Qual è il digestivo migliore?

Quanto costa lamaro del capo da 70 cl?

Amico, ma che mi chiedi? Allora, l’Amaro del Capo, quello da 70cl, solitamente lo trovi… aspè, controllo… mmm, si, dovrebbe costare sui 11,40€, poi dipende! Sai com’è, eh, i prezzi cambiano!

Poi, se vuoi qualcosa di più particolare, c’è la versione Red Hot Edition, quella piccantina, che viene sui 19,90€… una volta l’ho provata, quasi mi strozzo! Ahahah!

E se vuoi fare il figo, c’è anche la Riserva del Centenario, quella costa un botto, tipo 40,90€! Roba da intenditori, insomma. Ma dai, prendi quella base, va benissimo! Anzi, ti dirò, io di solito lo prendo al discount, mi sembra di risparmiare qualcosina… e poi, alla fine, è sempre Amaro del Capo!

• Amaro del Capo (70cl): Circa 11,40€
• Red Hot Edition: Intorno ai 19,90€
• Riserva del Centenario: Sui 40,90€ (occhio al portafoglio!)

Un consiglio spassionato? Occhio alle offerte online, a volte trovi dei prezzi stracciati! Io una volta ho beccato un’offerta su Amazon e ne ho presi tre! 😉

Come si classificano gli amari?

Oddio, amari! Che casino, eh? Allora, ingredienti prima di tutto. Erbe, radici… tipo la genziana, adoro la genziana, ricorda quella volta a Nonantola? Poi ci sono scorze d’arancia, ma anche spezie, cannella, chiodi di garofano… un mondo! Dipende poi da cosa predomina, no? Amari alla china, alla genziana… ho visto un amaro al rabarbaro ieri al supermercato, ma non l’ho preso, troppo strano.

Macerazione, infusione, distillazione… che palle queste parole tecniche! Influenza tutto, il gusto, l’aroma… più forte, più delicato, più dolce, più amaro, ovvio! Quello che cambia è il metodo di produzione. Ricordo quello che mi ha fatto mia zia, fatto in casa, ma non so come… era una cosa con le radici… un macerato? Boh.

Poi c’è la gradazione alcolica, e anche il dolce, eh! Alcuni sono dolciastri, altri proprio secchi… de gustibus… preferisco quelli un po’ più forti, ma non troppo, se no mi danno fastidio. Quelli troppo dolci mi sembrano sciroppi, no. Anche l’etichetta conta, a volte. Quella elegante… la bottiglietta di vetro… che figata.

• Ingredienti principali (erbe, radici, scorze, spezie)
• Metodi di produzione (infusione, macerazione, distillazione)
• Gradazione alcolica
• Livello di dolcezza

Quest’anno ho scoperto un amaro artigianale a base di mirto sardo, fantastico. Deve essere un infuso, credo.

Perché lamaro non fa digerire?

Ah, l’amaro che non fa digerire… che storia! Mi ricordo una cena a casa di mia nonna, a Bologna, tipo Natale scorso. Tavolata piena, tortellini a gogo, arrosto che fumava… un delirio! Alla fine, zio Mario, quello che crede di sapere tutto, ha stappato una bottiglia di amaro della distilleria locale. “Eh, per digerire!”, ha esclamato con la pancia piena.

• Il mito dell’amaro digestivo: In realtà, l’alcol presente nell’amaro (e ne ha tanto, eh!) può rallentare lo svuotamento dello stomaco.
• Effetto sorpresa: Invece di aiutare, crea un ingorgo!
• Il paradosso: L’alcol, in pratica, manda in tilt il sistema digestivo.

Io quella sera mi sono sentita ancora più gonfia dopo l’amaro. Zio Mario invece continuava a sorseggiare, convinto di aver trovato la panacea di tutti i mali. Che poi, a dirla tutta, l’amaro era pure buono! Ma la prossima volta, un caffè e una camminata sono meglio, ecco. Non so se mi spiego. Almeno, così la vedo io, dopo quell’esperienza.