Quali sono i vini rossi che si possono bere freddi?

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Barbera, Rosso Etna, Pinot Nero e Negroamaro: vini rossi leggeri e fruttati, perfetti leggermente freschi, rivelando al meglio le loro note aromatiche. La leggera refrigerazione esalta la loro piacevolezza estiva.

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Rosso d’Estate: Quando il Vino si Rinfresca

L’estate porta con sé la voglia di leggerezza e freschezza, e questo si riflette anche nelle nostre scelte enogastronomiche. Mentre l’abbinamento classico per la stagione calda è spesso un vino bianco fresco e fruttato, non è detto che i vini rossi debbano essere relegati al solo inverno. Esistono infatti alcuni rossi che, serviti leggermente freschi, rivelano una piacevolezza inaspettata e diventano perfetti compagni di tavola anche durante i mesi più caldi.

L’idea di bere un vino rosso freddo può sembrare un’eresia per alcuni, ma la realtà è che la temperatura di servizio gioca un ruolo fondamentale nell’esaltare le caratteristiche di un vino. Un rosso troppo caldo, infatti, rischia di diventare pesante e alcolico, mentre una leggera refrigerazione può domare l’aggressività dei tannini e mettere in risalto la sua freschezza e le note fruttate.

Quali sono, allora, i rossi che si prestano meglio a questa “cura del freddo”? La risposta risiede nella tipologia di vino: bisogna optare per vini rossi leggeri, fruttati e con pochi tannini. La Barbera, il Rosso Etna, il Pinot Nero e il Negroamaro sono ottimi esempi.

  • Barbera: questo vitigno piemontese, se vinificato con attenzione e senza eccessivo invecchiamento in legno, regala vini freschi, succosi e con una vivace acidità. Servita intorno ai 14-16 gradi, la Barbera esprime al meglio i suoi aromi di ciliegia, mora e spezie leggere, diventando un’ottima scelta per accompagnare salumi, formaggi freschi e piatti leggeri a base di carne.

  • Rosso Etna: nato alle pendici del vulcano, questo vino siciliano è caratterizzato da una mineralità spiccata e da una freschezza sorprendente. Le uve autoctone, come il Nerello Mascalese, danno vita a vini eleganti e beverini, perfetti per essere gustati leggermente freschi (intorno ai 15 gradi). La sua acidità vibrante e le note di frutti rossi e spezie lo rendono ideale con piatti di pesce saporiti, verdure grigliate o carni bianche.

  • Pinot Nero: considerato uno dei vitigni più nobili al mondo, il Pinot Nero può essere vinificato in diversi stili. Per un consumo estivo, è meglio optare per Pinot Nero giovani e non troppo strutturati, magari provenienti da zone fresche. Una temperatura di servizio intorno ai 14 gradi esalterà la sua eleganza, i suoi delicati aromi di frutta rossa e sottobosco e la sua beva scorrevole. Si abbina splendidamente a piatti a base di funghi, pollame o salmone.

  • Negroamaro: questo vitigno pugliese, spesso associato a vini corposi e intensi, può sorprendere con la sua versione più fresca e leggera. I Negroamaro vinificati senza eccessivo invecchiamento e con un’attenzione particolare alla freschezza, offrono profumi di frutta rossa matura, spezie e un leggero tocco balsamico. Servito intorno ai 16 gradi, rivela un’anima piacevolmente fruttata, ideale per accompagnare grigliate di carne, pizza o piatti a base di verdure mediterranee.

In definitiva, la chiave per godersi un buon vino rosso d’estate è la scelta del vino giusto e la sua corretta temperatura di servizio. Non abbiate paura di sperimentare e di rinfrescare leggermente i vostri rossi preferiti: potreste scoprire un nuovo modo di apprezzarli e di rendere le vostre serate estive ancora più piacevoli. Ricordate sempre di non esagerare con la refrigerazione, per non compromettere la struttura e gli aromi del vino. L’obiettivo è esaltare la sua freschezza, non annientarla.