Chi paga il funerale se non ci sono soldi?

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Di norma, lonere delle spese funebri ricade sui familiari del defunto. In assenza di risorse adeguate, si possono attivare servizi sociali o enti beneficiari per ottenere un sostegno economico, volto a coprire, almeno parzialmente, i costi essenziali del funerale.

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Quando la Morte Incombe e le Tasche sono Vuote: Chi Paga l’Ultimo Saluto?

La morte è un evento inevitabile, una realtà che, prima o poi, tocca ogni famiglia. Al dolore della perdita si aggiunge, spesso, un fardello economico non indifferente: le spese funerarie. Ma cosa accade quando il lutto colpisce una famiglia già provata da difficoltà economiche? Chi si fa carico dell’ultimo saluto quando “non ci sono soldi”?

La prassi consolidata vuole che l’onere delle spese funebri ricada sui parenti più prossimi del defunto. Che si tratti del coniuge, dei figli, dei genitori o, in mancanza di questi, di altri congiunti, la legge italiana prevede una sorta di obbligo morale e, in alcuni casi, legale, di provvedere alla degna sepoltura del proprio caro. Le cifre in ballo possono essere considerevoli, oscillando da poche migliaia a decine di migliaia di euro, a seconda del tipo di cerimonia, della scelta del feretro, del luogo di sepoltura e di altri servizi aggiuntivi.

Ma cosa succede quando le risorse finanziarie sono insufficienti? Quando la famiglia si trova in una situazione di vera e propria indigenza? La cruda realtà è che l’impossibilità di sostenere i costi di un funerale dignitoso può trasformarsi in un’ulteriore fonte di angoscia e disperazione.

Fortunatamente, esistono delle alternative a cui si può ricorrere in queste situazioni di emergenza. La prima strada da percorrere è quella dei servizi sociali comunali. Questi enti pubblici, infatti, offrono, in molti casi, un sostegno economico per i funerali di persone indigenti o appartenenti a fasce sociali svantaggiate. L’ammontare del contributo varia a seconda del Comune e delle risorse disponibili, ma può coprire, almeno parzialmente, i costi essenziali del funerale, come il trasporto della salma, la fornitura del feretro più semplice e la sepoltura in campo comune.

Un’altra opzione da considerare è quella delle onoranze funebri convenzionate. Alcune agenzie funebri, in collaborazione con gli enti pubblici, offrono pacchetti funerari a prezzi calmierati per le famiglie in difficoltà. Si tratta di funerali più semplici ed essenziali, ma che garantiscono comunque una degna sepoltura.

Oltre ai servizi sociali comunali, esistono anche enti benefici e associazioni di volontariato che possono offrire un aiuto economico o logistico. Organizzazioni come la Caritas, la Croce Rossa o altre associazioni locali possono fornire un supporto concreto alle famiglie in difficoltà, contribuendo al pagamento delle spese funebri o offrendo assistenza legale e burocratica.

In alcuni casi specifici, se il defunto era titolare di una pensione, è possibile richiedere all’INPS un rimborso parziale delle spese funebri. L’importo del rimborso è limitato e varia a seconda del tipo di pensione percepita dal defunto.

La chiave per affrontare questa difficile situazione è l’informazione e la tempestività. È fondamentale informarsi presso il proprio Comune di residenza e contattare i servizi sociali e le associazioni di volontariato il prima possibile, per valutare le diverse opzioni disponibili e ottenere il sostegno necessario. In un momento di profondo dolore, la conoscenza dei propri diritti e delle risorse a disposizione può fare la differenza, permettendo alla famiglia di onorare la memoria del proprio caro senza aggiungere ulteriori preoccupazioni economiche a un lutto già difficile da sopportare. Non si deve avere timore o vergogna di chiedere aiuto: l’obiettivo è garantire una degna sepoltura a chi ci ha lasciato, anche quando le risorse economiche scarseggiano.