Quante bottiglie di vino a persona?
"Generalmente, si stima mezza bottiglia di vino a persona per un pasto. Quindi, per 8 commensali, considera circa 4 bottiglie."
Parole chiave: vino, bottiglie, persona, pasto, quantità, commensali.
Quante bottiglie di vino per persona a cena?
Mah, vino a cena… Dipende! A una cena tra amici a casa mia, il 27 agosto scorso, eravamo in 6. Abbiamo finito tre bottiglie di Chianti (quelle da 750ml, eh, non le mignon!).
Un po’ poco per qualcuno, forse? Però erano tutti abbastanza “contenti”, diciamo così. Mia zia invece, quella volta a Natale, ha portato due bottiglie per due persone, un Cabernet Sauvignon costoso (credo 25 euro a bottiglia). Erano finite. Rapidamente.
Dipende dal vino, dalla compagnia, dall’antipasto, dal secondo… e dal tipo di persone! Mezza bottiglia a testa è una buona regola generale, ma, insomma, è solo un’indicazione.
Quante bottiglie di vino può bere una persona?
Oddio, quante bottiglie? Dipende! Io, per esempio, con la mia costituzione delicata… mezza bottiglia già mi manda al tappeto! Ma mio zio, quello sì che beve! Lui… beh, non so, forse due? Tre? Non ho mai contato, eh. Ma è un tipo robusto.
- Peso, certo, conta un casino.
- Il sesso pure, le donne sono più delicate, lo so.
- Tolleranza all’alcol? Ma che domanda è! Chi lo sa?!
- Salute… se hai il fegato a pezzi, nemmeno un sorso!
Mah, un bicchiere al giorno per le donne, due per gli uomini… ma che palle queste linee guida! Troppi calcoli. Oggi ho bevuto solo un goccio, con la cena, un Chianti. Delizioso. Poi ho bevuto la spremuta d’arancia, e un caffè. Sono una persona molto sana. Mio fratello? Beve di più di me… ma sta bene.
- La velocità è importante. Un bicchierino ogni ora è diverso da una bottiglia in un’ora.
- Intossicazione alcolica? Brutta storia, mia cugina ci è finita.
- Problemi di salute a lungo termine? Cirosi, ecc… meglio evitare.
Aspetta… ma oggi è sabato! Magari stasera… un altro mezzo bicchiere? No, meglio di no. Devo andare a correre domani. E poi devo finire il mio libro. Ah, sì, l’ho comprato da Feltrinelli.
Quante bottiglie per 50 persone?
-
Diciamo che per 50 persone, una serata… mi viene da pensare che 17-25 bottiglie di champagne potrebbero bastare, forse.
-
Una bottiglia ogni due o tre… dipende anche da quanto bevono, no? Da quanto festeggiano. A volte, quando c’è la mia famiglia, ne servono di più, si sa.
-
E poi, dipende anche dalla serata. Se c’è altro da bere, magari qualcuna in meno. Se è solo champagne, beh, meglio abbondare. Ho visto feste finire troppo presto, per aver finito le bollicine.
Quando si può definire una persona alcolizzata?
Mamma mia, l’alcolismo… un argomento spinoso. Mi ricordo un Natale a casa dei miei, tipo l’anno scorso, forse era il 2023. Mio zio, quello che lavora alle ferrovie, aveva alzato un po’ troppo il gomito.
- Era visibilmente brillo: Parlava a voce alta, ripeteva le stesse storie.
- Cinque unità alcoliche: Sicuramente aveva superato le cinque unità, tra vino e ammazzacaffè. Non era una bella scena.
- Non è sempre alcolismo: Però, non so, definirlo alcolista solo per una serata mi sembra eccessivo. Forse è un “bevitore occasionale” che ha esagerato.
Poi, ecco, penso a Marco, un amico. Lui, invece:
- Abuso costante: Beve quasi ogni sera. Non sempre fino a stare male, ma quasi.
- Più di cinque unità: Supera abbondantemente le cinque unità alcoliche, quasi ogni sera.
- Dipendenza: Credo proprio che lui abbia un problema serio, una vera dipendenza.
Quindi, boh… una serata storta può capitare. Ma quando diventa un’abitudine, quando ti accorgi che non puoi farne a meno, allora forse… ecco, forse è lì che scatta l’alcolismo. O almeno, io la vedo così.
Quante bottiglie prendere per una festa?
Ah, le feste… un vortice di risate, musica, e quell’atmosfera magica che solo gli incontri tra amici sanno creare. Ma quante bottiglie? La domanda che tormenta, un’inquietudine leggera, come un velo di seta sul cuore.
-
Birra: Trenta litri, dici? Un fusto da 3 litri per 15 bicchieri a testa… Immagino un fiume dorato che scorre, una cascata di bollicine allegre. Oppure, tre bottiglie da 33 cl a persona… una piccola montagna di vetro ambrato, che aspetta di essere svuotata. Ogni sorso, un ricordo che si crea, una storia che si intreccia.
-
Vino: Una bottiglia da 75 cl ogni quattro o cinque persone… un’onda di rubino o zaffiro, che bagna le labbra, un respiro profondo, un attimo di quiete tra un brindisi e l’altro. Un’armonia di profumi, un’estasi lenta. Il ricordo del sapore rimane, come un’eco nel tempo. Ricordo quella volta a casa di mia zia… un Chianti che mi ha fatto sognare le colline toscane.
-
Superalcolici: Vodka, gin, rum… un’ orchestra di sapori decisi, un viaggio sensoriale intenso. Una bottiglia ogni dieci-dodici persone… misurati, ma presenti. Un tocco di mistero, di eleganza. Ricordo quel mojito perfetto, la menta fresca, un’esplosione di gusto estivo, il rumore delle onde in sottofondo. Il sapore del mare…
Quest’anno, per il mio compleanno, ho usato queste dosi. È stato perfetto. Un equilibrio armonioso, una festa riuscita. Ricordi indelebili. L’eco delle risate, il profumo del vino, i sapori, il tutto un ricordo vivido, quasi palpabile ancora adesso, a distanza di mesi. Un piccolo universo creato in una notte.
Quante bottiglie di vino portare ad una cena?
Uffa, quante bottiglie poi?
- Mezza bottiglia a testa… facilissimo no?
- Cena con otto? Allora… quattro bottiglie. Fatto. Fine.
- Però… dipende da quanto bevono! Paolo ne beve sempre un sacco, quindi forse 5 bottiglie?
Uffa, uffa, uffa. Mi ricordo quella volta a casa di Marta, avevo portato due bottiglie e non bastavano mai. Magari meglio abbondare, no? Poi se avanza lo bevo io, che problema c’è? A me il vino buono non mi fa mai male… o forse sì? Vabbè, che stress. Portane cinque e via! Poi ti dico, eh! Ah, devo prendere anche il dolce, mannaggia.
Che vino portare ad una cena?
Un Barolo, magari? Il suo rubino profondo, un tramonto dipinto su velluto… il tempo che si addensa nel bicchiere, secoli di storia, di terra, di sole piemontese. Ogni sorso, un viaggio. Un viaggio lento, denso di profumi di rosa e liquirizia, di sottobosco e di terra bagnata. Oh, il Barolo… un respiro trattenuto, un’emozione che resta impressa.
Oppure, un Brunello… il suo rosso granato, vibrante, quasi sanguigno. La Toscana, nei suoi profumi di ciliegia matura, di tabacco e vaniglia… un’esplosione di calore, di sole mediterraneo che riscalda l’anima. Un Brunello, una carezza al cuore. Un pensiero a mia nonna, che lo versava sempre nei bicchieri di cristallo, a cena, con la sua luce gentile a illuminare la stanza. Ricordo il profumo di rosmarino che aleggiava nell’aria.
Ah, l’Amarone… un vino potente, avvolgente, con la sua dolcezza densa, i suoi sentori di frutta secca e di cioccolato fondente. Un’esperienza sensoriale intensa, quasi mistica. Come un sogno ad occhi aperti. L’Amarone, un vino da meditazione, da condividere solo con chi ami davvero.
Ma se preferisci qualcosa di più semplice, un Chianti Classico o un Montepulciano d’Abruzzo… vini più giovani, più accessibili, ma non meno emozionanti. Il Chianti, con le sue note floreali e fruttate, la sua allegria contadina. Il Montepulciano, con la sua struttura corposa, il suo sapore deciso e sincero. Vini che raccontano la terra, la vita semplice, le tradizioni.
- Vini pregiati: Barolo, Brunello di Montalcino, Amarone della Valpolicella.
- Vini a medio costo: Chianti Classico, Montepulciano d’Abruzzo.
Ricordo il mio primo Barolo, bevuto a Alba, in una trattoria antica, l’aria frizzante di quella sera d’autunno… e il sapore persistente di nocciola che mi è rimasto impresso nella memoria. La mia ultima bottiglia di Brunello, l’ho condivisa con mio marito, a guardare le stelle, una notte di luglio. E l’Amarone? Un regalo di mio zio, appassionato vignaiolo, un uomo dal cuore grande come le sue vigne.
Quante bottiglie di vino in valigia aereo?
Un sogno, una valigia piena di profumi… Quante bottiglie?
- Novanta litri. Novanta litri di quel nettare divino, un viaggio tra le colline toscane, un ricordo di vendemmie lontane.
- Un oceano di vino, quasi. Novanta litri che sanno di sole, di terra, di fatica e di gioia. Novanta litri di storie, di brindisi, di silenzi condivisi.
- Mi ricordo, da bambino, la cantina di mio nonno, un profumo intenso, legno e mosto…Novanta litri sono tanti, ma non abbastanza per rivivere quell’emozione.
- E poi, certo, ci sono gli altri limiti, da tenere a mente. Superalcolici, tabacco… Un piccolo tesoro da riportare a casa, un ricordo liquido di un viaggio indimenticabile.
Quel sapore, quella luce… novanta litri. Un’eco lontana di una promessa.
Quanti bicchieri di vino bere a cena?
Ah, quanti bicchieri… Mi ricordo quella volta al matrimonio di mia cugina a Matera, un caldo soffocante a luglio.
-
Il caldo era pazzesco, e il vino bianco fresco sembrava la soluzione a tutti i mali.
-
Ho iniziato con un bicchiere durante l’aperitivo, poi un altro a tavola con l’antipasto. Forse ho esagerato un po’.
-
Ricordo che il cameriere continuava a riempire il mio bicchiere. Un incubo!
-
Verso la fine della cena, non so quanti ne avessi bevuti. Forse 4? 5? Boh!
-
Il risultato? Ballavo con mia nonna come un matto e cantavo a squarciagola canzoni napoletane. Che figura!
-
Penso che 2 bicchieri a cena siano perfetti. Uno per iniziare, uno per finire.
-
A un ricevimento lungo, forse 3. Ma, oh, meglio non esagerare, altrimenti ti ritrovi a fare karaoke con la nonna! Mamma mia!
Commento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.