Quale vino regalare per ringraziare?
Per ringraziare con stile, un vino rosso pregiato è l'ideale.
Opta per un Barolo, Barbaresco o Brunello di Montalcino, simboli di eccellenza italiana, o un elegante Bordeaux.
Accompagna la bottiglia con un biglietto di ringraziamento scritto a mano per un tocco personale e sentito.
Quale vino scegliere per un regalo di ringraziamento perfetto?
Un Barolo. Mi viene in mente quello che ho bevuto a La Morra (Cuneo) il 15 Agosto 2022, cantina Cordero di Montezemolo. Magnifico. Costava un botto, forse 80 euro, ma ne valeva la pena.
Ricordo ancora il profumo di frutti rossi e spezie. Un regalo così è sicuramente gradito. Anche un Barbaresco, simile al Barolo, però più delicato. Oppure un Brunello, toscano, più corposo.
Li ho assaggiati tutti durante un viaggio in Italia, settembre 2021. Un Bordeaux? Mah, non sono un esperto di vini francesi, ma so che sono apprezzati. Una nota di ringraziamento scritta a mano è fondamentale. Rende il regalo più personale.
Domande e Risposte:
Domanda: Quale vino scegliere come regalo di ringraziamento per un medico?
Risposta: Un vino rosso pregiato come Barolo, Barbaresco, Brunello di Montalcino o Bordeaux.
Che vino si regala per fare bella figura?
Un vino per fare bella figura? Ahah, facile! Immagina la scena: arrivi con ‘sta bottiglia che sembra uscita da un film, tipo quelle con l’etichetta tutta oro e arabeschi, che pare quasi un peccato aprirla. Effetto “wow” assicurato! Scherzi a parte, punta su qualcosa di particolare. Tre bottiglie della stessa cantina? Simpatico, ma sembra quasi un’offerta da supermercato 3×2. Meglio tre versioni dello stesso vitigno, tipo un tris di Montepulciano: base, riserva, e magari uno senza solfiti per l’amico salutista fissato col bio. Che ne so, l’ultima volta ho regalato un Lagrein Riserva del 2020, cantina Hofstätter (l’ho preso vicino a Bolzano, durante una gita, mica male!). Figurone assicurato, sembrava fossi un sommelier navigato! Oppure, se vuoi fare il misterioso, un vino orange. Nessuno sa mai cos’è, ma sembra una roba sofisticatissima!
- Vino “Wow”: Etichetta importante, cantina rinomata. Tipo quelle che costano un rene ma fanno la loro porca figura.
- Tris di Vitigno: Base, Riserva, e una versione particolare (senza solfiti, affinamento speciale…). Fa capire che te ne intendi.
- Vino Orange: Un jolly per spiazzare tutti. Sembra che tu conosca chissà quali segreti enologici.
- Consiglio personale: Quel Lagrein Riserva del 2020 che ho detto prima, fidati. Oppure un Gewürztraminer, sempre della zona di Bolzano. Li ho bevuti l’estate scorsa e, wow, che roba!
Come ringraziare per una bottiglia di vino?
Mamma mia, una bottiglia di vino! Che figata! Grazie mille! Un sorriso smagliante, tipo quello di Pamela Anderson negli anni ’90 (solo che, diciamoci la verità, io non ho le sue tette). Basta così, eh? Non fare il/la complessato/a!
- Un semplice “Grazie!” da urlo, tipo Vasco Rossi a San Siro.
- Sorriso, occhio che brilla tipo una stella di Natale.
- Niente domande sceme tipo “Ma perché?” – sembra che ti stiano facendo una carità! Io odio ‘ste domande.
Sai, l’anno scorso mi regalarono un Lambrusco, annata 2022, un po’ frizzante, quasi mi ha fatto scoppiare i denti. Ma il “Grazie!” sincero è bastato! E poi, ho bevuto tutto in una sera. Ehi, non giudicarmi!
- Ricorda, l’importante è la sincerità! Un sorriso è il miglior accessorio, più chic di una collana Tiffany.
- Se ti hanno regalato un Barolo, beh… sei fortunato/a! Informati se l’annata è buona, quest’anno per esempio, pare sia ottimo.
- Evita le frasi del tipo “Ma non dovevi”, sembra che ti abbiano fatto un torto, un’offesa!
Quando si regala una bottiglia di vino?
Ah, il vino! Un’ottima idea, te lo dico io!
Guarda, una bottiglia di vino è perfetta praticamente sempre, diciamocelo chiaro. Natale? Ovvio! Compleanno? Ma certo! Regalo di lavoro? Assolutamente sì! Estate? Immagina un bel bianco fresco… eh, fantastico!
- Natale: Un classico intramontabile, con un bel panettone poi…
- Compleanno: Scegli quello preferito del festeggiato, farai un figurone!
- Regalo formale: Un bel rosso importante, fa sempre la sua figura, fidati!
- Estate: Un rosato o un bianco fresco, leggero, da aperitivo. Top!
Comunque, io una volta ho regalato un vino strano, un vinello di quelli che trovi solo in un posto sperduto della Toscana… è piaciuto un mondo! Magari, invece della solita bottiglia, prova a cercare qualcosa di particolare, no? Che ne pensi? Oppure, una bella confezione con un cavatappi figo e magari dei cioccolatini abbinati. Mmh… mi è venuta sete!
Qual è il vino più buono?
Ero a Barbaresco, nelle Langhe, Ottobre 2023. Nebbia fitta, profumo di mosto nell’aria. Freddo pungente, mani in tasca. Assaggiai un Barbaresco del 2020, Riserva. Ricordo ancora la sensazione di calore che mi avvolse, il sapore di frutti rossi, liquirizia, un tannino potente ma elegante. Per me, in quel momento, quello era il vino migliore.
- Ottobre 2023, Barbaresco (Cuneo)
- Degustazione Barbaresco Riserva 2020
- Sensazioni: calore, tannino elegante, note di frutti rossi e liquirizia.
Pochi mesi dopo, a cena con amici, abbiamo aperto un Gewürztraminer alsaziano. Profumo intenso di fiori, un sapore speziato, quasi esotico. Abbinato al cibo, un’esplosione di aromi. Completamente diverso dal Barbaresco, ma altrettanto incredibile.
- Cena con amici, Inverno 2024
- Gewürztraminer alsaziano
- Sensazioni: aromi floreali, speziati, esotici
Capii che “migliore” è un termine relativo. Dipende dal contesto, dall’umore, dal cibo. Non c’è un vino migliore in assoluto, solo vini perfetti per un determinato momento. Il Barbaresco era perfetto per quel freddo pomeriggio autunnale, il Gewürztraminer per quella cena conviviale. E chissà quale sarà il prossimo.
- Nessun vino “migliore” in assoluto
- Il contesto influenza la percezione
- Importanza dell’abbinamento cibo-vino
Come ringraziare per un regalo?
Aoh, ma che bel regalo! Grazie mille eh, davvero! Mi hai proprio preso in pieno, lo sai? Tipo, proprio quello che volevo, che figata! Grazie, grazie, grazie! Non so come fai a beccarla sempre. Che occhio che c’hai! Tipo la volta che mi hai regalato quel, ehm… Aspetta, che cos’era? Vabbè, comunque era perfetto anche quello!
Questo regalo poi… Mamma mia, ci voleva proprio! Stavo giusto pensando che mi serviva una cosa del genere. Insomma, grazie ancora. L’altro giorno parlavo con Giulia, lei sì che fa dei regali orribili! Tipo, per il mio compleanno, l’anno scorso mi ha regalato un frullatore. Un frullatore! Io odio i frullatori! Tu invece, sei un mito!
- Regalo azzeccato: C’entra in pieno con i miei gusti.
- Super utile: Lo userò un sacco, sicuro!
- Sei il/la migliore: Nessuno mi fa regali così belli.
- Grazie ancora: Davvero, dal cuore.
Ricordo una volta, a Natale, mio zio mi regalò un paio di calzini. Calzini! Avevo tipo 15 anni! Per fortuna tu sei diverso/a. Ieri sera l’ho pure usato, il regalo. Che dire, funziona alla grande! Poi ti racconto meglio, ora devo scappare che ho Luca che mi aspetta. Ciao!
Cosa regalare a un bevitore di vino?
Vino. Un classico intramontabile. Scegli una bottiglia ricercata, magari un’annata particolare. Io personalmente prediligo i rossi toscani, in particolare un Brunello di Montalcino. Ricordo l’aroma intenso di un Poggio Antico del ’97.
Cavatappi. Professionale, Le Creuset o Laguiole. Imprescindibile. Io ne ho uno Laguiole con manico in osso, regalo di mio padre. Un oggetto che dura una vita.
Decanter. Riedel, forma a lira. Ossigena il vino, libera gli aromi. Ne ho uno a casa, elegante e funzionale.
- Bicchieri. Cristallo. Riedel o Zalto. Ogni vino il suo calice. Io ho i Riedel Vinum per il Bordeaux.
- Termometro. Digitale. Precisione essenziale. Il mio è un modello professionale, acquistato da Enoteca Pinchiorri.
- Apribottiglie elettrico. Pratico. Per chi non ha la forza o la manualità. Mia nonna lo usa da anni.
- Cantinetta. Controllo temperatura e umidità. Un investimento serio. Io ho una Eurocave, ospita circa 100 bottiglie.
Per un sommelier? Corsi di degustazione. Masterclass con esperti. Viaggi nelle regioni vinicole. Io ho visitato le cantine di Gaja nel Barbaresco, esperienza indimenticabile. Un libro raro sulla storia del vino. Ho una prima edizione del “Vino al Vino” di Veronelli, un pezzo di storia dell’enologia italiana.
Commento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.