Perché non mangiare salumi?
Il consumo giornaliero di appena 50 grammi di salumi incrementa sensibilmente il rischio di cancro al colon-retto, addirittura del 20% circa. Questa categoria di alimenti è fortemente collegata a diversi tumori dellapparato digerente. È quindi opportuno limitarne il consumo.
Perché Ridurre il Consumo di Salumi
I salumi, come prosciutto, salame e pancetta, sono alimenti trasformati a base di carne che sono stati stagionati o essiccati per conservarli. Anche se possono essere gustosi, il consumo eccessivo di salumi è collegato a diversi rischi per la salute, in particolare a un aumentato rischio di cancro al colon-retto.
Uno studio pubblicato sulla rivista “BMC Medicine” ha rilevato che l’assunzione giornaliera di appena 50 grammi di salumi aumenta il rischio di cancro al colon-retto di circa il 20%. Questo aumento del rischio è dovuto principalmente alla presenza di nitriti e nitrati nei salumi, che possono essere convertiti in nitrosammine, composti cancerogeni che possono danneggiare il DNA delle cellule.
Oltre al cancro al colon-retto, i salumi sono stati collegati anche ad altri tumori dell’apparato digerente, come il cancro allo stomaco e al pancreas. Questo rischio è probabilmente dovuto alla presenza di composti eterociclici aromatici (HCA), che si formano durante la cottura della carne ad alte temperature.
Inoltre, i salumi sono spesso ricchi di grassi saturi e colesterolo, che possono contribuire alle malattie cardiovascolari. Sono anche una fonte significativa di sodio, che può aumentare la pressione sanguigna e il rischio di ictus.
Considerati i rischi per la salute associati al consumo eccessivo di salumi, è consigliabile limitarne l’assunzione. Le linee guida dietetiche raccomandano di consumare non più di 50 grammi di carne rossa o lavorata al giorno. Se scegliete di consumare salumi, optate per opzioni a basso contenuto di sodio e grassi saturi.
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