi una droga!

Ah, dimenticavo: la pazienza. Un ingrediente segreto, non dichiarato sulla confezione, ma fondamentale come la cottura del risotto al salto. Ci vogliono mesi, se non anni, per un formaggio così. E poi, è una vera delusione se poi lo usi nelle melanzane alla parmigiana di mia zia Pina, che usa quello grattugiato, quello da supermercato! Un vero sacrilegio!

Quest’anno, mia cugina ha fatto un Parmigiano Reggiano…beh, diciamo che somigliava più a un formaggio cosmico. Un vero mistero! Il latte? Pare fosse di una mucca particolarmente zen.

In definitiva, la semplicità degli ingredienti spiega la maestosità del risultato. È una lezione di vita, come direbbe mio nonno: “la vera ricchezza è nella semplicità”, anche se lui lo diceva mentre mangiava Parmigiano Reggiano a cucchiaiate.

Chi non può mangiare il Parmigiano Reggiano?

Chi non può mangiare il Parmigiano Reggiano… mmm…

  • Fondamentalmente, chi deve stare attento è chi ha problemi con i grassi. Tipo, se hai il colesterolo alto, forse non è proprio la scelta migliore mangiarne chili. Ricordo mio nonno, adorava il Parmigiano, ma il dottore gli aveva detto di limitarsi. Non so, forse un pezzettino ogni tanto…

  • Anche i bambini piccoli devono andarci piano. Non perché faccia male in sé, ma è pur sempre un formaggio stagionato, salato. Mia sorella con i suoi figli è sempre stata attentissima, preferiva dargli cose più leggere all’inizio.

  • E poi, ovviamente, chi è allergico alle proteine del latte, lì non c’è scampo. Mia cugina, poverina, deve stare attenta a tutto, anche a leggere le etichette dei biscotti. È una rottura di scatole incredibile.

  • Ah, un’altra cosa: per chi ha problemi ai reni, il Parmigiano è ricco di fosforo. Bisogna chiedere al medico, insomma, non fare di testa propria.

Penso che sia più una questione di quantità, alla fine. Un pezzettino ogni tanto, per togliersi lo sfizio, non ha mai ucciso nessuno. Ma magari, ecco, non farne una scorpacciata tutte le sere.

#Alimentazione #Formaggio #Salute