Cosa fare quando un neonato si strozza?

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Se un neonato soffoca, pratica fino a cinque energici colpi sulla schiena, tra le scapole, con il palmo. Verifica se loggetto è visibile in bocca e, se facilmente raggiungibile, rimuovilo delicatamente. Se il blocco persiste dopo i colpi interscapolari, ruota immediatamente il bambino a pancia in su.

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Quando un attimo diventa un’eternità: cosa fare se il tuo neonato si strozza

L’arrivo di un neonato è un’esplosione di gioia, un nuovo capitolo pieno di prime volte e scoperte. Ma insieme alla felicità, si insinua anche un’ombra di preoccupazione, alimentata dalla fragilità del piccolo. Tra le paure più grandi dei genitori c’è quella del soffocamento, un’emergenza che richiede prontezza e conoscenza.

Immaginate la scena: il vostro bambino, intento a poppare o a esplorare il mondo con la bocca, improvvisamente inizia a tossire debolmente, a diventare paonazzo, a respirare con difficoltà o, peggio, a non respirare affatto. Il panico può facilmente sopraffare, ma in quei momenti preziosi, agire con lucidità è fondamentale.

Riconoscere il problema:

Prima di tutto, è essenziale distinguere tra un semplice conato di vomito o un colpo di tosse occasionale e un vero e proprio soffocamento. Il neonato che si strozza presenta tipicamente i seguenti segnali:

  • Difficoltà respiratoria acuta: respiro affannoso, rantoli o assenza di respiro.
  • Cianosi: colorazione bluastra delle labbra e del viso.
  • Incapacità di piangere o tossire: in caso di ostruzione completa, il bambino non riesce a emettere suoni.
  • Agitazione o perdita di coscienza: segno di mancanza di ossigeno al cervello.

Intervento immediato: i primi passi salvavita

Se si sospetta un soffocamento, agite immediatamente seguendo questi passaggi:

  1. Colpi interscapolari: Adagiare il neonato a pancia in giù sull’avambraccio, sostenendo la testa e la mandibola con la mano. Assicurarsi che la testa sia più bassa del tronco. Praticare fino a cinque colpi energici ma decisi tra le scapole, usando il palmo dell’altra mano. La forza dei colpi deve essere adeguata alla fragilità del neonato, ma sufficiente a smuovere l’oggetto.

  2. Controllo orale: Dopo ogni colpo, verificare se l’oggetto è visibile in bocca. Se si riesce a individuarlo facilmente, rimuoverlo delicatamente con un movimento a uncino, evitando di spingerlo più in profondità. Non effettuare manovre alla cieca.

  3. Compressione toracica: Se i colpi interscapolari non hanno avuto successo, ruotare immediatamente il bambino a pancia in su, sostenendo sempre la testa. Posizionare due dita (indice e medio) al centro del torace, appena sotto la linea dei capezzoli. Eseguire fino a cinque compressioni rapide e decise, affondando di circa 1,5 cm.

  4. Alternare: Continuare ad alternare colpi interscapolari e compressioni toraciche fino a quando l’oggetto non viene espulso o il bambino non perde conoscenza.

Cosa fare se il neonato perde conoscenza:

Se il neonato perde conoscenza, chiamare immediatamente il 118 o il numero di emergenza locale. Nel frattempo, iniziare la rianimazione cardiopolmonare (RCP) per neonati. La RCP prevede sia compressioni toraciche che respirazione artificiale. È fondamentale seguire un corso di primo soccorso pediatrico per imparare le tecniche corrette.

Prevenzione: la migliore arma

Oltre a conoscere le manovre salvavita, la prevenzione è la chiave per ridurre il rischio di soffocamento nei neonati:

  • Sorveglianza costante: Non lasciare mai il neonato incustodito durante i pasti o quando è a contatto con piccoli oggetti.
  • Alimentazione sicura: Tagliare il cibo in piccoli pezzi facilmente masticabili. Evitare cibi a rischio come uva intera, noccioline, caramelle dure.
  • Ambiente sicuro: Tenere fuori dalla portata del bambino piccoli oggetti come bottoni, monete, batterie, palloncini sgonfi.
  • Giocattoli appropriati: Acquistare giocattoli adatti all’età del bambino e assicurarsi che siano privi di parti piccole che potrebbero staccarsi.
  • Posizione per dormire: Far dormire il bambino sulla schiena, senza cuscini, paracolpi o altri oggetti soffici nella culla.

Conclusione:

Il soffocamento nel neonato è una situazione di emergenza che richiede prontezza e conoscenza. Imparare le manovre salvavita e adottare misure preventive può fare la differenza tra la vita e la morte. Non esitate a frequentare un corso di primo soccorso pediatrico per acquisire le competenze necessarie a proteggere il vostro bambino. La serenità dei genitori, unita alla preparazione, è il miglior regalo che possiate fare al vostro piccolo.