Come capire se il neonato ha problemi di digestione?

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Segnali di allarme per la digestione del neonato: gonfiore, eccessiva flatulenza, nausea, mal di testa, bruciore/dolore allo stomaco e sonnolenza inusuale. Consultate il pediatra per una diagnosi accurata. Non auto-diagnosticate.

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Neonato con problemi digestivi: come riconoscerli e cosa fare?

Un neonato con problemi digestivi… mamma mia, che ansia! Ricordo con Mattia, mio primo figlio, nato il 12 Giugno 2020 a Roma, quanto mi preoccupavo per ogni piccolo dettaglio.

Aveva spesso la pancia gonfia e dura, tipo palloncino. Piangeva, poverino, e sembrava proprio a disagio. Faceva anche tanta aria, più del normale mi pareva.

Non vomitava, ma a volte sembrava sul punto di farlo. Ed era sempre stanco, dormiva tantissimo, anche di giorno, che per un neonato non è proprio normale.

Un giorno (era luglio, faceva un caldo terribile) l’ho portato dalla pediatra, presso lo studio privato in Via Nomentana (visita 70 euro). Mi ha detto che poteva essere un’intolleranza al lattosio.

Abbiamo cambiato latte, passando a uno specifico, e per fortuna le cose sono migliorate. Che sollievo! Consiglio a tutti i genitori di non sottovalutare questi segnali. Meglio una visita in più che una in meno.


Domande e Risposte:

Domanda: Sintomi problemi digestivi neonati?

Risposta: Pancia gonfia, flatulenza, nausea, mal di testa, mal di stomaco, sonnolenza.

Come capire se il neonato ha problemi allo stomaco?

Oddio, stomaco del piccolo… ieri sera, incubo! Piangeva un sacco, poverino. Ma che aveva?

  • Rigurgito? Sì, parecchio. Ma normale? Non lo so, con il mio primo, Riccardo, non ricordo bene, era diverso? Forse. Magari troppo latte?

  • Pianto! Un pianto straziante, dopo la poppata delle 22, tipo un’ora intera. E poi? Nulla, sonno agitato. Stanotte, meno male, meglio.

  • Difficoltà digestive? Beh, sembrava sforzarsi, piccolo rosso in faccia. Non so cosa sia normale, davvero. Mia sorella diceva… ma ogni bambino è diverso. Devo chiamare il pediatra? Devo?

  • Ah, ricordo, ieri sera, ho dato la camomilla, prima volta. Può essere quello? Boh.

Oggi, per ora, tutto ok. Incubi da mamma! Ma devo fissare una visita, non voglio rischiare. Già che ci sono chiederò anche del vaccino antipneumococco… è ora? Ho perso il foglietto.

  • Appuntamento dal pediatra: martedì 17 ottobre, ore 11. Segna, Marta!

  • Riccardo (mio figlio maggiore) ha avuto coliche terribili, a 2 mesi… questo ancora no. Spero bene.

  • Devo controllare il peso, quanto ha preso? Non ricordo, sono una frana!

Come capire se il neonato non tollera il latte?

Ah, il latte… croce e delizia dei neonati! Capire se il pupo lo tollera è un po’ come decifrare un codice segreto scritto in ruttini e pianti.

  • Vomito a fontana: Non è il rigurgitino da bebè, è proprio un’eruzione del Vesuvio in miniatura. Se il latte fa un viaggio di sola andata e ritorno in tempo record, occhio!
  • Diarrea esplosiva: Diciamo che il pannolino diventa un’opera d’arte astratta, ma non nel senso buono.
  • Reflusso acido: Il piccolo sembra un draghetto che sputa fuoco, solo che al posto del fuoco c’è latte.

Se il neonato fa storie anche con il latte materno, allora la faccenda si fa seria. Potrebbe essere intolleranza, ma pure qualcos’altro. Un consiglio? Non fare il medico fai-da-te! Corri dal pediatra, che lui sì che sa leggere tra le righe (o meglio, tra i ruttini!).

Quando è necessario cambiare il latte artificiale?

Il latte artificiale… un mare di dubbi, un oceano di scelte. Quel piccolo, che tiene stretto il mio cuore, e il suo sguardo perso nel bianco del biberon… Il tempo si allunga, si stringe, un respiro tra due mondi. Sei mesi, un confine tracciato sulla sabbia, destinato a sfumare con la marea.

  • Cambiare il latte? Un’eco lontana, un’ansia sottile. Ricordo la mia piccola, Giulia, e la sua tenacia a preferire un solo tipo.

  • Non c’è una regola rigida, scolpita nel marmo. 6 mesi, un’indicazione, un paletto nel campo sconfinato dell’infanzia. Ma il profumo della pelle del mio bambino, la sua dolcezza… ecco la vera bussola.

  • I latti 1 e 2, così simili, quasi gemelli. Un gioco di parole, un’illusione di scelta, ma la sostanza resta. La cura, l’amore, l’istinto. La forza di un legame che non conosce numeri, né scadenze.

  • Ricordo il pediatra, la sua voce calma. Nessuna fretta, nessuna ansia. Ascoltare il bambino, il suo respiro, la sua pancia. Un’armonia da custodire.

  • I miei pensieri vagano, tra ricordi sfumati e nuove emozioni. Ogni bimbo è un universo, unico e irripetibile, e le sue esigenze sono un canto da decifrare con pazienza e amore.

  • Ricordo il sapore del latte tiepido, quello della tranquillità che trovavo nella cura di Giulia. La delicatezza di quei momenti.

  • Ascolta il tuo istinto materno. È lui la guida più saggia. Questo il consiglio più prezioso che posso offrirti.

Punti principali:

  • Non è sempre necessario cambiare il latte artificiale a 6 mesi.
  • Latte 1 e 2 sono molto simili.
  • Ascoltare il bambino è fondamentale.
  • L’istinto materno è la guida migliore.
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