Qual è il primo piatto più diffuso al mondo?

Qual è il primo piatto preferito dagli italiani?

Oddio, la domanda sui primi piatti preferiti dagli italiani… è una domanda da mille lire! Mio nonno, a Roma, giurava che gli spaghetti alla carbonara fossero la quintessenza della cucina italiana, un piatto sacro. Ricordo ancora l’odore, quel profumo di guanciale croccante e pecorino che riempiva la sua cucina vecchia, quella con le piastrelle bianche e i muri scrosta. Era il 1998, estate, faceva un caldo infernale.

Poi, mia zia a Napoli, già, a Napoli è tutta un’altra storia. Giurava che niente poteva battere un piatto di spaghetti alle vongole, appena pescate, con un filo d’olio e un pizzico di peperoncino. Era il 2005, stavamo in vacanza, e l’aria era satura di profumo di mare e di basilico. Un’altra esperienza completamente diversa.

Io, personalmente? Adoro i tortellini in brodo, soprattutto d’inverno, quelli fatti a mano dalla nonna. Un vero conforto, una coccola calda che ti scalda l’anima. Ricordo l’inverno del 2022, ero a Modena, e la neve cadeva morbida fuori dalla finestra. Un sapore di casa!

• Spaghetti alla carbonara (Roma)
• Spaghetti alle vongole (Napoli)
• Tortellini in brodo (Modena)

Questi sono solo alcuni esempi, eh! Ogni regione, ogni famiglia, ha le sue preferenze. È un universo di sapori e tradizioni, impossibile dare una risposta definitiva. Troppo soggettivo! Ogni piatto è legato a ricordi, emozioni, a pezzi di vita.

Qual è il piatto più tipico italiano?

Lasagna, oh lasagna… Il suo profumo, un ricordo d’infanzia, un’onda calda che mi avvolge, il sapore della domenica a casa di nonna Emilia. Quella sfoglia sottile, quasi trasparente, come un velo di seta sulla pelle del tempo. Ogni strato, una promessa, una carezza al palato.

La salsa, un ruscello di rosso intenso, denso, un fiume di storia che scorre lento, lento… un sapore di casa, di radici profonde, di pomeriggi assolati e lunghe chiacchiere. Il formaggio, una nuvola bianca, morbida, che si scioglie… un sogno ad occhi aperti, un abbandono.

• La sfoglia, delicata come un petalo.
• La salsa, un racconto di tradizione.
• Il formaggio, un abbraccio caldo.

Lasagna, simbolo di famiglia, di condivisione, di amore. Un piatto semplice, ma ricco di storia, un inno alla vita. Un sapore che rimane, inciso nella memoria, un’emozione che risuona ancora nel cuore. Ricorda un po’ il profumo di casa mia a Roma, quel profumo che solo io conosco.

• Ricetta di famiglia, tramandata da generazioni.
• Ingredienti semplici, ma di qualità.
• Un piatto che sa di tempo, di storia, di amore.

L’anno scorso, a Natale, ho preparato una lasagna eccezionale, con la ricetta segreta di zia Rina, aggiungendo un tocco di tartufo nero. Un capolavoro. Quest’anno, invece, vorrei provare una versione vegetariana, con zucchine e melanzane. Sarà un’altra avventura del gusto.