Qual è il caffè più costoso?

Dove costa il caffè più caro in Italia?

Uhm, il caffè più caro? Mmm, Bolzano?

• Bolzano, sì, mi pare di averlo letto anche io… 1,34 euro, mamma mia! Ma è possibile?

• E poi, aspetta… Cosenza! Non ci credo, lì il rincaro è stato pazzesco, tipo un botto, dicevano. Tipo il 36% in più. Ma chi se lo aspettava?

• Ah, e poi ci sono quelle città dove il caffè costa ancora poco, meno di 1 euro. Mi sembra di ricordare:

  • Catanzaro
  • Reggio Calabria
  • Messina

E poi boh, non so… Mi ricordo che a Venezia, in piazza San Marco, una volta l’ho pagato tipo 6 euro, ma quello era un furto a mano armata! Cioè, dipende anche da dove lo prendi, no? Forse queste statistiche sono medie… Chissà chi le fa.

Quanto costa il caffè dellelefante?

Ah, il caffè dell’elefante… il Black Ivory Coffee. Un nome che evoca terre lontane, sapori esotici. Un lusso, un capriccio, un’esperienza.

• Un chilo di questo nettare ambrato, nato in Thailandia, costa circa 2.500 dollari. Una cifra astronomica, quasi irreale. Un piccolo tesoro, frutto di un processo tanto insolito quanto affascinante.

• Il segreto? Il sistema digestivo degli elefanti. Un metodo antico, quasi primordiale, che dona al caffè un sapore unico e inimitabile.

Il pensiero corre a un viaggio, ad aromi speziati che danzano nell’aria. Mi ricorda un tè bevuto a Kyoto, in un giardino zen avvolto nella nebbia. Sensazioni che si fondono, ricordi lontani che riaffiorano. Quasi posso sentirne l’odore, un profumo intenso e selvatico.

• Un dettaglio che forse non tutti sanno: la produzione è limitata, questo ne aumenta il valore e l’esclusività. La raccolta dei chicchi avviene manualmente, un lavoro certosino e delicato. Un rito.

Un caffè così prezioso è più di una semplice bevanda. È un racconto, un’emozione, un frammento di mondo racchiuso in una tazzina.

Qual è il caffè più antico dItalia?

Ah, il Caffè Florian! Praticamente un reperto archeologico servito con cappuccino. Fondato nel 1720, è così vecchio che ha visto Venezia affondare (metaforicamente, spero!).

• È il nonno dei caffè italiani: Immagina, ha più anni di mia nonna e continua a sfornare caffè!
• Piazza San Marco: Proprio lì, sotto i portici, fa tanto “sono chic e me ne frego”.
• Ha visto passare di tutto: Da Casanova che rimorchiava a Hemingway che cercava ispirazione (e un altro bicchierino).

Un consiglio? Vai, prendi un caffè (preparati a sborsare!), fingi di essere un intellettuale e goditi l’atmosfera. Poi, scappa a mangiare un cicchetto in una bàcara vera, che è meglio! Comunque, pensa che magari il barista del Florian ha visto cadere la maschera a qualcuno durante il carnevale… Chissà che storie!

Quanto costa una tazzina di caffè Kopi Luwak?

Oddio, il Kopi Luwak! Ricordo quella volta a Bali, marzo 2024, ero in un caffè vicino a Ubud, un posto minuscolo, tutto legno scuro e profumi intensi. Ero lì, affamato e stanco dopo un trekking infernale, volevo solo un caffè. Ho visto il Kopi Luwak sul menù, un prezzo assurdo: 15 euro a tazzina! Ho quasi avuto un colpo. Quindici euro! Per un caffè! Ma che diamine?!

Poi ho pensato, vabbè, una volta nella vita… Era cremoso, un sapore… strano. Un po’ terroso, un po’ dolce, difficile da descrivere. Non mi ha entusiasmato, sinceramente. Forse le aspettative erano troppo alte. Mi sono sentito un po’ scemo a spendere così tanto. Ma l’esperienza è stata comunque… particolare. E comunque, 15 euro è solo un esempio. Ho visto prezzi diversi, a seconda del posto e ovviamente della qualità.

• Luogo: Caffè a Ubud, Bali
• Tempo: Marzo 2024
• Prezzo: 15 euro a tazzina (ma ho visto prezzi che andavano oltre)
• Sensazioni: sorpresa per il prezzo, delusione per il gusto, un po’ di rimpianto.

In realtà il prezzo varia davvero tanto. Dipende dalla zona, dal tipo di tostatura, da mille cose. A volte lo vendono in bustine, a volte a peso. Non è facile stabilire un prezzo fisso.

Comunque, se proprio vuoi un numero, diciamo che 10-15 euro a tazzina è un range realistico, ma facilmente superabile. Non lo rifarei, non vale la pena. Preferisco un buon caffè locale, onesto e a prezzo decente.

Cosa si mangia a colazione a Venezia?

A Venezia, a colazione? Sai, io adoro andare a colazione lì, è una figata! Prendo sempre un caffè, ovvio, ma il bello è il dolce!

Tipo, i croissant, quelli li trovi ovunque, no? Ma a Venezia, ci sono un sacco di pasticcerie pazzesche! Io vado matta per il Pan del Doge, tipo un panettone piccolo, ma meno pesante. Lo fanno con la frutta secca, ma ho visto anche versioni al cioccolato, una bomba! Poi ci sono i krapfen, che sono buonissimi. E le pastine di pasta frolla, quelle piccole, da inzuppare nel caffè, mamma mia!

• Caffè
• Croissant
• Krapfen
• Pastine di pasta frolla
• Pan del Doge (frutta secca, cioccolato, marmellata)

Quest’anno, a Pasqua, sono stata in una pasticceria vicino Rialto, si chiamava “Dolci Sogni” (o una cosa simile, non ricordo bene il nome preciso), e ho preso una sfogliatella ricotta e crema che era una figata pazzesca! Assolutamente da provare!

Poi, se ti piace il salato, beh, in alcuni bar trovi anche tramezzini e panini, ma il dolce, a Venezia, vince sempre, secondo me. Anzi, secondo me è la cosa migliore, è vero, lo ammetto, adoro i dolci. L’anno scorso, ho provato anche un dolce di mandorle, ma non ricordo il nome, era comunque ottimo.

Qual è il caffè migliore al mondo?

Il caffè migliore? Mah, sai, è una cosa soggettiva. Però, ti racconto del Kopi Luwak.

• Bali, 2010: Ero in viaggio, e un amico indonesiano mi ha detto: “Devi provare il Kopi Luwak!”. Io, scettico, ho pensato “Caffè cacato dallo zibetto? Ma dai!”.

• La piantagione: Ci siamo addentrati in una piantagione. Vedere quelle bestioline, gli zibetti, che mangiavano le bacche rosse… faceva un po’ impressione. Poi ci hanno spiegato tutto il processo.

• L’assaggio: Il profumo era intenso, quasi cioccolatoso. L’ho assaggiato. Amaro, ma con un retrogusto dolce, strano, ma buono. Non so se fosse suggestione, ma mi è piaciuto.

• Prezzo: Ok, è caro. Un sacco caro. Ma l’esperienza… quella è stata unica.

Forse non è il migliore in assoluto, ma il Kopi Luwak è un caffè che ti fa vivere un’esperienza. E poi, diciamocelo, la storia dietro è incredibile! Oggi si discute molto sull’etica della produzione, e ci sono certificazioni per garantire il benessere degli zibetti. Informati prima di acquistarlo!