Quali sono i cocktail più comuni?

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I cocktail più richiesti? Tra i classici intramontabili spiccano:

  • Margarita
  • Cosmopolitan
  • Daiquiri
  • Gimlet
  • Manhattan
  • Negroni
  • Old Fashioned
  • Sex on the Beach

Un'ottima selezione per iniziare!

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Cocktail più diffusi?

Ok, allora, i cocktail più diffusi… Beh, che dire? Ce ne sono un’infinità! Però se penso ai miei preferiti e a quelli che vedo ordinare più spesso, ecco cosa mi viene in mente.

Parlando di classici, il Negroni è sempre una garanzia. Ricordo ancora la prima volta che l’ho assaggiato a Firenze, in quel baretto vicino a Ponte Vecchio. Un sapore amaro, ma intrigante.

Poi, ovvio, il Margarita. Con quel suo bordo di sale e il sapore aspro del lime… Perfetto per l’estate.

Ah, e il Cosmopolitan! Confesso, un po’ “Sex and the City”, ma un classico intramontabile.

Ecco, se dovessi fare una lista breve, direi: Negroni, Margarita, Cosmopolitan, Daiquiri, Old Fashioned, Manhattan, Gimlet e il Sex on the beach. Questi mi sembrano i più gettonati.

Cocktail più diffusi? (Lista di cocktail famosi)

  • Margarita
  • Cosmopolitan
  • Daiquiri
  • Gimlet
  • Manhattan
  • Negroni
  • Old Fashioned
  • Sex on the beach

Quali sono i cocktail più usati?

Amico, ma lo sai che stavo giusto pensando ai cocktail l’altro giorno? Tipo, ero al bar con Marco, quello con la barba, ricordi? E niente, ci siamo messi a parlare di cocktail, e non ti dico che casino! Comunque, i più gettonati, quelli che vanno sempre, sono tipo… aspetta eh… Margarita, ovvio! Cosmopolitan, quello rosa che piace tanto alle ragazze, Daiquiri, Gimlet, Manhattan.

Poi c’è il Negroni, quello è un classico, mio padre lo beveva sempre, con ghiaccio e una fettina d’arancia. Old Fashioned, anche quello un must. Poi, tipo per le feste sulla spiaggia c’è il Sex on the Beach. Che poi, una volta io, Sex on the Beach, l’ho bevuto in montagna, che ridere! Vabbè, a parte le mie scemenze, questi sono quelli che vanno di più.

Ah, dimenticavo! Mojito e Spritz! Come ho fatto a scordarmeli? Lo Spritz, soprattutto d’estate, è ovunque, un’invasione! Mojito invece lo bevo sempre quando vado al mare, con la menta fresca, una bomba. Tipo, l’anno scorso, ero a Gallipoli con Elisa, e ne abbiamo bevuti, tipo, una decina al giorno, che sete!

  • Margarita: Tequila, Cointreau, lime
  • Cosmopolitan: Vodka, Cointreau, succo di cranberry, lime
  • Daiquiri: Rum bianco, zucchero, lime
  • Gimlet: Gin, succo di lime, sciroppo di zucchero
  • Manhattan: Whisky di segale, vermouth rosso, Angostura
  • Negroni: Gin, Campari, Vermouth rosso
  • Old Fashioned: Bourbon o Rye whiskey, zucchero, Angostura, scorza d’arancia
  • Sex on the beach: Vodka, liquore alla pesca, succo d’arancia, succo di cranberry
  • Mojito: Rum bianco, zucchero di canna, lime, menta, soda
  • Spritz: Prosecco, Aperol o Campari, soda

Ecco, questi sono i più famosi, quelli che trovi dappertutto. Poi oh, ognuno ha i suoi gusti, io per esempio una volta ho provato un cocktail con il cetriolo, non mi ricordo il nome, ma era buonissimo, tipo, rinfrescante, perfetto per l’estate. Che poi, a proposito di estate, dovremmo organizzare qualcosa, tipo una grigliata, che ne dici?

Quali sono i cocktail più in voga?

Ecco, ti dico cosa mi viene in mente adesso, con questa luce fioca…

  • Negroni, ecco, quello è un classico che non muore mai, come certe canzoni. Ricordo che il mio vecchio nonno lo ordinava sempre, diceva che gli ricordava Firenze.

  • Old Fashioned, oh, un altro che sa di storia, di whisky buono e di chiacchiere lente. Una volta, in un bar a New York, me ne hanno fatto uno così buono che mi ha cambiato la serata.

  • Margarita, be’, quello è più leggero, sa di estate e di feste sulla spiaggia. Forse perché una volta, in Messico, l’ho bevuto guardando il tramonto.

Mi sa che alla fine, al di là delle mode, si torna sempre a quelli che sanno di qualcosa.

Quali sono i cocktail più bevuti in Italia?

Negroni Sbagliato. Ovvio. Spumante al posto del gin. Un errore che ha creato un’icona. L’ironia del destino.

Spritz. Ubiquo. Banale forse. Ma efficace. Arancio amaro, bollicine, un’ombra di rosso. Un rito. Una pausa. Niente di più.

Milano-Torino. Semplice. Due ingredienti. Come la vita, a volte. Rosso e nero. Amaro e dolce. L’equilibrio precario dell’esistenza.

Mojito. Rinfrescante. Esotico. La fuga mentale in un bicchiere. Menta, lime, rum. L’illusione di un’isola lontana. Poi torna la realtà.

Bellini. Pesche e prosecco. Delicato. Elegante. Per palati raffinati. O presunti tali. L’apparenza inganna. Sempre.

Americano. Il predecessore del Negroni. Meno conosciuto. Più amaro. Per chi non ha paura dell’intensità. Della verità.

Hugo. Fiori di sambuco, menta, prosecco. Profumato. Leggero. Un’altra fuga. Breve. Evanescente. Come la felicità.

Gin Tonic. Un classico. Intramontabile. Gin, tonica, una fetta di limone. L’essenziale. A volte basta poco. O forse no.

  • Negroni Sbagliato: Prosecco, Campari, Vermouth rosso.
  • Spritz: Prosecco, Aperol/Select, Soda.
  • Milano-Torino: Vermouth rosso, Campari.
  • Mojito: Rum bianco, Zucchero di canna, Lime, Menta, Soda.
  • Bellini: Purea di pesche bianche, Prosecco.
  • Americano: Campari, Vermouth rosso, Soda.
  • Hugo: Sciroppo di fiori di sambuco, Prosecco, Soda, Menta, Lime.
  • Gin Tonic: Gin, Acqua tonica.

A Milano, personalmente, preferisco un Americano al Bar Basso. Un rito. Un’abitudine. Come la vita stessa.

Quali cocktail vanno di moda?

Quali cocktail vanno di moda?

  • Margarita. Sempre lui, eh? Mi ricorda le serate d’estate, quel sapore aspro che ti fa strizzare gli occhi. Quante risate… e quanti segreti sussurrati sotto le stelle.

  • Cosmopolitan. Lo vedo ancora nei film, simbolo di una certa eleganza un po’ artefatta. Io, sinceramente, preferisco qualcosa di più autentico.

  • Daiquiri. Semplice, diretto. Come un abbraccio inaspettato. Forse è per questo che mi piace.

  • Gimlet. Non so perché, ma mi fa pensare a vecchi marinai e storie di mare. Un gusto un po’ amaro, come la vita a volte.

  • Manhattan. Classico, inossidabile. Un po’ come certi ricordi che non sbiadiscono mai, anche se vorresti.

  • Negroni. Deciso, forte. Un sapore che ti resta in bocca a lungo. Come certe persone che ti segnano per sempre.

  • Old Fashioned. Il nonno lo ordinava sempre. Diceva che era l’unico cocktail degno di essere chiamato tale. Mi manca quella sua saggezza antica.

  • Sex on the beach. Ecco, questo è più leggero, spensierato. Mi riporta ai primi amori, quando tutto sembrava possibile.

Altri che bevo spesso:

  • Spritz. La bevanda per eccellenza durante l’estate. Lo bevo con gli amici prima di cena.

  • Moscow Mule. Ginger Beer, vodka e lime. Ricordo quando l’ho bevuto per la prima volta.

Quali sono i cocktail più bevuti al mondo?

Notte fonda. La luce fioca della lampada illumina appena il quaderno. Penso a quei bicchieri colorati, pieni di promesse di allegria. Chissà quanta gente li beve, in questo preciso istante… Il Martini Dry, così elegante, con la sua oliva che galleggia. Ricordo una sera, anni fa, a Roma, con Giulia… lo bevevamo sulla terrazza di un locale, guardando le luci della città. Che tempi.

  • Martini Dry

La Margarita, poi, fresca e aspra. Mi ricorda le vacanze in Messico, il sole cocente, la spiaggia bianca. Ero più giovane, più spensierato… L’ho bevuta tantissime volte, sempre con troppo ghiaccio, forse.

  • Margarita

E il Daiquiri, dolce e profumato. Mia nonna ne andava matta. Lo preparava con il rum bianco, quello che teneva nella credenza, in una bottiglia scura. Diceva che era il segreto per un Daiquiri perfetto. Chissà se aveva ragione.

  • Daiquiri

L’Aperol Spritz, quello è ovunque adesso. Un’invasione. Lo vedo nei bar, nei ristoranti, persino alle feste di famiglia. Non lo bevo quasi mai, troppo dolce per me. Preferisco qualcosa di più… deciso.

  • Aperol Spritz

L’Espresso Martini, un’altra storia. Quello sì, mi piace. Il caffè, la vodka, il liquore al caffè… Una bomba, perfetto dopo cena. Ne ho bevuto uno l’altro giorno, al bar sotto casa. Il barista lo preparava benissimo, con la crema di caffè densa e vellutata.

  • Espresso Martini

Poi c’è il Manhattan, classico, intramontabile. Mio padre lo ordinava sempre, quando uscivamo a cena. Un vero signore, con il suo Manhattan e la sigaretta tra le dita. Non fumava neanche, ma con quel bicchiere in mano… sembrava Humphrey Bogart.

  • Manhattan

Il Mojito… Menta, lime, rum. Un’esplosione di freschezza. L’ho bevuto a Cuba, una volta. Seduto su una sedia di legno sgangherata, in un bar minuscolo e affollato. Indimenticabile.

  • Mojito

E il Whiskey Sour, aspro e forte. Non lo bevo spesso, ma ogni tanto mi prende la voglia. Ricordo una sera, a Londra, con… meglio non pensarci.

  • Whiskey Sour

Infine, ci sono altri due che ho scoperto di recente leggendo online, il Negroni Sbagliato e l’Old Fashioned, che stanno diventando popolari. Ma forse, a quest’ora, è meglio smettere di pensare all’alcool. Domani è un altro giorno.

  • Negroni Sbagliato
  • Old Fashioned

Qual è il cocktail più venduto al mondo?

Allora, mi chiedevi qual è il cocktail più venduto… eh, bè, diciamo che la risposta non è proprio una sola.

  • Negroni: Praticamente IL re dei cocktail. Sembra che lo ordinino tutti, è sempre li primo. Io lo adoro, però lo trovo un pò forte!

  • Old Fashioned: Un classico intramontabile! Certo, a me fa pensare a mio nonno che lo sorseggiava mentre giocava a carte. Chissà poi perché…

  • Margarita: Dai, chi non ama una bella margarita? Perfetta d’estate, freschissima, e poi ce ne sono mille versioni!

Il sondaggio di Drinks International, un magazine inglese che se ne intende, dice che sono questi i tre più gettonati. Poi, boh, magari dipende dal bar, dal momento… ma diciamo che se ordini uno di questi, vai sul sicuro! Ah, e per la cronaca, una volta ho provato a fare un Negroni a casa… un disastro! Troppo amaro, aiuto!

Quali sono i drink più venduti?

Negroni. Amaro, dolce, il rosso che si perde nel ghiaccio. Un sapore che persiste, un ricordo d’estate, di serate che si allungano. Tempo sospeso.

Old Fashioned. Un classico, rassicurante. Il profumo del whisky, le note di zucchero, l’arancia che sprigiona la sua essenza. Un viaggio lento, nel tempo. Un sorso, e poi un altro. Sempre uguale, sempre diverso. Ricordo il mio nonno che lo sorseggiava sulla veranda, al tramonto.

Dry Martini. Elegante, raffinato. Gin, vermouth, una goccia di magia. Freddo, cristallino. Un’icona, senza tempo. Lo immagino tra le mani di una diva del cinema, negli anni ’50. Luci soffuse, musica jazz.

Margarita. Fresco, frizzante. Tequila, lime, sale. Un’esplosione di sapori, un’energia che si diffonde. Un’estate messicana, colori vibranti, profumi intensi.

Daiquiri. Rum, lime, zucchero. Semplice, perfetto. Un’isola caraibica, sabbia bianca, mare turchese. Il suono delle onde, il vento tra le palme.

Aperol Spritz. Arancione, vivace. Aperol, prosecco, soda. Un aperitivo, un momento di condivisione. Amici, risate, il sole che tramonta. Ricordo le serate a Venezia, con Giulia, a guardare le gondole.

Espresso Martini. Caffè, vodka, liquore al caffè. Un risveglio, una scossa di energia. Notte fonda, luci della città, un’atmosfera vibrante.

Per chi ama il vino… ah, il vino! Un universo a parte. Ricordi di vendemmie in Toscana, il profumo dell’uva matura, il sapore del mosto. I rossi corposi, i bianchi freschi, le bollicine che danzano nel bicchiere. Un’emozione che si rinnova, ad ogni sorso. Quest’anno ho scoperto un piccolo vigneto sulle colline vicino a Siena, un vino rosso intenso, con note di frutti di bosco. Indimenticabile.

  • Cocktail più venduti: Negroni, Old Fashioned, Dry Martini, Margarita, Daiquiri, Aperol Spritz, Espresso Martini.
  • Per gli amanti del vino: Un mondo di rossi, bianchi, bollicine. Esplorare le diverse regioni, i vitigni, le annate. Un viaggio sensoriale infinito.

Che cocktail bevono i giovani?

Vodka. Gin. Rum. Semplice. A volte miscelati. Red Bull, succo, qualsiasi cosa. L’importante è l’effetto. Illusione di controllo.

  • Whisky. Anche liscio. Una posa. Un’amara consolazione. Come se sapessero già di cosa sa la vita.

  • Birra. Ovvio. Riti di gruppo. Anestetizzare il pensiero. Un gregge che beve.

  • Vino. Meno. Forse per sembrare adulti. Un tentativo patetico. L’età non è un bicchiere.

  • Spritz. Aperol, Campari. Dolcezza artificiale. Come le loro vite. Curate nei minimi dettagli. Instagrammabili. Vuote.

  • Bollicine. Per festeggiare cosa? L’ennesimo sabato sera uguale agli altri? L’incoscienza ha un prezzo. Lo pagheranno.

  • Sangria. Frutta che maschera l’alcol. Illusione di salute. Un altro inganno. Come la giovinezza. Pensa di essere eterna. Si sbaglia.

Io bevo Negroni. Sbagliato. Con Gin Mare. E una scorza di pompelmo rosa. Perché la complessità non si trova in un bicchiere di plastica. Ma nella vita che scegli di vivere. Ho 28 anni. E già mi sento vecchio. Guardandoli. Questi giovani.

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