Come cambieranno le detrazioni nel 2024?

12 visite
Le detrazioni per ristrutturazioni edilizie subiranno una riduzione nel 2024. Si passerà da una detrazione annua massima di 6.000 euro a 2.800 euro a partire dal 2025, con un plafond di spese detraibili limitato a 5.600 euro annui. Questo comporta un taglio significativo dellagevolazione.
Commenti 0 mi piace

Ristrutturazioni edilizie: nel 2024 crolla il bonus fiscale

Le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie subiranno un drastico ridimensionamento a partire dal 2024. L’agevolazione, attualmente pari al 50% delle spese sostenute, verrà ridotta al 36% a partire dall’anno prossimo, con un tetto di spesa massimo detraibile di 5.600 euro annui.

Questo significa che i contribuenti potranno detrarre dalle tasse fino a un massimo di 2.800 euro all’anno, a fronte degli attuali 6.000 euro. La misura, prevista dal decreto legge n. 176/2022, rappresenta un taglio significativo del bonus fiscale, che ha finora incentivato numerosi interventi di ristrutturazione e ammodernamento degli immobili.

La riduzione della detrazione si applicherà a tutte le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2024, indipendentemente dall’inizio o dalla fine dei lavori. Restano invece invariate le aliquote del 50% per gli interventi di riqualificazione energetica (Ecobonus) e del 65% per le ristrutturazioni antisismiche, per i quali però è previsto comunque un tetto di spesa massimo detraibile di 5.600 euro annui.

Per sfruttare al meglio il bonus fiscale prima della sua riduzione, è consigliabile che i contribuenti inizino fin da subito la progettazione e la realizzazione degli interventi di ristrutturazione. Inoltre, è importante ricordare che per accedere alla detrazione è necessario effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale parlante e conservare la documentazione relativa alle spese sostenute.

Il ridimensionamento del bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie rappresenta una scelta del Governo volta a ridurre la spesa pubblica. Tuttavia, la misura potrebbe avere un impatto negativo sul settore edilizio, che negli ultimi anni ha beneficiato notevolmente degli incentivi fiscali.