Quali sono i vitigni autoctoni Liguri?

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Oh, la Liguria e i suoi profumi! Parlando di vitigni autoctoni, il mio cuore batte forte per il Pigato, fresco e minerale, e il Rossese, potente e ricco di carattere. Poi cè lOrmeasco di Pornassio, un gioiello nascosto, e il Vermentino, elegante e versatile. La Granaccia e la Lumassina completano il quadro, regalando una varietà di sapori incredibile. Ogni sorso è un viaggio tra mare e colline, unemozione autentica!

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La Liguria… solo a pronunciare il nome mi vengono in mente i profumi del mare, intensi, e il sapore del sole sulla pelle. Ma oggi voglio parlare di qualcosa di altrettanto importante, qualcosa che mi fa battere il cuore: i suoi vitigni. Quanti ne conosciamo, davvero?

Il Pigato, per esempio. Lo sai che sensazione mi dà? È come un sorso di mare, fresco, minerale, sai, con quella sua salinità che ti lascia un ricordo piacevole sulla lingua. Ricordo una volta, ero a Camporosso, un piccolo paesino, e bevevamo un Pigato con degli amici… una serata magica, sotto le stelle. Che serata! Ancora mi vengono i brividi.

Poi c’è il Rossese. Oh, il Rossese! Un vino potente, di carattere, non per tutti, eh? Bisogna averci un po’ di dimestichezza, sennò ti travolge. È un vino che ti sfida, ti mette alla prova, ma se lo apprezzi… che soddisfazione! Mia nonna, povera anima, ne aveva sempre una bottiglia in cantina, diciamo che… era un po’ il suo “medicinale”. Ahahah!

E l’Ormeasco di Pornassio? Un gioiello nascosto, proprio così. Difficile da trovare, però, se lo trovi… preparati a un’esperienza unica. Io ne ho assaggiato una volta, durante una festa paesana, e credetemi, è stato amore a primo sorso. Ricordo il sapore, intenso, quasi misterioso… che magia!

Ah, e il Vermentino, elegante e versatile, perfetto per ogni occasione. Non c’è niente di male a bere un Vermentino in una giornata di relax, con un buon libro. O con una buona compagnia, ovviamente. Quale preferisci?

La Granaccia e la Lumassina, poi… che dire? Completano il quadro, danno una varietà incredibile di sapori. Sono meno conosciute, ma meritano di esserlo, tanto quanto le altre. Dovrei provare a farmi preparare una cena con vini solo liguri… chissà se troverò un ristorante che abbia tutta quella varietà.

Insomma, ogni sorso di vino ligure è un piccolo viaggio, tra mare e colline, un’emozione autentica, un pezzo di storia e di cultura. E quanti altri vitigni ci saranno da scoprire, eh? Forse la mia prossima avventura sarà proprio questa… un’esplorazione enologica della mia terra!