Qual è un proverbio napoletano sul cibo?

Allora, un proverbio napoletano sul cibo… Mamma mia, quanti ce ne sono! Però, quello che mi è venuto subito in mente, e che mi ricordo diceva sempre la mia nonna, è questo: “Prima ca trase, pane e cas; roppo trasuto, pane piruto.”

Ecco, detta così forse non rende, ma provate a immaginarvela: la nonna, seduta sulla sedia impagliata, che mi guardava con quegli occhi furbi e diceva questa frase mentre mi offriva un pezzo di pane fresco con il formaggio. Che poi, a dirla tutta, quel pane e formaggio forse a lei non glielo dava nessuno! (E’ brutto da dire, lo so, ma certe volte penso proprio così…)

Insomma, cosa significa? “Prima che entri, pane e formaggio; dopo entrato, pane bruciato”. E qui sta la saggezza napoletana, no? Un’ospitalità che va al di là del dovere. Offri il meglio, il ben di Dio, all’ospite che arriva, anche se poi tu, la famiglia, ti devi accontentare di quello che resta. Un po’ come dire “Prima l’apparenza?” No, non credo sia solo apparenza. Credo sia più un gesto di generosità, di voler far sentire importante chi ti varca la soglia.

Mi ricordo che da piccola non capivo molto questo detto. Pensavo: “Ma perché dobbiamo dare il pane buono agli altri e noi mangiare quello bruciato?”. Ma crescendo ho capito che non si tratta solo di cibo. Si tratta di accoglienza, di calore umano, di far sentire l’altro benvenuto. Ed è una cosa che, secondo me, si sta perdendo un po’.

Chissà, magari mi sbaglio. Però ogni volta che sento questo proverbio, mi viene in mente la nonna e mi chiedo: “Ma io, sto offrendo ‘pane e cas’ a chi mi viene a trovare? O mi tengo il formaggio per me?” Forse dovremmo pensarci un po’ di più, no?

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