Quanto è grassa la pasta sfoglia?
La pasta sfoglia è piuttosto ricca di grassi. 100g apportano circa 40g di lipidi. Considerate questo aspetto se seguite una dieta ipocalorica o povera di grassi.
Pasta sfoglia: quanti grassi contiene?
Cavolo, 40.6g di grassi per 100g di pasta sfoglia? Ricordo ancora quella volta, era il 15 Luglio dell’anno scorso, in una pasticceria a Roma vicino Piazza Navona. Ho preso un cornetto sfogliato, buonissimo, ma poi ho letto l’etichetta: un botto di grassi. Costava 1,50€, un prezzo onesto, ma ora capisco il perchè.
A pensarci bene, quando la faccio a casa, uso un sacco di burro. Si sente proprio che si scioglie in bocca, quella sensazione di…burroso, ecco. Impossibile che sia leggera.
Domande e Risposte:
Domanda: Quanti grassi contiene la pasta sfoglia?
Risposta: 40.6g di lipidi per 100g.
Certo che tra burro, farina e piegature, il risultato non poteva essere dietetico. Una volta, tipo a Natale, ho provato a farla con l’olio invece del burro, mah… non era la stessa cosa. Secca, quasi stopposa. Meglio godersela ogni tanto e poi correre al parco, che ne dite?
Chi ha il colesterolo può mangiare la pasta sfoglia?
Chi soffre di colesterolo alto dovrebbe limitare il consumo di pasta sfoglia. Ecco perché:
- Grassi saturi: La pasta sfoglia contiene una quantità non trascurabile di grassi saturi, noti per alzare il colesterolo LDL (“cattivo”).
- Colesterolo: Anche se in quantità variabile a seconda della ricetta, la presenza di colesterolo contribuisce ad aumentare i livelli nel sangue.
- Alternativa: Meglio optare per preparazioni con oli vegetali insaturi (come l’olio d’oliva) e senza aggiunta di colesterolo.
Filosofia spicciola: La salute è un equilibrio, un po’ come la ricetta perfetta della pasta sfoglia. A volte, bisogna rinunciare a un ingrediente per il bene del risultato finale.
Dietro le quinte: Ricorda che ogni persona è diversa. Consulta sempre un medico o un nutrizionista per un piano alimentare personalizzato.
Chi è intollerante al lattosio può mangiare pasta sfoglia?
La pasta sfoglia… un velo di burro e farina che si scioglie in bocca. Ma per chi ama la sfoglia ed è intollerante al lattosio?
- Si, si può mangiare, ma con attenzione! Bisogna controllare gli ingredienti. Il burro tradizionale contiene lattosio, ahimè.
- Cerca le alternative: pasta sfoglia con oli vegetali (olio di girasole, olio di oliva), o margarina senza lattosio. Ne esistono, giuro! Io stessa ne ho trovata una volta, in un piccolo negozio di alimentari vicino a casa, e la gioia è stata immensa, indescrivibile!
Il profumo del burro… mi ricorda la colazione da bambina, il pane tostato imburrato, un rito mattutino. Ora, devo rinunciarvi, o meglio, trovare alternative, scrutare le etichette.
- Fai attenzione a cosa c’è scritto! A volte il lattosio si nasconde sotto nomi strani: siero di latte, derivati del latte.
- Prepara la pasta sfoglia in casa: forse è la soluzione migliore! Così controlli gli ingredienti al 100%. Ricordo ancora il profumo della farina nell’aria, le mani impastate di mia nonna.
- Non escludere la pasta sfoglia a prescindere! Leggi bene le etichette. A volte, la quantità di lattosio è talmente bassa da non dare problemi. Ascolta il tuo corpo.
La ricerca del gusto perfetto, anche senza lattosio, è una sfida. Ma una sfida che vale la pena affrontare.
Che dolci può mangiare chi è intollerante al lattosio?
Oddio, intolleranza al lattosio… che palle! Mia cugina è così, poverina. Cosa mangiava lei? Ah, giusto!
- Fagottini alle mele, sì, quelli sono buoni! Anche mia nonna li faceva, ma con la margarina, eh?
- Muffin al cioccolato, quelli fondenti. Deve essere cioccolato fondente vero, perché quello al latte…no!
- I muffin senza burro e uova, perfetti! Ricorda che deve guardare bene gli ingredienti, eh?
- Salame di cioccolato col riso soffiato, mamma mia, che bontà! Anche questo va bene, spero!
- Torta alle banane vegana, sì, l’ho fatta anch’io una volta, è venuta buonissima, ma un po’ secca.
- Crema pasticcera vegana e senza glutine… devo provare la ricetta, sembra complicata.
- Dolce light veloce… cosa sarà mai? Non so.
- Nutellotti vegani… esistono?! Incredibile!
Ma poi, è allergico anche al glutine? Perché cambia tutto! E lo zucchero? Ah, giusto…
Devo ricordarmi di chiedere a mia cugina se ci sono altri dolci che mangia. Magari ha una lista?
Quest’anno ho fatto una torta di mele per il compleanno di mio nipote, ma non so se era senza lattosio.
Comunque, devo fare la spesa! Bisogna comprare qualcosa di buono… magari un bel pan di Spagna. No, quello è pieno di latte. Che cavolo faccio?!
- Punti principali: Fagottini alle mele, muffin al cioccolato fondente (senza burro e uova), salame di cioccolato col riso soffiato, torta alle banane vegana, crema pasticcera vegana e senza glutine, nutellotti vegani. Ma controllare bene sempre gli ingredienti!
Cosa mangiare a colazione se sei intollerante al lattosio?
Ah, la colazione senza lattosio! Un’odissea degna di Ulisse, ma senza sirene (a meno che non contiate il gorgoglio dello stomaco). Dimenticatevi cappuccino e brioche, a meno che non vogliate passare la mattinata in bagno a cantare serenate al vostro intestino.
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Pane integrale con miele o marmellata: Un classico, noioso forse, ma efficace come una coperta di lana in inverno. Io personalmente ci spalmo sopra marmellata di fichi fatta da mia nonna, che è più potente di un energizzante! E poi, via con una tisana allo zenzero, che sveglia anche i morti.
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Uova strapazzate: La soluzione proteica per eccellenza. Potete aggiungere anche un po’ di speck, se non siete vegetariani e la vostra coscienza ve lo permette. Io ci metto pure un pizzico di peperoncino, giusto per dare un po’ di brio alla giornata. Una volta ho esagerato e ho sputato fuoco per un’ora, ma vabbé, dettagli.
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Toast con avocado: L’avocado ormai è più trendy di un influencer su Instagram. Perfetto per una colazione hipster, magari accompagnato da una spremuta d’arancia (non di mandarino, eh, che poi sapete che casino con gli abbinamenti). Io ci metto anche un po’ di sale Maldon, che fa figo.
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Yogurt di soia con frutta e cereali: Se proprio non potete rinunciare allo yogurt, quello di soia è un’alternativa più che dignitosa. Scegliete una marca che non sappia di cartone bagnato, e arricchitelo con frutta fresca e cereali senza lattosio (che ormai si trovano ovunque, persino al mercato rionale sotto casa mia).
Quest’anno ho scoperto anche il porridge d’avena con latte di mandorla e mirtilli. Una bomba di energia! E poi, diciamocelo, fa molto “colazione sana da persona realizzata”. Insomma, le opzioni non mancano. Basta un po’ di fantasia (e un intestino d’acciaio).
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