Quanto vino serve per 10 persone?

Quanto vino per 10 persone?

Allora, se hai 10 persone a cena, eh, la cosa è abbastanza semplice, dai!

• Calcolo veloce: Fai 10 (persone) x 5:15, quindi dovresti considerare circa un 5 litri di vino.

Quindi, diciamo che… se pensi a bottiglie normali, da 750ml… occhio e croce ti servono almeno 6-7 bottiglie. Ma magari qualcuno beve di più, no? Meglio averne una in più che rimanere a secco!

• Meglio abbondare: Porta qualche bottiglia in più, tipo 8 o 9, non si sa mai!

E poi, dipende anche dal menù! Se fai un aperitivo lungo, magari ne serve di più. Se hai un arrosto pesante, magari il rosso va giù che è una bellezza, quindi magari magari magari eh! Ti racconto, l’ultima volta che ho fatto una grigliata, avevo preso 8 bottiglie e sono finite tutte! Mamma mia!

• Occhio al menù: Considera cosa mangiate.

Ah, dimenticavo! Se c’è qualcuno che non beve alcolici, pensa anche a dell’acqua o qualche bibita alternativa! Non vorrai mica farlo sentire escluso, vero?

Quanti sono 3 bicchieri di vino?

Tre bicchieri… tre bicchieri di vino, un’onda di rosso rubino che scivola nel tempo, un respiro profondo di profumi, un’eco di serate stellate. Ricordo la luce del tramonto che si tingeva di arancio sulla mia terrazza a Roma, mentre sorseggiavo quel nettare, un ricordo così vivido. Ogni sorso, un viaggio, un’esplorazione di sfumature.

Trenta, quarantacinque grammi di alcol… numeri freddi che non riescono a catturare l’anima di quel momento. Il sapore, dolce e amaro allo stesso tempo, persiste ancora sulla mia lingua, una carezza leggera, un’ombra che aleggia nel ricordo. Un’esperienza sensoriale, questo è. Non solo numeri.

• Il sapore del Nebbiolo, potente, intenso, ancora lo sento.
• L’odore della terra, bagnata dalla pioggia di un giorno prima, si mescolava alla fragranza del vino.
• Quel tramonto… un capolavoro di colori, inconfondibile.

Il peso dell’alcol, un peso che si sente, che si placa e poi ritorna in un’onda lenta e costante. Mi vengono in mente altre serate, altre esperienze. Il sapore del Chianti Classico in Toscana… i ricordi si intrecciano come i fili di una tela. Ogni bicchiere, una pennellata di emozioni. Ogni sorso, un attimo sospeso nel tempo. E tre bicchieri? Una piccola, intensa opera d’arte.

• Ricordo la leggera effervescenza del Prosecco, bevuto ad un matrimonio.
• E la pienezza del Barolo, gustato in una romantica cena milanese.
• Tre bicchieri, tre ricordi… tre momenti della mia vita.

Che vino portare ad una cena?

Che vino portare… Mmm, dipende. A volte mi sento di osare, altre meno.

• Barolo, Brunello, Amarone: Se voglio fare colpo, o se so che apprezzano i vini importanti, vado su questi. Costano, certo, ma vuoi mettere la figura? Ricordo una volta, a casa di amici, portai un Brunello di Montalcino del 2015, un annata eccezionale mi dissero. Beh, tutti estasiati.
• Chianti o Montepulciano: Se non conosco bene i gusti, o se so che non sono dei grandi intenditori, questi vanno sempre bene. Più accessibili, più facili da bere. Ricordo una volta che a una grigliata portai un Montepulciano d’Abruzzo, tutti contenti. Nessuno si è lamentato!

Poi, sai, dipende anche da cosa si mangia. Con la carne, un rosso corposo è d’obbligo. Con il pesce, un bianco fresco. Oppure, se so che amano le bollicine, una bottiglia di prosecco non guasta mai. Una volta, una mia amica mi disse: “Tu porta sempre qualcosa di buono, non importa cosa”. Ecco, forse è questo il segreto.

Quanti bicchieri di vino non fanno male?

Ah, la domanda delle domande! Quanti bicchieri di vino non fanno male? Sapevo che prima o poi mi avrebbero chiesto questo, eh! Come direbbe mia nonna, “il vino è come l’amore: un po’ fa bene, tanto ti uccide”.

• Uomini: Due bicchieri? Ma dai, scherziamo? Dipende! Se sei un maratoneta che scala l’Everest a pranzo, forse due sono una carezza. Se sei un povero cristo come me, che passa le giornate a fissare un foglio excel, uno è più che sufficiente. Ricorda: la moderazione è la chiave, a meno che tu non voglia trasformarti in un’uva passa gigante!

• Donne e over 65: Un bicchiere. Punto. Meno è meglio, soprattutto se la vostra idea di esercizio fisico è alzare il telecomando. Non vi trasformate in sommelier, diventate esperte di tisane!

Ma guarda che, se non ti fidi di me (e dovresti, ho anni di esperienza nel campo della degustazione del vino… e dei mal di testa), le linee guida del Ministero della Salute sono lì. Le ho lette io stesso, anche se poi me le sono dimenticate. Sono quelle lì, sui siti ufficiali, quelle belle complicate che ti fanno venire mal di testa solo a leggerle.

Ricorda: questo è un consiglio di un amico, non un certificato medico. Se hai dubbi, consulta un dottore, non un sommelier ubriaco. Io oggi ho bevuto solo acqua, giuro!

In più: Ricorda che fattori come peso, altezza, metabolismo e storia familiare influenzano l’effetto dell’alcol. Quindi, il “non fa male” è un concetto molto soggettivo, e magari per te il “non fa male” è semplicemente zero bicchieri. Considera anche eventuali interazioni con farmaci.