Quanto costa fare gli impianti in una casa?

Rifare gli Impianti di Casa: Una Guida ai Costi e alle Variabili

Ristrutturare casa, specialmente se si tratta di un immobile datato, spesso implica un intervento radicale sugli impianti. Impianto elettrico, idraulico, termico: sono il cuore pulsante di un’abitazione confortevole e sicura, e trascurarli può portare a problemi ben più onerosi nel lungo periodo. Ma quanto costa realmente rifare gli impianti di casa? La risposta, come spesso accade in edilizia, non è univoca e dipende da una serie di fattori.

Uno degli impianti più importanti, e tra i primi a cui si pensa, è l’impianto elettrico. Realizzare un impianto elettrico a norma e funzionale è fondamentale per la sicurezza degli abitanti e per la fruibilità degli elettrodomestici e dei dispositivi elettronici. Ovviamente, la dimensione dell’abitazione gioca un ruolo chiave nella determinazione del costo.

Facciamo qualche esempio pratico, basandoci su metrature comuni:

• Appartamento di 100 mq: In questo caso, un impianto elettrico nuovo, comprensivo di cablaggio, quadro elettrico, prese e interruttori di base, può costare intorno ai 4.000 euro.
• Abitazione di 120 mq: Per una superficie leggermente più ampia, il costo sale a circa 5.500 euro.
• Casa di 150 mq: In questo caso, aspettatevi una spesa intorno ai 6.000 euro.

Il costo medio a punto luce si aggira intorno ai 50 euro, ma questo valore può variare a seconda della qualità dei materiali scelti e della complessità dell’installazione. Un punto luce include non solo l’installazione della presa o dell’interruttore, ma anche il cablaggio e il collegamento al quadro elettrico.

Ma quali sono le variabili che influenzano il preventivo finale? Oltre alla metratura, è bene considerare:

• Qualità dei materiali: Optare per marche blasonate, interruttori di design o prese con funzionalità avanzate (come quelle USB integrate) farà lievitare il costo.
• Complessità dell’impianto: Un impianto domotico, con funzioni di controllo remoto e automazione, richiederà un investimento maggiore rispetto a un impianto tradizionale.
• Difficoltà di esecuzione: Un edificio storico, con muri spessi e vincoli architettonici, potrebbe richiedere un lavoro più complesso e dispendioso in termini di tempo.
• Scelta dei professionisti: Rivolgersi a un’azienda specializzata con anni di esperienza, pur avendo un costo leggermente superiore, garantisce un lavoro a regola d’arte e la conformità alle normative vigenti.
• Variazioni regionali: I prezzi dei materiali e della manodopera possono variare sensibilmente da regione a regione.

Non dimentichiamo gli altri impianti:

Oltre all’elettrico, è fondamentale valutare lo stato dell’impianto idraulico, con particolare attenzione a tubature, scarichi e sanitari. Anche in questo caso, il costo dipenderà dalla metratura del bagno e della cucina, dalla qualità dei materiali e dalla necessità di spostare o rifare i punti acqua.

Infine, l’impianto termico rappresenta una spesa importante, soprattutto se si prevede la sostituzione della caldaia o l’installazione di un sistema di riscaldamento a pavimento. Anche qui, la scelta del modello (caldaia a condensazione, pompa di calore, ecc.) e la dimensione dell’abitazione influenzeranno il costo finale.

In conclusione:

Rifare gli impianti di casa è un investimento importante che va pianificato con cura. È fondamentale richiedere diversi preventivi, confrontare le offerte e scegliere professionisti qualificati. Non lasciatevi tentare dal prezzo più basso, ma valutate la qualità dei materiali, la professionalità dell’azienda e le garanzie offerte. Ricordate che un impianto realizzato a regola d’arte vi garantirà sicurezza, comfort e un risparmio energetico a lungo termine. E soprattutto, non dimenticate che i costi indicati sono suscettibili di variazioni a seconda delle vostre specifiche esigenze e delle caratteristiche della vostra abitazione. Affidatevi a un professionista per una stima precisa e personalizzata.