Perché il vino novello si chiama così?
Il nome Novello non si riferisce semplicemente alla giovane età del vino, bensì a un metodo di vinificazione specifico: la macerazione carbonica. Sebbene limmagine di freschezza sia evocativa, la legge italiana richiede solo il 40% di produzione con tale tecnica per letichetta Novello.
Il Fascino del Novello: Più che un Vino Giovane, un Metodo Antico
Quando le foglie iniziano a tingersi di rosso e oro, e l’aria profuma di mosto, ecco che ritorna lui: il vino Novello. Un vino dal colore rubino vivace, dai profumi fruttati intensi e dal sapore fresco e immediato. Ma perché si chiama proprio “Novello”? La risposta è più complessa di quanto si possa immaginare.
Spesso si pensa che “Novello” sia sinonimo di “vino giovane”, un’etichetta generica per indicare i vini prodotti con l’ultima vendemmia. In realtà, la denominazione Novello è strettamente legata a un particolare metodo di vinificazione, un’antica arte che conferisce a questo vino le sue caratteristiche uniche: la macerazione carbonica.
La macerazione carbonica è un processo affascinante che si discosta dalla vinificazione tradizionale. Invece di pigiare l’uva e far fermentare il mosto, i grappoli interi vengono posti in contenitori saturi di anidride carbonica. In questo ambiente, gli acini subiscono una fermentazione intracellulare, ovvero all’interno di ogni singola bacca. Questo processo, che dura da pochi giorni a qualche settimana, genera alcol e altri composti aromatici, contribuendo a sviluppare i tipici profumi di frutta fresca, come ciliegia, lampone e fragola, che contraddistinguono il Novello.
Una volta terminata la macerazione carbonica, l’uva viene pigiata e il mosto ottenuto completa la fermentazione in modo tradizionale. Il risultato è un vino leggero, beverino, con una bassa concentrazione di tannini e un’alta carica aromatica.
È importante sottolineare che, per essere etichettato come Novello, un vino non deve essere prodotto interamente con macerazione carbonica. La legge italiana, infatti, stabilisce che solo il 40% della produzione deve essere realizzato con questa tecnica. Il restante 60% può essere vinificato con metodi tradizionali, consentendo ai produttori di modulare il profilo aromatico e gustativo del loro Novello.
Quindi, il Novello non è semplicemente un vino giovane, ma un vino frutto di un processo di vinificazione specifico, che gli conferisce una personalità unica. Dietro quella bottiglia dal colore invitante si nasconde un antico metodo, un’arte tramandata di generazione in generazione, che celebra la freschezza e la vitalità della nuova vendemmia.
Il Novello è un vino da bere giovane, entro pochi mesi dalla commercializzazione, per apprezzare al meglio la sua fragranza e la sua vivacità. È perfetto per accompagnare piatti autunnali leggeri, come castagne arrosto, salumi non stagionati e formaggi freschi.
La prossima volta che vi troverete di fronte a una bottiglia di Novello, ricordate che state per assaporare non solo un vino giovane, ma un pezzo di storia, una tradizione secolare e un’espressione autentica del territorio. Un vino che, più di altri, celebra la gioia della vendemmia e l’inizio di un nuovo ciclo.
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