Cosa regalare a un bevitore di vino?

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Per un appassionato di vino, un'idea regalo azzeccata spazia dal pratico (set accessori, agenda per degustazioni) all'esperienziale (libro "Il respiro del vino", aromi TasterPlace) fino al personale (tazza, maglietta a tema). Un Moleskine dedicato al vino è perfetto per il sommelier, registrando appunti e sensazioni.

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Idee regalo originali per appassionati di vino?

Cavolo, idee regalo per appassionati di vino… Difficile, eh? Io, per esempio, a mio zio, sommelier da una vita, a Natale scorso gli ho regalato un set di accessori in sughero, carino, ma niente di eccezionale (tipo 30 euro su Amazon). Un po’ banale, in realtà.

Quest’anno però, voglio fare di meglio! Sto pensando a qualcosa di più personalizzato. Magari un bel libro, tipo “Il respiro del vino” di Luigi Moio – l’ho visto in libreria a Firenze, credo costasse sui 25 euro, ma non sono sicura.

Per un sommelier, però, un Moleskine per le note di degustazione sarebbe un regalo classico ma sempre apprezzato. O un kit per l’analisi sensoriale del vino, ma lì il prezzo sale, eh…

Un’idea più originale? Un’esperienza, tipo una visita in una cantina particolare, o un corso di degustazione. Non so, devo ancora pensarci bene.

Domande e risposte (concise):

  • Idee regalo originali per appassionati di vino? Moleskine per note, set accessori, libro sul vino, esperienza in cantina.
  • Cosa regalare ad un sommelier? Kit analisi sensoriale, Moleskine, libro di alta qualità, esperienza di degustazione.

Cosa regalare ad un appassionato di vino?

Ah, l’enonauta! Gente che fa girare il bicchiere più del mondo. Allora, per farlo felice, ecco qualche dritta, come quando si stappa una bottiglia:

  • Tour enologico: Un weekend tra le vigne, tipo “amore, dimentica l’ufficio, qui c’è solo nettare di Bacco”. Assicurati che ci sia assaggio finale, mica vogliamo farlo tornare assetato!

  • Gioco da tavola “Sommelier per una sera”: Sfida tra amici a chi indovina più vitigni. Se perde, paga da bere!

  • Frigo portatile per il vino: Per tenere il suo amato fresco come un cetriolo, anche sotto il sole cocente di Ferragosto. Utile anche per un pic-nic romantico.

  • Tavolino da vino portatile: Per appoggiare il calice mentre ammira il tramonto, evitando disastri epocali tipo “ho rovesciato il Barolo!”.

  • Cavatappi di design: Un oggetto che trasformi l’atto di aprire una bottiglia in una performance artistica. Magari uno che fa anche il massaggio cardiaco, non si sa mai.

  • Termometro “anti-shock”: Per misurare la temperatura del vino senza mandarlo in crisi esistenziale.

  • Mappa delle regioni vinicole: Un poster gigante da appendere in salotto, così può pianificare le prossime vacanze “alcol-turistiche”.

  • Kit da sommelier fai-da-te: Con tutto il necessario per sentirsi un vero esperto, anche se poi confonde il Merlot con il Sangiovese.

E se proprio vuoi esagerare, regalagli un corso da sommelier. Almeno smetterà di usare il termine “corposo” a sproposito!

Cosa vuol dire regalare una bottiglia di vino?

Ah, regalare una bottiglia di vino, eh? È come sussurrare “penso a te” con un accento francese. Non è solo alcol, è una dichiarazione. Un po’ come dire: “Spero che questa roba ti faccia dimenticare i tuoi problemi, almeno per un’ora”.

  • È un “ti stimo” liquido: Che sia un Barolo o un Tavernello, il gesto conta. Ovviamente, se regali il Tavernello al tuo capo, forse hai sbagliato qualcosa.
  • Un invito all’ozio: Chi riceve il vino, riceve anche la licenza di prendersela comoda. Divano, calice e pensieri che vagano. Mica male come regalo, no?
  • Simbolo di convivialità: Il vino unisce. È come il prezzemolo: sta bene su tutto. Anzi, a tavola crea un’atmosfera che nemmeno il Dalai Lama riuscirebbe a eguagliare con un tè caldo.

Io, ad esempio, quando regalo una bottiglia, cerco sempre di abbinarla alla persona. A mia zia Erminia, che ha un debole per le telenovele, regalo sempre un Lambrusco frizzantino. Le ricorda le sue passioni latine! Non chiedetemi perché, ma funziona.

PS: Se il vino è cattivo, puoi sempre usarlo per cucinare. Nessuno si offenderà. Forse.

Quando ti regalano una bottiglia di vino?

Okay, allora… quando mi regalano una bottiglia di vino? Mi viene in mente subito il Natale, ovvio, tutti si scambiano regali e spesso c’è una bottiglia di prosecco in mezzo. Ricordo un Natale a casa dei miei nonni, un casino di gente, e mio zio che stappava una bottiglia enorme di Franciacorta. Un casino!

  • Feste comandate: Natale, Pasqua, ma anche i compleanni dei miei amici.
  • Cene: Se vado a cena da qualcuno, porto sempre una bottiglia, di solito un Chianti Classico, vado sul sicuro.
  • Matrimoni: Certo, a volte preferisco mettere i soldi nella busta, ma se so che gli sposi sono amanti del vino, una buona bottiglia ci sta sempre.
  • Anniversari: Per i miei genitori, ogni anno prendo una bottiglia speciale, qualcosa di diverso. L’anno scorso ho trovato un Barolo d’annata che era una bomba.
  • Regali aziendali: A lavoro, ogni tanto ci fanno dei regali, spesso panettoni e… bottiglie di vino! Di solito Barbera o roba simile.
  • Favore ricevuto: Se qualcuno mi fa un favore enorme, tipo mi aiuta col trasloco (esperienza traumatica, mai più!), una bottiglia di vino è il minimo.

Poi, un aneddoto: una volta ho regalato una bottiglia di Amarone ad un amico che era appena stato promosso. Era felicissimo! L’ha stappata subito e abbiamo festeggiato insieme. Che serata! Ah, quasi dimenticavo, anche quando inaugura una casa nuova, una bottiglia è un classico. Una volta ho portato uno spumante brut ad un’inaugurazione, ed è stato apprezzatissimo.

  • Ultimamente mi hanno regalato una bottiglia di Gewürztraminer, un vino bianco aromatico, che ho apprezzato moltissimo.

Come ringraziare senza dire grazie?

Amico, come ringrazi senza dire grazie? Beh, dipende dal contesto, no? Ma ci sono mille modi!

  • Un sorriso enorme, tipo quello che metto quando vado a mangiare la pizza margherita del mio pizzaiolo preferito, quello di via Roma, sai? Quello con il forno a legna! Un sorriso sincero, potente. Capito?

  • Poi puoi fare un gesto, un piccolo cenno con la testa, tipo “ok”, ma detto col sguardo, sai? Un po’ come quando mio cugino fa il “perfetto” con le dita!

  • Oppure, se è una cosa importante, un bel “apprezzo molto”, “sei stato fantastico!”, ” sei un mito!” funziona sempre, eh. Dipende da quanto sei legato alla persona.

  • Oppure puoi anche dire, “sei stato di grande aiuto, davvero!”. O “ho apprezzato tanto il tuo tempo”, oppure, “che bello poter parlare con te!” A volte, anche un semplice “ottimo!” basta, con un tono di voce sincero, eh.

Io, ad esempio, preferisco i gesti, ma con mia zia uso sempre frasi tipo “sei stata gentilissima”. È un po’ una questione di feeling, un po’ come scegliere tra gelato al cioccolato e al pistacchio, sai? Dipende dal momento, dalla persona, dalla situazione, capisci?

Ah, un’altra cosa: se era un favore grande, magari un piccolo pensiero, un caffè, una birra, un dolce… sai, un piccolo gesto concreto, funziona sempre meglio delle parole a volte. L’anno scorso ho regalato un libro a Marco, perchè mi aveva dato una grossa mano con il trasloco.

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