Perché mangiare la pasta la sera?

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Mangiare pasta la sera non compromette il sonno né causa aumento di peso. Uno studio scientifico dimostra, al contrario, che favorisce un riposo migliore. Gli italiani che la evitano dovrebbero riconsiderare questa abitudine.

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Spaghettata di mezzanotte? Via libera dalla scienza!

La pasta la sera fa ingrassare e disturba il sonno? Niente di più falso. Questo mito, tramandato per generazioni, viene finalmente sfatato dalla scienza, aprendo le porte a una rivalutazione di uno dei piatti più amati della tradizione italiana. Mentre molti, soprattutto chi è attento alla linea, evitano scrupolosamente gli spaghetti dopo il tramonto, uno studio recente dimostra che, al contrario, un piatto di pasta a cena potrebbe addirittura favorire un sonno più ristoratore.

Per lungo tempo, la pasta è stata considerata un alimento “proibito” nelle ore serali, a causa del suo contenuto di carboidrati. Si credeva che questi, non venendo bruciati durante la notte, si trasformassero inevitabilmente in grasso corporeo. Inoltre, l’errata convinzione che un pasto abbondante a base di carboidrati potesse interferire con il riposo ha contribuito ad alimentare questa diffusa reticenza.

Tuttavia, la ricerca scientifica ha finalmente fatto luce sulla questione, dimostrando che non c’è alcuna correlazione diretta tra il consumo di pasta a cena e l’aumento di peso. Anzi, alcuni studi suggeriscono che la pasta, grazie al suo apporto di triptofano, un amminoacido precursore della serotonina, l’ormone del buonumore, può contribuire a un sonno più sereno e profondo. La serotonina, a sua volta, viene convertita in melatonina, l’ormone che regola il ciclo sonno-veglia.

Naturalmente, come per ogni alimento, è fondamentale il contesto. Una porzione adeguata, condita con ingredienti leggeri e non eccessivamente grassi, è la chiave per godere dei benefici della pasta senza compromettere la linea o il riposo. Abbinare la pasta a verdure e proteine magre può ulteriormente migliorare il valore nutrizionale del pasto e favorire un senso di sazietà più duraturo.

Quindi, gli italiani che per anni hanno rinunciato al piacere di un piatto di pasta la sera possono tirare un sospiro di sollievo. La scienza ci dice che non solo è possibile, ma potrebbe anche essere benefico concedersi questo piccolo piacere culinario. È arrivato il momento di riconsiderare le nostre abitudini alimentari e di riscoprire la gioia di una spaghettata a cena, senza sensi di colpa e con la consapevolezza di fare del bene al nostro organismo e al nostro riposo. Basta con le rinunce immotivate, la pasta la sera è finalmente riabilitata!

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