Quando una DOC diventa DOCG?

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Un vino DOC, per diventare DOCG, deve aver mantenuto la denominazione DOC per almeno 10 anni. Non tutti i vini DOC raggiungono lo status DOCG. Il requisito minimo di permanenza nella categoria IGT è invece di 5 anni.
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Il percorso verso la gloria enologica: come una DOC diventa DOCG

Nel panorama vinicolo italiano, le denominazioni di origine controllata (DOC) rappresentano un sigillo di qualità e autenticità. Tuttavia, solo una manciata di questi vini selezionati raggiunge l’eccellenza stratosferica della denominazione di origine controllata e garantita (DOCG).

Per comprendere questo prestigioso salto di qualità, è essenziale comprendere i requisiti e il processo di transizione che un vino DOC deve intraprendere per ottenere lo status DOCG.

Il decennio di prova

Il primo passo fondamentale è mantenere lo status DOC per un periodo minimo di 10 anni. Durante questo periodo, il vino deve dimostrare costantemente la sua eccellenza e le sue caratteristiche distintive. La qualità del vino viene monitorata attraverso assaggi e analisi, garantendo che soddisfi costantemente gli elevati standard stabiliti per quella particolare denominazione.

Non tutti sono destinati alla grandezza

Non tutti i vini DOC riescono ad ottenere lo status DOCG. Solo quelli che hanno dimostrato costantemente una qualità eccezionale e hanno acquisito una reputazione di pregio nel mercato sono presi in considerazione per l’aggiornamento.

Il requisito minimo IGT

Per i vini che non riescono a raggiungere lo status DOCG, la denominazione di origine geografica tipica (IGT) offre un riconoscimento alternativo. Per qualificarsi come IGT, un vino deve essere prodotto in un’area geografica ben definita e soddisfare determinati requisiti qualitativi. Tuttavia, il periodo minimo di permanenza nella categoria IGT è di 5 anni, inferiore alla soglia di 10 anni richiesta per la DOCG.

Un percorso impegnativo, una ricompensa ancora maggiore

Il viaggio da DOC a DOCG è impegnativo, richiedendo agli enologi e ai produttori una dedizione incrollabile alla qualità e al rispetto delle tradizioni vinicole. Coloro che riescono a raggiungere questo traguardo vengono ricompensati con un riconoscimento di prestigio, che attesta l’eccellenza del loro vino e lo distingue come un prodotto di fama mondiale.

Quindi, la prossima volta che solleverete un calice di vino DOCG, apprezzate il lungo e meticoloso percorso che ha intrapreso per raggiungere le vette dell’enologia italiana. È una testimonianza della passione, dell’abilità e dell’impegno che si nascondono dietro ogni sorso di questo elisir liquido.

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