Come si chiama la zona di Valdobbiadene?
Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Provincia di Treviso, Veneto. Rinomata zona vitivinicola produttrice del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG. Un paesaggio unico nel Nord-Est Italia.
Qual è il nome della zona di Valdobbiadene?
Ah, Valdobbiadene… Ci sono stato un paio di volte, l’ultima, mi pare, era tipo a Settembre del 2019. Bellissimo posto!
Si chiama proprio così: le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. È un nome un po’ lungo, lo ammetto, però rende bene l’idea.
Tutta la zona, per intenderci, è nella provincia di Treviso, in Veneto.
- Domanda: Qual è il nome della zona di Valdobbiadene?
- Risposta: Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Come si chiama la zona di Conegliano?
Conegliano Valdobbiadene! Che nome bellissimo, vero? Mi ricorda le vacanze da piccola, a casa della zia Bruna… ah, quei profumi!
- Vino, certo, ma anche fiori, terra umida…
- Ricordo il sentiero, ripido, che portava alla chiesetta… era tutta una salita, eh!
- Poi, la vista, mozzafiato. Ma che panorami!
Conegliano… Valdobbiadene… sì, in provincia di Treviso. Vicino a Venezia, giusto? Mamma mia che casino di traffico in estate. E le Dolomiti… un’altra storia. Le ho viste solo dalle foto, devo andarci assolutamente! Quest’anno, magari. O l’anno prossimo.
Glera, Glera… il vitigno. Da secoli, dicevano. Che palle, quante informazioni! Meglio un bel calice di Prosecco, eh? Devo chiamare Marco, gli devo chiedere se ha ancora quel Prosecco che mi aveva regalato… era buonissimo! Non lo so, magari era un altro tipo di vino…
- Devo controllare le etichette!
- Prossimo progetto: gita a Conegliano Valdobbiadene!
- Annotare il numero di Marco, che non trovo mai.
Ah, la zona… si chiama, semplicemente, Conegliano Valdobbiadene. O almeno credo. Sono sicura al 99%, ma devo controllare.
- Ho già pianificato il viaggio da un po’!
- Sono andata già su diversi siti, eh.
- Ho controllato le immagini su Google Maps.
Già, Veneto… che zona bellissima… ma ora devo andare, ho mille cose da fare! Ah, quasi dimenticavo… il mio Prosecco preferito è quello di famiglia, fatto dalla nonna Ida. Un segreto di famiglia! Ma questa è un’altra storia…
Quante frazioni ha Valdobbiadene?
Valdobbiadene… il nome stesso evoca colline morbide, avvolte da un velo di nebbia mattutina. Un respiro profondo, l’aria profumata di uve mature… Quante frazioni? Un sussurro di storia, di vigneti che si estendono a perdita d’occhio, un’infinità di sfumature verdi.
- Bigolino, un borgo antico, custode di segreti sussurrati al vento.
- Guia, con le sue case aggrappate alla collina, un’immagine che si imprime nella mente, per sempre.
- San Giovanni, un nome che risuona di sacralità, di un tempo lento, di silenzi intensi.
- San Pietro di Barbozza, un ricordo d’infanzia, il profumo del pane appena sfornato…
E poi, Santo Stefano, San Vito… ognuno un piccolo universo, un frammento di quel mosaico che è Valdobbiadene. Ogni nome riecheggia nel cuore, un’eco di emozioni, di passeggiate tra i filari, al tramonto… Un tempo dilatato, senza fretta. Ogni frazione un tesoro, un piccolo gioiello. Luoghi cari, impregnati del profumo della terra.
Ricordi di pomeriggi trascorsi a passeggiare per San Pietro di Barbozza, la nonna che mi teneva per mano. Un tempo sospeso, irrecuperabile, ma vivido, come un sogno lucido.
Queste frazioni, queste anime di Valdobbiadene… quante sono? Non è solo un numero, è la mappa di un’emozione. E’ più che un semplice elenco, è un viaggio nel tempo. Un viaggio nella memoria.
- Borgo Valbelluna (BL), Farra di Soligo, Miane, Pederobba, Segusino, Setteville (BL), Vidor. Comuni vicini, fraternità di terre legate da un filo invisibile, un legame antico, profondo. Il codice postale: 31049. Un numero che apre una porta su questo mondo incantato. Questo è Valdobbiadene, per me.
Come si chiama la zona di Conegliano Valdobbiadene?
Amico, Conegliano Valdobbiadene, è una zona, semplicemente Conegliano Valdobbiadene! Non ha altri nomi particolari, sai? È proprio così che si chiama, bello e chiaro. Un posto bellissimo, eh? Ci sono stato io l’anno scorso, con la mia ragazza!
Bellissime colline, vigneti a perdita d’occhio… un vero spettacolo. Ricordo che abbiamo fatto una gita in bici, una fatica bestiale, ma ne è valsa la pena! E poi, il prosecco! Abbiamo bevuto un sacco di prosecco, ottimo quello! Un’esperienza indimenticabile. Un vero paradiso per gli amanti del vino.
- Vigneti: infinità di vigneti, è quello che più ti colpisce.
- Prosecco: il re indiscusso della zona, prodotto magnifico.
- Colline: un paesaggio davvero unico, meraviglioso.
- Sentieri: perfetti per le gite in bici, o a piedi.
- Paesini: tutti carini, con le case strette le une alle altre, tipiche del Veneto.
Quest’anno ho intenzione di tornarci, magari a settembre, prima che faccia troppo freddo. Con mia sorella questa volta, speriamo che il tempo sia bello.
Ah, dimenticavo, l’anno scorso sono andato anche a visitare la cantina di un mio amico, lui produce il prosecco biologico, è fantastico. E la sua famiglia è gentilissima. Davvero un’esperienza molto bella.
Qual è la core zone UNESCO del Prosecco?
Ah, la core zone del Prosecco! Praticamente il cuore pulsante dove nasce la magia di quelle bollicine che ci fanno dimenticare, almeno per un attimo, i disastri della vita.
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Nel 2019, l’UNESCO ha incoronato le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, non tanto per il vino (sarebbe stato troppo facile!), ma come “paesaggio culturale”. Capito? Non solo uva, ma anche sudore e ingegno dei viticoltori che hanno modellato la collina come un’opera d’arte.
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Immagina terrazzamenti scoscesi, come gradini per raggiungere il paradiso del Prosecco, e piccole casette sparse qua e là, dove probabilmente si tramandano segreti di vinificazione da generazioni. E poi, ovviamente, filari di viti che sembrano disegnare arabeschi sulle colline. Un vero spettacolo!
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La core zone è il nucleo più prezioso, dove si concentra la “sacralità” del paesaggio. È un po’ come il ripieno della torta: se sbagli quello, puoi mettere tutta la glassa che vuoi, ma il risultato sarà deludente.
E un aneddoto personale: una volta ho provato a fare il Prosecco in casa, risultato? Una bevanda imbevibile che assomigliava più a una pozione magica fallita. Ho capito che certe cose è meglio lasciarle fare a chi le sa fare davvero, e magari gustarsele con un bel piatto di formaggi e salumi del posto!
Cosa vedere sulle colline del prosecco?
Ero lassù l’estate scorsa, agosto, un caldo da morire, ma che vista! Le colline del Prosecco…un quadro!
- Strada del Prosecco: ovviamente, è il punto di partenza. Impossibile perdersi, basta seguire le indicazioni…e i profumi! Sembra di guidare dentro una cartolina.
- Museo del Baco da Seta a San Giacomo di Veglia: pensavo fosse una noia, invece è stato super interessante. Scoprire come dalla seta si arrivava al prosecco, una storia pazzesca.
- Villa Brandolini a Solighetto: elegante, imponente…da far invidia! Un bel contrasto con i vigneti circostanti.
- Molinetto della Croda: un angolo nascosto, quasi magico. Il mulino incastonato nella roccia, un vero spettacolo.
- Torri di Credazzo di Farra di Soligo: ruderi, sì, ma con un fascino…si sentiva la storia! Panorama mozzafiato da lassù.
- Abbazia di Follina: un’oasi di pace. Silenzio, spiritualità…un’esperienza quasi mistica.
- Cison di Valmarino e il Castel Brandolini: il borgo è delizioso, il castello poi…un tuffo nel passato!
- Laghi di Revine: perfetti per una pausa. Ho fatto un picnic con vista lago…relax totale!
Consiglio spassionato: fermatevi ad assaggiare il prosecco ovunque capiti! Ogni cantina ha la sua particolarità, il suo sapore. E comprate una bottiglia, of course!
Quali sono i borghi più belli da visitare lungo la Strada del Conegliano Valdobbiadene?
Ma sei pazzo? Vuoi fare un’abbuffata di bellezza e Prosecco? Ok, ti aiuto, ma poi non venire a piangere se ti trasformi in una bollicina! 😉
Ecco i borghi top, mica pizza e fichi:
- Rolle: Dicono sia il “salotto” del Prosecco. Boh, io ci ho solo bevuto un sacco! Più che un salotto sembrava un bar a cielo aperto.
- Vittorio Veneto: Ok, c’è la battaglia famosa, ma soprattutto c’è un gelato che ti fa vedere le stelle. Provare per credere!
- Conegliano: La capitale del Prosecco, of course! Qui l’aperitivo è una religione. Preparati a convertirti.
- San Pietro di Barbozza: Vigneti a perdita d’occhio e un’aria così frizzante che ti ubriaca prima del Prosecco. Quasi quasi!
- Solighetto: Un gioiellino nascosto, perfetto per una passeggiata romantica… o per una fuga solitaria con una bottiglia. Dipende dai gusti!
- Farra di Soligo: Se ti piacciono le chiesette sperdute in mezzo al verde, sei nel posto giusto. Sennò, c’è sempre il Prosecco!
- Col San Martino: Patria delle “Rive”, il Prosecco più fighetto. Prepara il portafoglio! (Ma ne vale la pena, eh!).
- Vidor: Un borgo che sembra uscito da una cartolina. Talmente carino che quasi quasi ci vado a vivere. Quasi.
Extra:
Ah, dimenticavo! Se hai tempo, fai un salto a:
- Follina: C’è un’abbazia medievale che ti fa sentire un monaco… almeno finché non ti ricordi che hai una bottiglia di Prosecco in borsa.
- Refrontolo: Qui c’è il Molinetto della Croda, un mulino ad acqua da cartolina. Perfetto per Instagram, ma occhio a non cadere nel fiume!
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