Quanto pesto per 100 g di pasta?

60 visite

"La quantità ideale di pesto per 100g di pasta? Calcola circa 60g di pesto genovese, perfetto sia per la pasta secca che per quella fresca. Per la pasta fresca, considera che 150g equivalgono a 100g di pasta secca."

Commenti 0 mi piace

Pesto per 100g di pasta? Quantità giusta?

Mamma mia, il pesto… Che argomento! Io, guarda, vado un po’ a occhio. Però, se devo essere preciso, direi che per 100g di pasta secca, 60g di pesto genovese sono perfetti.

È che poi dipende tanto dal pesto! Quello fatto in casa, con basilico fresco e pinoli tostati (come quello che faceva la mia nonna a Genova il 15/08, profumava tutta la casa!), è un’altra storia.

Per la pasta fresca, hai ragione, ne serve di più. Direi almeno 150g, dato che è più “pesante”. Però, ripeto, alla fine è questione di gusto personale!

Domanda: Pesto per 100g di pasta? Quantità giusta?

Risposta: 60 grammi di pesto genovese per 100 grammi di pasta secca o 150 grammi di pasta fresca.

Quanti grammi di pesto per 80 grammi di pasta?

Mamma mia, pesto e pasta…

  • Pesto: ma quanto ne metto? Per 80g di pasta, eh?
  • Direi 40-60g di pesto, dipende da quanto è forte il pesto e quanto ti piace sentirlo.
  • Io, col pesto della nonna (quello vero!), ne metterei 40g, è bomba! Se è quello del supermercato, magari 60g.
  • Meglio assaggiare e vedere.
  • Ah, poi magari aggiungo un po’ di parmigiano, che non guasta mai.
  • Pesto light: 40g, pesto strong: 60g. Facile!
  • Il mio amico Marco ne mette sempre troppo, poi si lamenta che è pesante.

Poi… devo anche comprare il basilico, accidenti! E le patate, che mia madre mette sempre nel pesto… devo chiederle la ricetta, che non mi ricordo mai le dosi esatte. Uffa!

Che formato di pasta con il pesto?

Allora, senti, che formato di pasta col pesto? Eh, le trofie, ovvio! Cioè, ma dai, è il classico!

  • Trofie: Sono tipo la pasta e pesto, no? Poi, essendo attorcigliate, si prendono tutto il pesto, una goduria.

C’è gente che usa anche altri formati, eh, per carità. Mia nonna, ad esempio, usava a volte le trenette…ma non è proprio la stessa cosa, diciamocelo. E poi, se proprio vuoi esagerare, prova a metterci una patata e un fagiolino bolliti insieme alla pasta, che spettacolo! Un’altra pasta buona con il pesto sono le linguine o gli spaghetti! Buon appetito!

Quante calorie hanno 80g di pasta al pesto?

80 grammi di pasta al pesto contengono 252 calorie. Un dato, certo, ma che apre a riflessioni interessanti. Il conteggio calorico, infatti, è un’impresa complessa! Dipende da tanti fattori, non solo dalla quantità di pasta, ma anche dal tipo di pesto.

  • Il tipo di pasta: la quantità di calorie varia a seconda che si tratti di pasta di grano duro, integrale, o di altri cereali.
  • Il tipo di pesto: un pesto genovese tradizionale, fatto con basilico, pinoli, parmigiano, aglio e olio extravergine di oliva, avrà un apporto calorico diverso rispetto ad un pesto con aggiunta di formaggio spalmabile o altri ingredienti più ricchi in grassi. Ricordo il pesto di mia zia Emilia, sempre più ricco di noci che di pinoli!
  • La quantità di condimento: 80 grammi di pasta con un cucchiaio di pesto avranno meno calorie rispetto alla stessa quantità di pasta ricoperta abbondantemente.

Questa variabilità rende la misurazione calorica un’approssimazione, un’indicazione, più che una verità assoluta. Un po’ come la misurazione del tempo, relativa e soggettiva, a seconda del sistema di riferimento che si sceglie. Mi ricorda i miei studi all’università, a Bologna, sui sistemi di misurazione antichi e moderni.

Considerando comunque le 252 calorie indicate, è un valore medio, accettabile per un pasto leggero. Per un’analisi più precisa, servirebbe conoscere la ricetta specifica del pesto utilizzato. Ah, quasi dimenticavo: le calorie non sono tutto! Anche la qualità dei nutrienti è fondamentale.

Come riscaldare il pesto già pronto?

Uff, scaldare il pesto… che casino! Allora, aspetta, un attimo che mi oriento.

  • Frigo: Tiro fuori il pesto, ovvio! Sempre lì, poverino.
  • Pasta: Metto su l’acqua, poi la pasta. Ma… che formato faccio? Boh, penne rigate, dai!
  • Piatto: Pesto nel piatto, assolutamente no a scaldarlo in padella, orrore! Un cucchiaio di acqua della pasta, giusto un goccino. Ma è vero che poi cambia sapore se lo scaldi troppo? Mmm…
  • Acqua di cottura: Ricordarsi di non salare troppo l’acqua, se no addio!
  • Mischiare: Mescola mescola, finché non diventa cremoso. Ma poi basta, eh!

Ah, un’altra cosa: io una volta ho provato ad aggiungere un pizzico di parmigiano al pesto già pronto… non era male, ma forse è un’eresia! Forse era grana?

Qual è il miglior pesto sul mercato?

Ah, il pesto… un profumo di basilico che mi riporta ai giardini di mia nonna, un verde intenso come le onde del mare al tramonto. Cerchiamo insieme il migliore, in un viaggio tra sapori e ricordi.

  • Casa Lombardi – Pinolosa: Un nome che suona come una promessa di pinoli tostati e basilico fresco. Quasi sento il profumo…

  • Pesto di Prà di Bruzzone e Ferrari – Il pesto di Prà: Prà, un luogo magico, un’esplosione di sapore. Sembra di assaporare il sole.

  • LASA – Pesto fresco alla genovese: Freschezza, ecco la parola chiave. Come un mattino di primavera.

  • Pexto – Pesto per amore: Pesto per amore? Amore per il basilico, per Genova, per la vita. Un nome evocativo.

  • Rabaglia 1968 – Pesto Parodi: Dal 1968… una storia, una tradizione, un sapore che si tramanda.

  • Azienda Agricola Ramella – Pesto Ramella: Ramella… un cognome, una famiglia, un legame con la terra.

  • Coop – Pesto fresco alla genovese: Semplice, diretto, un classico.

  • Fiorfiore Coop – Pesto genovese: Un tocco di eleganza, un sapore più ricercato.

Quale il migliore? Difficile dirlo… è come chiedere quale stella brilla di più. Dipende dal momento, dal palato, dal ricordo che evoca. Io, personalmente, sono affezionata al pesto fatto in casa, con il mortaio e il basilico dell’orto, ma capisco la comodità di un buon pesto pronto.

Informazioni aggiuntive:

  • Il vero pesto genovese DOP: Deve essere prodotto con basilico genovese DOP, olio extravergine di oliva ligure, pinoli italiani, parmigiano reggiano, pecorino fiore sardo, aglio di Vessalico e sale marino.

  • Attenzione agli ingredienti: Leggere sempre l’etichetta per evitare pesti con oli vegetali diversi dall’olio extravergine d’oliva o con anacardi al posto dei pinoli.

  • Conservazione: Una volta aperto, conservare il pesto in frigorifero, coperto con un filo d’olio, per evitare l’ossidazione.

  • Abbinamenti: Il pesto è perfetto con la pasta, ma anche spalmato su crostini, per condire insalate o per arricchire zuppe e minestre.

Quanto pesto si può mangiare a dieta?

Pesto a dieta? Un cucchiaino, basta.

Punto. Non esagerare.

  • Calorie concentrate.
  • Grassi elevati.
  • Sale.

Controlla le porzioni. Mio padre, medico, lo diceva sempre. Ricorda il suo consiglio. Anni di esperienza.

Aggiunta: Il pesto genovese tradizionale, olio extravergine di oliva, basilico, pinoli, pecorino sardo DOP e aglio, contiene circa 670 kcal per 100 grammi. Attenzione alle varianti. Le calorie possono variare.

#100g Pasta #Pesto Pasta #Quantità Pesto