In che posizione mettere il neonato per aiutarlo a fare la cacca?

19 visite

Per favorire levacuazione del neonato, delicati massaggi circolari sulla pancia, movimenti delle gambine tipo bicicletta e il contatto pelle a pelle, specie nella posizione ventrale contro il genitore, possono offrire un valido supporto.

Commenti 0 mi piace

Il dolce segreto della pupù: posizioni e tecniche per aiutare il neonato

La gioia di un neonato sano si mescola spesso con le piccole (grandi) sfide della quotidianità, tra cui la regolarità intestinale. Se il vostro piccolo stenta ad effettuare la sua evacuazione, non temete: non siete soli e, con un po’ di pazienza e le giuste tecniche, potrete aiutarlo in modo delicato ed efficace. Dimenticate le soluzioni drastiche e concentratevi su approcci naturali e rispettosi del benessere del vostro bambino.

La posizione, in realtà, gioca un ruolo fondamentale. Non esiste una posizione magica che funzioni per tutti i neonati, ma alcuni accorgimenti possono favorire il rilassamento della muscolatura addominale e stimolare il riflesso della defecazione.

La posizione ventrale: Il contatto pelle a pelle, in particolare con il neonato posizionato a pancia in giù sul vostro petto o sulla vostra pancia, è un’ottima strategia. Il calore corporeo e la sensazione di protezione trasmettono serenità al piccolo, favorendo il rilassamento muscolare. Questa posizione riproduce, in parte, la sensazione di sicurezza e di contenimento avuta nel grembo materno, e può essere particolarmente efficace.

La posizione supina con supporto: Posizionare il neonato supino (sulla schiena) con le ginocchia leggermente sollevate può aiutare a ridurre la pressione sull’addome. Un piccolo cuscino o una coperta arrotolata sotto le ginocchia può supportare questa posizione. Questa postura, pur non essendo così intuitiva, può rivelarsi utile per alcuni bambini.

Il potere del movimento: Oltre alla posizione, il movimento è altrettanto importante. Delicati massaggi circolari sulla pancia, effettuati in senso orario, possono stimolare la peristalsi intestinale. Allo stesso modo, i movimenti delle gambine come se stesse pedalando una bicicletta possono favorire il rilassamento dei muscoli addominali e aiutare l’evacuazione. Ricordate sempre di eseguire queste manovre con delicatezza e attenzione, rispettando i segnali di disagio del bambino.

Alcune considerazioni:

  • Nessuna fretta: La stitichezza nei neonati è spesso temporanea e legata all’adattamento al mondo esterno. Non bisogna forzare il processo e creare ansia, sia nel bambino che nei genitori.
  • Ascoltare il bambino: Se il neonato piange o si mostra irrequieto durante queste manovre, interrompete e provate in un altro momento.
  • Idratazione: Assicuratevi che il neonato sia adeguatamente idratato, soprattutto se allattato al seno, aumentando leggermente le poppate se necessario.
  • Consulenza medica: Se la stitichezza persiste o è accompagnata da altri sintomi come febbre, vomito o sangue nelle feci, consultate immediatamente il pediatra.

In conclusione, aiutare il neonato a fare la cacca è un processo delicato che richiede pazienza e attenzione. Sperimentate le diverse posizioni e tecniche descritte, ma soprattutto ascoltate il vostro istinto e il vostro bambino. La serenità e la connessione tra genitore e figlio sono i migliori alleati in questa, come in tante altre, piccole sfide della genitorialità.

#Cacca #Neonato #Pancia