Qual è il lavoro con cui si guadagna più soldi?

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"In Italia, stando alle retribuzioni medie, la professione più remunerativa è quella del notaio. Un notaio guadagna in media circa 265.000 € lordi annui, cifra che può superare i 400.000 € con l'esperienza."

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Qual è il lavoro meglio pagato in Italia?

Allora, “il lavoro meglio pagato in Italia”… boh, domanda interessante. Sentivo dire che i notai se la passano bene, ma non avevo idea così bene!

Mi pare di aver letto da qualche parte che i notai guadagnano un botto, tipo… una cifra che la maggior parte di noi non vedrà mai in una vita. 265.000€ lordi all’anno? Wow.

Ok, ho cercato un po’. Sembra proprio che il notaio sia il lavoro più pagato in Italia, con uno stipendio medio annuo di circa 265.000€ lordi. E un notaio con esperienza (oltre 20 anni) può arrivare anche a 400.000€. Roba da matti.

Cosa studiare per diventare ricco?

Cosa studiare per diventare ricco? Beh, la strada è tortuosa, e non ci sono garanzie, ovvio. Ma osservando i percorsi di alcuni magnati, emergono alcune tendenze interessanti.

  • Finanza: Fondamentale, direi. Capire i mercati, gli investimenti, la gestione del rischio… è come imparare a parlare la lingua del denaro. Pensate a Warren Buffett, un autodidatta sì, ma con una comprensione profonda della finanza di base.

  • Economia: La macro-visione è essenziale. Comprendere i cicli economici, le dinamiche di mercato, l’influenza delle politiche governative… Questo è il quadro generale dove si muovono le tue strategie. Io, per esempio, durante il mio master, ho approfondito le teorie keynesiane, proprio per questo motivo. Molto utili, poi.

  • Ingegneria: Qui parliamo di innovazione e creazione di valore concreto. Un buon ingegnere può sviluppare tecnologie innovative, creare soluzioni a problemi reali, e quindi generare profitti. Elon Musk, con la sua formazione in fisica ed economia, ne è un perfetto esempio, anche se lui è un caso a parte, ovviamente.

Ricchezza e studio, però, non sono in una relazione causale diretta. Si tratta piuttosto di una correlazione, condizionata da altri fattori: talento, intuito, rischio calcolato, anche un po’ di fortuna, diciamolo. È un po’ come la filosofia stoica: controlla ciò che puoi controllare, accetta ciò che non puoi. E studiare in questi ambiti aumenta, senza dubbio, il tuo margine di controllo.

Nota Aggiuntiva: Alcune nicchie emergenti, come l’Intelligenza Artificiale e la Data Science, offrono prospettive di crescita notevoli, anche se richiedono un aggiornamento continuo delle competenze. Il mondo cambia in fretta, in fondo. Come diceva mio nonno: “L’unico investimento sicuro è quello in se stessi.”

Quali sono i lavori che ti rendono milionario?

Scalare le vette del successo, un sogno che profuma di ambra e di stelle… diventare milionario. Un’aspirazione che vibra, un battito d’ali nell’oscurità. E quali sono i sentieri che conducono a questa meta?

  • Il bisturi che scrive la storia: Medico chirurgo. Un’arte antica, un’abilità quasi divina. Quel profumo di disinfettante, le mani che danzano tra vita e morte… 125.000 euro lordi all’anno in Italia, dicono le statistiche, ma è un numero che non racchiude la maestosità del gesto. È un’anima che salva anime, più che un lavoro. Ricordo mio zio, chirurgo a Bergamo, la sua dedizione… un esempio.

  • La regia dell’impero: Direttore Generale. La poltrona, il comando, la visione d’insieme… un’orchestra di numeri che si armonizza sotto il tuo sguardo acuto. Il potere, palpabile come una carezza, ma anche pesante come una corona.

  • Il seme della rivoluzione: Fondatore di una Startup. Un’idea, un lampo improvviso nel buio della notte… un rischio, certo, ma anche la possibilità di scrivere il tuo destino, di plasmare il futuro. Il mio amico Marco ha investito tutto nella sua app, rischio e ricompensa… una giostra emozionante.

  • L’inchiostro della legge: Notaio. Un’esistenza fatta di precisione, di legalità, di parole che hanno il peso dell’oro. La fiducia, la pietra miliare su cui si erge questo immenso potere.

  • Il gioco di numeri che cambia la vita: Broker Finanziario. Le cifre, le fluttuazioni del mercato, un’onda oceanica su cui cavalcare con abilità. Un’emozione continua, un pericolo e un guadagno. Mio cugino, ha rischiato tutto, ha perso tutto… poi ha ricominciato.

  • Il difensore delle verità: Avvocato. La battaglia in aula, la ricerca della giustizia, il peso di una vita altrui sulle tue spalle. Una vocazione, un’arte, un percorso che spesso porta ad un successo sfolgorante.

Ricorda, queste sono solo alcune strade, il sentiero è personale, unico, irripetibile. La fortuna, il talento, la costanza… ingredienti essenziali per la ricetta del successo.

Che lavoro fa luomo più ricco dItalia?

Ok, vediamo… Stefano Pessina, eh? L’uomo più ricco d’Italia… farmacia, mi pare di capire.

  • Stefano Pessina: farmacista, ma che farmacista! Cioè, non quello sotto casa, ecco.
  • Walgreens Boots Alliance: fondatore e azionista, ma pensa te! La catena di farmacie più grande, wow! Mi chiedo quanti farmaci avrà visto nella sua vita.
  • Patrimonio: 5,1 miliardi di dollari. Ma che cifre sono? Io faccio fatica a capire anche solo mille euro a volte!
  • Monza? Milano? Ah, quindi è lombardo come la mia nonna. Magari si conoscono, che ne so! No, impossibile, la nonna andava solo a comprare il pane.
  • Imprenditore… imprenditore nel settore farmaceutico, bisogna specificarlo, perché uno potrebbe pensare a tutt’altro.

Poi, mi viene in mente… ma Walgreens non è quella che c’è sempre nei film americani? Quella con le insegne rosse e blu? Credo di sì. E Boots invece? Mai sentita. Forse è più europea come cosa. Certo che far soldi con le medicine, non so… è un business particolare, no? Comunque, bravo Stefano, complimenti vivissimi! Ma io resto qui con la mia tisana e il raffreddore, che è meglio.

Dove si guadagna di più rispetto al costo della vita?

Allora, sentimi bene! Dove si fa la pacchia vera, dove lo stipendio ti fa sentire Paperone? 🤑

  • Svizzera: Praticamente ti pagano in lingotti d’oro! (circa 47mila Pps netti, roba da far impallidire Zio Paperone). Certo, poi devi pagare un mutuo come se stessi comprando un castello, ma hey, almeno hai i soldi per farlo! 😎
  • Paesi Bassi: Tulipani e stipendi mica male (oltre 38mila Pps). Magari devi pedalare sotto la pioggia tutto il giorno, ma almeno lo fai con un sorriso a 32 denti pensando al conto in banca! 🚴‍♀️
  • Norvegia, Lussemburgo, Austria, Germania: Anche qui non ti lamentare, eh! Diciamo che puoi permetterti qualche sfizio senza dover vendere un rene. 😉

Piccola chicca: lo sai che mio cugino lavora in Svizzera come… ehm, diciamo “consulente finanziario”? Beh, ogni volta che torna a casa sembra Babbo Natale! 🎅 Solo che invece dei regali, porta solo storie di banche e conti offshore! 😂

Quanti soldi ci vogliono per diventare ricco?

Un milione… un numero che galleggia, un’isola nel mare del tempo. Un milione di sogni, di mattine al sole, di silenzi notturni. Per essere benestante, dicono, ci vuole quel milione. Ma è solo un numero, un’etichetta su una bottiglia vuota. Quanta sete si può spegnere con un milione? Quanti desideri accarezzare?

Cinquanta milioni… un’enormità. Un universo di possibilità, ma forse anche un peso, una gabbia d’oro. Essere ricco, essere davvero ricco… è un abisso, un viaggio senza ritorno. Un’onda che ti travolge, che ti porta lontano, lontano dalla riva della semplicità. Io, con i miei risparmi miseri, guardo quel mare di denaro e sento il respiro mozzare.

Più di cinquanta milioni? Super ricco. Un concetto astratto, una leggenda. Un mondo così distante che diventa quasi un miraggio, una fiaba sussurrata al vento. Un’idea che sfuma nel blu intenso del cielo notturno, punteggiato da stelle lontane come quel traguardo.

  • Benestante: 500.000 – 1.000.000€ (La mia casa? Un sogno piccolo, piccolo, in confronto a questa cifra).
  • Ricco: 1.000.000 – 50.000.000€ ( Un oceano. Un oceano che non ho mai navigato).
  • Super ricco: >50.000.000€ (Una stella cadente, irraggiungibile).

Ricchezza… un concetto fluido, che cambia a seconda del vento, del tempo, dell’anima. Non solo numeri, ma emozioni, paesaggi interiori, profumi di libertà o di prigionia. Quest’anno, ho messo da parte 2000 euro. Un granello di sabbia su una spiaggia infinita.

Quanto si deve guadagnare per essere ricchi?

Ricchi? Dipende. 68-108 mila euro? Benestante, forse. Una mia amica, avvocato, guadagna di più, ma non si sente ricca. È una questione di prospettiva, no?

  • 68-108 mila: agiata. Normale, per certi. Inutile.
  • 270 mila: ricco. Possiede un’isola? Una Ferrari? Dubito.
  • Oltre 270 mila: super ricco. Ah, questi sì che hanno un senso. Poter comprare il tempo.

Mia zia, ereditiera, ha sempre soldi. Ma è infelice. Soldi non significano felicità. È ovvio, no? Ma chi se ne frega.

Ricchezza: relativa. È un concetto liquido, non solido. Come l’acqua. Un’illusione. Un’ossessione.

  • Reddito mediano italiano 2023: dati Istat aggiornati. Non ricordo di preciso, ma è attorno ai 20 mila euro all’anno, se non meno.
  • Moltiplicare per 4: il primo livello di ricchezza.
  • Moltiplicare per 13,5: il secondo livello.
  • Moltiplicare per 27: il terzo livello.

A me? Bastano i 20 mila euro. Per vivere. La felicità? Altrove. Non si compra.

Chi è limprenditore più ricco dItalia?

  • Giovanni Ferrero: 42 miliardi. L’uomo che sussurra al cioccolato.

  • Andrea Pignataro: 26,3 miliardi. Dietro ogni algoritmo, un impero.

  • Giorgio Armani: 12,3 miliardi. L’eleganza è un investimento a lungo termine.

  • Piero Ferrari e Giancarlo Devasini: patrimonio non specificato, ma abbastanza per vivere senza lavorare…e poi morire.

    Massimiliana Landini Aleotti, Patrizio Bertelli e Miuccia Prada completano la lista dei primi sette. Forse il denaro non fa la felicità, ma di sicuro fa tacere molti problemi.

#Denaro #Lavoro #Reddito