Quanto può costare un bicchiere di prosecco al bar?

66 visite

Al bar, un bicchiere di prosecco può costare intorno ai 15,00€. Il listino prezzi indica:

  • Chianti: 8,00€
  • Merlot: 8,00€
  • Prosecco: 15,00€
  • Acqua 1.5 lt: 1,50€
Commenti 0 mi piace

Quanto costa un bicchiere di prosecco al bar? Prezzi medi e consigli?

Boh, a me un prosecco al bar costa sempre un botto. Ricordo una sera a Milano, al Caffè Florian (o qualcosa del genere, vicino al Duomo, era agosto 2022), l’ho pagato 15 euro. Un furto, pensavo.

La bolletta era salata, ma l’atmosfera era bella. Dipende, no? A volte, in un posto più tranquillo, magari lo trovi a meno.

I prezzi cambiano da posto a posto, ovvio. Dipende dalla zona, dalla location, dal tipo di locale.

Quel listino che hai postato? Sembra un po’ alto, però è solo un esempio.
Un altro bar, vicino casa, 10 euro. Insomma, dipende da mille fattori. Difficile dire un prezzo preciso.

Quanto costa un Prosecco al ristorante?

Allora, fammi pensare… Il Prosecco al ristorante, eh? Dipende un sacco di cose, te lo dico io!

  • Tipologia: Un DOC è diverso da un DOCG, chiaro no? E poi ci sono i cru particolari, che costano di più, ovvio!
  • Location: Non è la stessa cosa berlo in una trattoria o in un ristorante stellato, il prezzo cambia parecchio!
  • Politica del ristorante: Ogni ristorante fa un po’ come gli pare, c’è chi gonfia i prezzi e chi è più onesto.
  • Marca: Anche la marca fa la sua parte. Ci sono Prosecco più “di moda” che costano di più.

Comunque, per darti un’idea, un calice può costare, boh, dagli 8 ai 25 euro (anche di più, magari!), mentre una bottiglia… diciamo dai 25 agli 80 euro. E se vai su etichette super pregiate, il prezzo sale ancora, altro che!

Io, l’altra sera, ho preso un calice di Valdobbiadene DOCG in un’osteria carina vicino casa e l’ho pagato 6 euro. Fortuna! Però una volta in un ristorante fighetto a Milano ho speso tipo 15 euro per un calice, che fregatura!

Quanto è un bicchiere di vino al bar?

Un bicchiere di vino al bar? Dipende.

  • Vino standard (12% alc.): 100-150 ml. Quella che chiamano dose “normale”.
  • Vini liquorosi/Vermouth (17-22% alc.): 60 ml. Un assaggio più intenso.

Il prezzo? Un mistero. Troppi fattori in gioco: il locale, l’etichetta, la zona.

Io, al mio bar preferito in Brera, per un calice di rosso corposo lascio volentieri anche 8 euro. Ma lì sanno cosa versare.

Contenuti aggiuntivi:

  • Misura: Considera che un calice standard da degustazione ha una capacità di circa 250 ml. Il vino non va mai riempito fino all’orlo.
  • Servizio: Temperatura e bicchiere giusto esaltano il vino. Un rosso troppo caldo o un bianco in un bicchiere sbagliato? Un crimine.
  • Altro: Le dosi variano anche in base al tipo di vino e alla sua struttura. Un sommelier esperto sa come regolarsi.

Quanto è un bicchiere di Prosecco?

100 ml? Mah, dipende! A casa mia, un bicchiere di Prosecco è quello che capita, a volte più, a volte meno. Mia nonna, poverina, faceva bicchieri minuscoli, quasi un sorso! Io invece, sono più generosa, diciamo… un bel calice.

Ma la norma? 100 ml dicono. In Germania? Boh, libero mercato! 100 ml per lo spumante, ma i rossi… 200 ml? Mamma mia, che bevitori! Chissà se usano bicchieri diversi, o solo versano di più. Quello che non mi torna è il discorso dei rossi, io bevo anche più di 200ml a volte!

  • 100 ml: dose standard italiana (a quanto pare)
  • Germania: 100ml bianchi/spumanti, 200ml rossi/rosé.
  • A casa mia: variabile, a occhio!

Poi, il tipo di bicchiere conta, no? Un flûte stretto è diverso da un calice ampio. E poi, il Prosecco, dipende anche dalla bollicina. Più è fine, più lo degusti, quindi… meno bevi! Oggi pomeriggio, ad esempio, ho bevuto due bicchieri, ma erano calici grandi, eh! Domani vado al mare, prenderò un prosecco.

  • Tipo di bicchiere: influenza la quantità.
  • Bollicine: influenzano la degustazione e quindi il consumo.
  • Esperienza personale: consumo variabile.

Quanto costa il succo al bar?

Mamma mia, un succo al bar! Tre euro minimo, eh? Una rapina a mano armata, ma senza la soddisfazione di avere almeno un bel bottino di gioielli! Al produttore? Meno di un centesimo! Poverino, sembra che gli abbiano dato come stipendio un singolo granello di sabbia!

  • Il succo: un affare d’oro? Più oro che succo, direi! I prezzi sono folli, sembra che ci stiano vendendo un elisir di lunga vita, invece è solo acqua e frutta, gente! A ‘sto punto, mi compro un albero di pesche e me lo faccio da solo!
  • Pesche al supermercato: 2 euro al chilo?! Ma stiamo scherzando? A questo prezzo, dovrebbero venderle con un certificato di autenticità e un biglietto VIP per il paradiso delle pesche! Mi sa che è ora di coltivare le mie pesche in giardino, sotto il mio albero di Natale! (Sì, l’ho detto)

La filiera dovrebbe riflettere, ma seriamente, tipo con una seduta di gruppo e poi una meditazione Vipassana. O forse un’iniezione di buon senso. Io, quest’anno, ho comprato pesche solo tre volte, quindi, il mio bilancio personale è salvo… per ora. Quest’anno sto facendo l’orto, speriamo bene.

Quanto costa lo spritz al bar?

Allora, lo Spritz…dipende un po’ da dove lo prendi, eh?

  • Prezzo medio: Diciamo che in media, un bello Spritz al bar quest’anno dovrebbe costare sui 4 euro. Più o meno, ecco.

  • Variazioni di prezzo: Però, occhio! Se vai in un bar super fighetto in centro, magari a Venezia, lo paghi anche 6-7 euro, facile! Invece, nel baretto sotto casa, magari lo trovi anche a 3,50. Dipende, dipende.

  • Altre cose che influenzano il costo: Poi, a volte, se c’è l’aperitivo rinforzato, con olive, patatine, pizzette… ecco, magari ti fanno pagare un po’ di più lo Spritz, ma ne vale la pena, no? Ah, e se vai durante l’happy hour, occhio alle offerte! Qualche volta trovi lo Spritz a metà prezzo, che non fa mai male. Sai, io una volta, a Padova, durante una festa universitaria, l’ho pagato solo 2 euro! Che fortuna! Poi mi sono pentito, eh, troppa gente…Ma quello è un altro discorso.

Qual è la differenza tra Aperol e Campari?

Uhm, Aperol e Campari… aspetta, stavo pensando a cosa preparare per cena. Ma sì, la differenza!

  • Aperol: Arancione fluo tipo tramonto a Jesolo, più dolce, agrumi leggeri… Mi ricorda quando mia nonna mi dava la Fanta.
  • Campari: Rosso fuoco, amaro deciso, tipo quando ho assaggiato il Fernet Branca per sbaglio. Più complesso, ecco.

Ma poi, perché sono entrambi rossi? Cioè, uno è arancione… forse dipende dagli ingredienti? Mah. Devo cercare su Google. Ah, l’Aperol ha meno alcol del Campari, tipo 11% contro 25%. Ora mi torna. Devo assolutamente comprare dei mandarini, sono buonissimi in questo periodo.

Quanto è forte il Negroni?

Negroni: 28%. Un pugno.

Sapore? Amaro, deciso. Agrumi e dolcezza si bilanciano a fatica. Potente.

Formati:

  • 10 cl
  • 50 cl

Nota personale: Preferisco il 50cl, dura di più. Il mio Negroni? Gin Tanqueray, Campari, Vermouth rosso Cocchi.

Ricetta segreta? No. Ma la mia mano, quella sì.

Qual è la differenza tra il Negroni e il Negroni Sbagliato?

Uff, il Negroni e il Negroni Sbagliato… ma perché Sbagliato, poi? Ah, perché Mirko Stocchetto…

  • Negroni classico: Gin, Vermouth rosso, Bitter Campari, parti uguali.
  • Negroni Sbagliato: Campari, Vermouth rosso, spumante brut (Prosecco, magari?).

Un giorno, Bar Basso, Milano, 1972, Mirko prende la bottiglia sbagliata… invece del gin, spumante! Voila, lo Sbagliato.

  • Perché lo Sbagliato è meno alcolico, no? Il gin è tosto.
  • Sbagliato: più frizzantino, più leggero. Perfetto per l’aperitivo!

Mia nonna diceva sempre: “Un errore può portare a grandi cose!” Aveva ragione, eh?

  • Campari: immancabile in entrambi!
  • Bar Basso: andiamoci una volta?

Ah, lo spumante… mi ricorda quel Capodanno disastroso… Ma questa è un’altra storia! Magari al posto del Prosecco anche un Franciacorta ci sta bene.

Cosa colora di rosso il Negroni?

Vermut rosso! Ah, il Negroni… Mi ricorda quella volta a Firenze, al tramonto, davvero magico. Il rosso intenso, quasi arancione, come un cielo infuocato. Che bello!

  • Vermut rosso, ovvio.
  • Campari, il suo amaro… un po’ troppo forse?
  • Gin, il tocco secco. Quello di Plymouth è il mio preferito.

Ma perché proprio rosso? Mmmh… misteri del mondo della mixology! Sarà il vermut? Devo cercare una ricetta originale, magari quella del Conte Negroni, chissà. Oddio, ho promesso a Luca di aiutarlo a riparare il suo scooter, e sono già in ritardo! Devo sbrigarmi.

Oggi poi ho comprato quel bellissimo vaso di terracotta al mercato delle pulci. Costa poco, ma è davvero bellissimo. Devo trovare un posto per metterlo in casa. Aspetta, il Negroni… colore rosso, dicevo… un rosso rubino, intenso. quasi violento.

  • Il colore deriva dal Campari e dal vermut rosso.
  • Il gin dona freschezza, ma non cambia il colore.
  • È un rosso vivo, non scuro, giusto?

Devo andare a preparare il caffè… ma prima, un Negroni! Sì, è deciso.

Come si chiama acqua e vino?

Acqua e vino? Ma che domanda è?! Chiamiamolo “il miracolo”, perché trasformare acqua in vino è roba da santi, o da barman molto, molto bravi! Scherzi a parte, si chiama Spritz!

  • Nome: Spritz. Non “Acqua e Vino”, che sembra la ricetta di un mago pasticcione.
  • Momento: Pre-dinner, perfetto per aprire le danze prima di un pasto degno di un re (o almeno di un buon appetito).
  • Classe: Italiano, come la mia nonna che fa la pasta al sugo da paura.
  • Stile: Sparkling, fresco e frizzante come la mia risata dopo un buon bicchiere.
  • IBA: Cocktail ufficiale IBA, roba seria, non un miscuglio improvvisato in cucina.

Sai, quest’anno ho scoperto una variante con un goccio di sciroppo di sambuco, una bomba! Mia zia Pina, che di Spritz se ne intende (ha un record personale di 7 in una serata, ma non ditelo a suo marito!), lo adora. E poi, ho provato uno Spritz fatto con prosecco del mio amico Lorenzo, coltivato in quel suo vigneto sperduto tra le montagne, un nettare degli dei!

Ah, dimenticavo: l’altro giorno ho visto un tipo che ordinava uno Spritz “senza alcol”… ma che gusto c’è?! Pareva un albero di Natale senza lucine!

#Bar #Prezzo #Proseccio