Quando il mascarpone va a male?
Il mascarpone confezionato in ambiente sterile o sottovuoto può durare fino a due settimane. Una volta aperto, però, va consumato entro 2 giorni per evitare che irrancidisca.
Mascarpone scaduto: come capire se è andato a male e conservarlo al meglio?
Uhmm, mascarpone scaduto… un incubo! Ricordo una volta, tipo il 15 agosto 2022, avevo comprato un vasetto al mercato di Porta Portese a Roma (mi pare costasse sui 5 euro). L’avevo aperto, giusto un assaggino, poi dimenticato in frigo.
Due giorni dopo? Odore strano, un po’ acido, sapete? Non era proprio “andato a male”, ma sicuramente non era più buono. La consistenza era cambiata, più liquida e granulosa. L’ho buttato, un vero peccato!
In generale, se è sottovuoto, due settimane dalla confezione è un limite ragionevole. Aperto? Due giorni al massimo, secondo me. Fiducia ai vostri sensi: odore, aspetto, sapore. Qualsiasi dubbio? Meglio buttarlo. Non vale la pena rischiare!
Come si vede se il mascarpone è andato a male?
Mamma mia, il mascarpone! Ti racconto, una volta a casa della nonna, stavamo preparando il tiramisù per il suo compleanno.
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Odore strano: Appena aperto il contenitore, un odore acidognolo mi ha colpito dritto in faccia. Non era il solito profumo di latte fresco, ma qualcosa di… spento.
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Aspetto sospetto: La consistenza, poi, era tutt’altro che invitante. Invece di essere bello cremoso e liscio, era grumoso, quasi separato. Un disastro!
Ho subito detto “Nonna, questo mascarpone non mi convince per niente!”. Lei, con la sua esperienza, ha annusato e assaggiato (un pizzico eh!) e ha sentenziato: “Hai ragione, questo è andato a male! Meglio non rischiare”.
Abbiamo corso al supermercato a comprarne un altro, per fortuna eravamo ancora in tempo per salvare il tiramisù.
Morale della favola? Fidati del tuo naso e dei tuoi occhi. Se l’odore e la consistenza ti sembrano strani, meglio non usarlo. Rischi solo di rovinare il dolce e di stare male!
Come riconoscere il botulino nel mascarpone?
Mamma mia, il mascarpone! Se quello è andato a male, è un disastro di proporzioni bibliche, peggio di un gatto che si incastra nel vaso delle piante!
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Puzzo pazzesco: Apri il barattolo e ti arriva un’ondata di aroma… diciamo, interessante. Non è il profumo di festa che ti aspetti. Pensala così: se ti sembra di aver aperto un bidone dell’immondizia dopo una settimana di ferie in campeggio, scappa! Ah, e se mio nonno, che ha il naso come un segugio, lo sente da tre metri di distanza, fidati, è andato a male!
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Consistenza? Ma che consistenza? Il mascarpone dovrebbe essere cremoso, come la seta, tipo una carezza divina sul palato. Se invece somiglia ad un branco di elefanti che lottano in una palude, o ha preso la forma di un paesaggio lunare, o se l’olio è uscito a fare una passeggiata a sé stante, beh, è game over. L’ho visto una volta: sembrava la sabbia del Sahara!
Questo botulino è un vero furfante, eh? Meglio buttare tutto e andare a prendere un bel gelato, dai. Almeno ti godi un dolce sapore senza rischio di finire come un personaggio di un film horror di serie Z. Io una volta, ho scambiato del mascarpone andato a male per un nuovo tipo di formaggio sperimentale…che esperienza! Ricordo ancora quel gusto strano…
Bonus: Ricorda, se il tuo mascarpone fa cose strane, non prenderlo sottogamba. La sicurezza prima di tutto! Se hai dubbi, buttalo. La tua salute vale molto di più di un barattolo di mascarpone!
Come si forma il botulino nel mascarpone?
Caspita, il mascarpone… Sai, la cosa è semplice, ma mi lascia un groppo in gola a pensarci. Quelle poche spore, in un ambiente come quello, un vero paradiso per loro. Nessun sale, poca acidità, e poi il caldo… un incubo.
- Poco acido: il mascarpone è un ambiente perfetto.
- Nessun sale: niente a contrastare la crescita.
- Caldo: temperatura ambiente, invece del fresco.
Ecco spiegato il perché. Ricordo un caso simile, successomi con una crema pasticcera fatta dalla nonna, lasciata fuori per sbaglio in estate. Una settimana di ferie, e poi… un vero disastro. Quella sensazione di nausea, ancora la sento.
Ricordo quel sapore strano, quasi dolce-amaro. Un retrogusto che non si dimentica facilmente. Poi la corsa al pronto soccorso, il ricovero, le flebo… La paura, quella sì che è qualcosa che non si scorda mai.
- Temperatura di conservazione sbagliata.
- Produzione della tossina botulinica.
- Conseguenze gravi per la salute.
È terribile, vero? Queste cose ti fanno riflettere. La nonna, povera donna, non riusciva a capacitarsi. Ora, ogni volta che preparo una crema, ho un terrore assurdo. Controllo la temperatura mille volte. Quasi una ossessione.
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