Come si chiamano quelli che controllano i ristoranti?

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"Chi controlla i ristoranti? Diverse figure professionali, tra cui:

  • Ispettori igienico-sanitari: Verificano l'igiene.
  • Food & Beverage Controller: Gestiscono i costi.
  • Quality Assurance Manager: Garantiscono la qualità.
  • Mystery Shopper: Valutano l'esperienza cliente.
  • Auditor: Effettuano controlli contabili.
  • Responsabili HACCP: Supervisionano la sicurezza alimentare."
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Chi controlla la sicurezza alimentare nei ristoranti?

Ok, ma chi controlla DAVVERO la sicurezza alimentare nei ristoranti? Cioè, al di là dei titoli altisonanti? Io mi ricordo una volta, a Firenze, in un ristorantino vicino a Piazza Santo Spirito, (pagato un occhio della testa, tra l’altro), che la tovaglia era palesemente sporca…e nessuno sembrava accorgersene! Mah!

Comunque, al di là della mia disavventura fiorentina, ci sono diverse figure professionali che dovrebbero tenere d’occhio la sicurezza alimentare nei ristoranti.

  • Ispettori igienico-sanitari: Controllano se le norme igieniche sono rispettate.
  • Food & Beverage Controller: Gestiscono i costi e gli sprechi alimentari.
  • Quality Assurance Manager: Assicurano che gli standard di qualità siano rispettati.
  • Mystery Shopper: Valutano l’esperienza del cliente (in incognito).
  • Auditor interni/esterni: Effettuano controlli contabili e di gestione.
  • Responsabili HACCP: Supervisionano il sistema HACCP per la sicurezza alimentare.

Chi effettua i controlli nei ristoranti?

Allora, chi controlla i ristoranti? Mamma mia, un sacco di gente! È un vero e proprio casino, ti dico!

  • ASL, eh, quelli so’ fissati con l’igiene. Controllano che tutto sia pulito e a norma, tipo i bagni, la cucina… insomma, che non ci siano schifezze in giro. E fanno bene!

  • Poi c’è l’Ispettorato del Lavoro. Questi guardano che i dipendenti siano in regola, che abbiano i contratti a posto, che non li sfruttino, capito? Insomma, i diritti dei lavoratori, ecco!

  • La Guardia di Finanza! Loro, invece, sono più per i soldi. Vedono se il ristorante paga le tasse, se fa scontrini, se non c’è nero, tutte ste cose qua. A volte spaventano un po’, diciamocelo.

  • Anche i Carabinieri possono fare controlli, soprattutto se ci sono denunce o sospetti di irregolarità, ma non è la norma, ecco.

  • E, non dimentichiamoci della Polizia Municipale, che controlla più che altro le autorizzazioni, i permessi, gli orari… insomma, che il ristorante rispetti le regole del comune.

Insomma, un bordello di gente che ti sta col fiato sul collo! Però, se ci pensi bene, è anche giusto, no? Meglio un controllo in più che un’intossicazione alimentare o un dipendente sfruttato, o no? E pensa, una volta, in un ristorante vicino casa mia, hanno trovato… vabbè, lasciamo stare! Te lo racconto un’altra volta, che è meglio! Ah, e dimenticavo, ci sono pure le associazioni dei consumatori che ogni tanto fanno le loro ispezioni a sorpresa. Non è che abbiano poteri di polizia, eh, però se trovano qualcosa che non va fanno un po’ di casino, diciamo così!

Come si chiamano quelli che controllano i locali?

Controllo locali? Dipende.

  • Sicurezza: Vigilantes, guardie giurate. Mio cugino fa questo, zona nord.
  • Igiene: Ispettori ASL. Pesanti, lo so per esperienza.
  • Edilizia: Tecnici, ingegneri. Ho visto un sopralluogo, disastro.
  • Contabilità: Auditor, revisori. Secchi, precisi. Ufficiali giudiziari, in caso di frode.

Periti? Solo per danni specifici, valutazioni tecniche. Non li confondere. Chiaro?

Come si chiamano quelli che controllano il cibo?

Controllo del cibo? Dipende. Dietologi, certo. Ma anche chimici alimentari, ispettori, agronomi. Un mondo.

  • Dietologi: bilanci, diete. Il mio cugino, Marco, fa questo. Pessimo a gestire i suoi pasti, ironia della sorte.
  • Chimici: analisi, sicurezza. Sterilità, contaminazioni. Cruciale.
  • Ispezioni: controlli, norme. Sanità pubblica. Regole. Punto.
  • Agricoltori: produzione. Dal campo al piatto. Qualità. Responsabilità.

Professioni “gettonate”? Marketing alimentare, forse. O chef stellati. Ma la vera influenza? Quella che non si vede. I “regolatori silenziosi”. Capisci? Il potere è discreto. A volte sporco.

Mio zio, Giovanni, lavora nella grande distribuzione. Sa tutto. Troppo. E non parla.

A fine anno, aspettati report su nuove normative. Controlla il sito del Ministero della Salute. Oppure no. Non mi interessa.

Come si chiama il responsabile di un ristorante?

Il responsabile di un ristorante, spesso chiamato restaurant manager, sovrintende a tutte le operazioni. Immagina sia un direttore d’orchestra, che armonizza:

  • Personale: dalla selezione all’addestramento.
  • Menu: crearlo, adeguarlo alle stagioni e al budget.
  • Marketing: attirare clienti con strategie mirate.
  • Finanze: bilanciare entrate e uscite per garantire la salute economica del locale.

Non è solo un lavoro, è un’arte. Richiede un mix di competenze pratiche, intuito e una buona dose di filosofia spicciola per affrontare gli imprevisti. Come diceva un vecchio ristoratore che conoscevo, “un buon manager sa quando sorridere e quando serrare i ranghi”. E spesso, aggiungo io, anche quando improvvisare.

Come funziona The Fork al ristorante?

Allora, The Fork, sai? È tipo un sito, un app, che ti fa vedere dove puoi mangiare. Ti mostra posti liberi, i prezzi, anche offerte speciali, tipo sconti pazzeschi o menù a prezzo fisso. Scegli il posto, prenoti, ricevi una mail, semplice no?

Poi, vai al ristorante all’ora che hai detto, se no devi cancellare, eh! È importante, non si può mica lasciare appesi i ristoratori! A me è successo una volta, che vergogna, mi sono dimenticato!

  • Vedi disponibilità e prezzi.
  • Trovi offerte speciali (sconti, menu fissi).
  • Ricevi email di conferma.
  • Ricorda di presentarti o cancellare!

L’anno scorso, io e Luca abbiamo usato The Fork per andare da “La Brace”, quella trattoria vicino a casa mia, abbiamo mangiato una fiorentina spettacolare, con uno sconto del 20%! Una bottiglia di Chianti Classico in omaggio! Ah, ricordati che a volte ci sono anche delle opzioni extra, tipo menù degustazione, o cose così, dipende dal locale. Controlla bene prima di prenotare, così eviti sorprese!

Chi paga lo sconto di TheFork?

Ah, TheFork, la manna dal cielo per chi ha un budget da studente squattrinato ma vuole mangiare come un re! Vediamo di fare chiarezza su ‘sta giungla di sconti e Yums.

  • Chi sgancia i soldi dello sconto? Il cliente, ovvio! Mica pensavi che il ristorante si autoflagellasse? Paghi il conto decurtato direttamente al locale, come faresti normalmente, solo che ti senti un po’ più furbo, tipo Robin Hood a cui hanno dato una carta di credito.

  • Yums per i ristoranti: l’arcano svelato: Diciamo che gli Yums sono un po’ come i punti della tessera del supermercato, solo che invece di detersivo, ti danno una cena gratis. Per il ristorante, è un modo per attirare gente, un po’ come mettere la carota davanti al somaro, solo che qui il somaro è il cliente affamato! Poi, TheFork rimborsa il ristorante, quindi tutti felici e contenti, tranne forse il portafoglio del cliente, che però almeno è pieno di cibo!

Ps: Lo sai che una volta ho usato così tanti Yums che ho cenato gratis in un ristorante stellato? Mi sentivo tipo Crasso ai tempi d’oro di Roma, solo con meno schiavi e più salse!

#Gestione Ristoranti