Che domande fare alla famiglia au pair?

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Prima di accogliere un au pair, è fondamentale comprendere le sue motivazioni, esperienze con i bambini e competenze linguistiche. Verificare abilità culinarie, flessibilità, interessi e abitudini alimentari è altrettanto importante, così come accertare la familiarità con la guida, se necessaria.
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Oltre il Curriculum: Le Domande Giuste per Scegliere l’Au Pair Perfetto

Accogliere un au pair in famiglia è un’esperienza arricchente, ma richiede una selezione attenta e accurata. Un semplice scambio di curriculum e referenze non basta: è fondamentale andare oltre la superficie e comprendere a fondo la personalità, le competenze e le aspettative del candidato. Per evitare spiacevoli sorprese, è necessario porre le domande giuste, andando a fondo di aspetti cruciali che spesso vengono trascurati.

Prima di tutto, è necessario scavare a fondo nelle motivazioni dell’au pair. “Perché hai scelto la nostra famiglia?” non è sufficiente. Approfondite la risposta, chiedendo dettagli specifici: “Cosa ti attrae della nostra cultura?”, “Quali sono le tue aspettative riguardo a questo scambio culturale?”, “Cosa speri di ottenere da questa esperienza, sia professionalmente che personalmente?”. Una risposta vaga e superficiale può segnalare una scarsa motivazione o un approccio poco serio.

Le competenze con i bambini vanno verificate con precisione. Non accontentatevi di generiche affermazioni. Chiedete esempi concreti: “Descrivi una situazione in cui hai dovuto gestire un bambino che si comportava male”, “Come ti approcci ai diversi tipi di temperamento infantile?”, “Quali attività preferisci svolgere con i bambini?”. Osservate il linguaggio del corpo e l’entusiasmo durante la risposta: un’autenticità sarà evidente.

Le competenze linguistiche, soprattutto la conoscenza dell’italiano, sono essenziali. Un colloquio in videochiamata può essere un ottimo strumento per valutare la reale capacità di conversazione. Non limitatevi a domande formali, ma create una conversazione naturale per valutare la comprensione e la fluidità espressiva. Chiedete di raccontarvi qualcosa della propria vita, dei propri interessi, per valutare la capacità di esprimersi in modo spontaneo.

Al di là delle competenze, è fondamentale valutare l’aspetto umano dell’au pair. La flessibilità è un tratto fondamentale: “Come reagisci alle situazioni impreviste?”, “Sei disposta ad adattarti a cambiamenti di programma?”. Le abitudini alimentari e le abilità culinarie possono influenzare la vita familiare. Chiedete apertamente di eventuali allergie, intolleranze o preferenze alimentari, e, se rilevante, chiedete di descrivere i propri piatti preferiti o di raccontare le proprie esperienze in cucina.

Infine, se necessario, verificate la familiarità con la guida. Non basta una semplice patente: accertatevi dell’esperienza di guida, chiedendo di descrivere situazioni di traffico intenso o di guida notturna. Anche l’atteggiamento rispetto alle regole della strada è un aspetto importante da valutare.

In conclusione, scegliere l’au pair giusto richiede tempo e impegno. Ponendo domande precise, mirate e aperte, andando oltre le informazioni superficiali, potrete costruire una relazione solida e fruttuosa, basata su fiducia reciproca e comprensione. Ricordate: la scelta dell’au pair è un investimento importante per tutta la famiglia.