Come aiutare un neonato che non riesce a fare la cacca?

5 visite

Un neonato che fatica a scaricarsi può trarre beneficio da una delicata stimolazione. Usare un cotton fioc imbevuto con un filo di olio (ad esempio di vaselina o di oliva) per massaggiare delicatamente lano. Questo può aiutare a stimolare i movimenti intestinali. Rivolgersi al pediatra se il problema persiste.

Commenti 0 mi piace

La Stitichezza Neonatale: Quando la Cacca si Fa Aspettare

La gioia di un nuovo nato è spesso accompagnata da una serie di preoccupazioni per i genitori, tra le quali la stitichezza del piccolo può rappresentare una fonte di ansia. Vedere il proprio bambino soffrire è naturale, ma è importante affrontare la situazione con calma e consapevolezza, distinguendo tra un semplice rallentamento del transito intestinale e una vera e propria stitichezza che necessita di attenzione medica.

I neonati, soprattutto quelli allattati al seno, possono presentare ritmi intestinali molto variabili. Alcune settimane possono essere caratterizzate da evacuazioni frequenti e abbondanti, altre da un lasso di tempo più lungo tra una defecazione e l’altra. Questo non è necessariamente indice di problema. Infatti, un neonato allattato al seno può anche andare diversi giorni senza evacuare, senza che ciò costituisca un campanello d’allarme, a patto che il bambino appaia sereno, si alimenti bene e non presenti altri sintomi.

Diversamente, se il neonato mostra segni di disagio come pianto insistente, gonfiore addominale, tensione evidente durante la defecazione o feci dure e secche, è opportuno intervenire con cautela e richiedere il parere del pediatra.

Cosa si può fare in caso di difficoltà?

In caso di lieve stitichezza, alcuni genitori optano per rimedi naturali delicati. Un approccio che prevede un massaggio delicato dell’addome con movimenti circolari in senso orario può aiutare a stimolare la peristalsi intestinale. Inoltre, è possibile utilizzare un cotton fioc, imbevuto di pochissimo olio di vaselina o di olio extravergine di oliva (attenzione a non eccedere con la quantità!), per lubrificare delicatamente l’ano. Questo può facilitare l’evacuazione, ma è importante farlo con la massima delicatezza, evitando qualsiasi tipo di pressione o forza eccessiva che potrebbe causare dolore o irritazione.

Quando è necessario contattare il pediatra?

È fondamentale ricordare che questi accorgimenti sono solo palliativi e non sostituiscono in alcun modo la visita dal pediatra. Se il problema persiste per più di qualche giorno, se il neonato mostra segni di sofferenza, oppure se le feci sono particolarmente dure, piccole e simili a sassolini, è indispensabile contattare il medico. Solo un professionista può valutare la situazione e stabilire la causa della stitichezza, escludendo eventuali problematiche più serie e indicando il trattamento più appropriato.

In definitiva, la gestione della stitichezza neonatale richiede attenzione, pazienza e una stretta collaborazione con il pediatra. Informarsi e rivolgersi a un professionista è il modo migliore per garantire il benessere e la salute del proprio bambino. Non bisogna mai ricorrere al fai-da-te e affidarsi solo a consigli non medici, soprattutto quando si tratta della salute di un neonato.