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Ripartizione spese idriche condominiali: come avviene?

La ripartizione delle spese idriche in un condominio è un aspetto essenziale per garantire un’equa distribuzione dei costi tra i condomini. La modalità di ripartizione dipende dalla presenza o meno di contatori individuali che misurano i consumi idrici di ciascuna unità immobiliare.

Contatori individuali:

Quando sono presenti contatori individuali, le spese idriche vengono suddivise in base ai consumi reali di ogni unità. Questa modalità è la più precisa e consente di individuare in modo equo i maggiori o minori consumi tra i condomini.

Assenza di contatori individuali:

In assenza di contatori individuali, la ripartizione delle spese idriche avviene sulla base dei millesimi di proprietà. I millesimi rappresentano la quota di proprietà di ciascun condomino rispetto all’intero edificio e vengono utilizzati per calcolare anche le altre spese condominiali.

Questa modalità di ripartizione è meno precisa rispetto all’utilizzo dei contatori individuali, ma può essere utilizzata in assenza di un sistema di misurazione dei consumi oppure nel caso in cui i contatori non siano funzionanti o non affidabili.

Accordi particolari:

È possibile che i condomini decidano di adottare accordi particolari per la ripartizione delle spese idriche. Questi accordi possono prevedere la suddivisione delle spese in base ad altri criteri, come ad esempio il numero di occupanti o la superficie delle unità immobiliari.

È importante che gli accordi particolari siano definiti e approvati in assemblea condominiale e siano portati a conoscenza di tutti i condomini. In questo modo si evita il rischio di contestazioni e si garantisce una maggiore trasparenza nella ripartizione delle spese.

La ripartizione delle spese idriche condominiali è un aspetto importante che richiede attenzione e chiarezza. Adottare una modalità di ripartizione equa e condivisa tra i condomini contribuisce a mantenere un ambiente sereno e a evitare eventuali conflitti.