Perché mio figlio ha difficoltà ad addormentarsi?

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Irritazioni fisiche come allergie, coliche, tosse, raffreddore, otiti o problemi dermatologici (es. dermatite atopica) possono disturbare il sonno dei bambini. Queste condizioni causano disagio fisico, rendendo difficile laddormentamento e il mantenimento del sonno durante la notte.

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Il sonno irrequieto del bambino: quando le cause sono fisiche

L’insonnia nei bambini è un problema comune che può generare frustrazione sia nei piccoli che nei genitori. Mentre spesso si attribuiscono le difficoltà ad addormentarsi a fattori comportamentali o ambientali, è fondamentale considerare anche la possibilità di cause fisiche sottostanti, spesso trascurate o sottovalutate. Un bambino che fatica a prendere sonno o si sveglia ripetutamente durante la notte potrebbe non stare semplicemente “facendo i capricci”, ma soffrire di un disagio fisico che lo tiene sveglio.

Le irritazioni fisiche rappresentano una categoria di cause spesso trascurate, ma potenzialmente determinanti per un sonno ristoratore. Condizioni come le allergie, ad esempio, possono manifestarsi con congestione nasale, starnuti e prurito, creando un ambiente di disagio che rende impossibile il rilassamento necessario per il sonno. Un bambino allergico agli acari della polvere, per esempio, potrebbe soffrire di una costante irritazione delle vie respiratorie che si manifesta con tosse notturna e difficoltà respiratorie, interrompendo ciclicamente il sonno.

Anche le coliche, frequenti nei primi mesi di vita, rappresentano un significativo fattore di disturbo. Il dolore addominale intenso e le forti contrazioni possono rendere il sonno impossibile, trasformando le ore notturne in un ciclo di pianto e disagio per il piccolo. Similmente, infezioni come otiti medie (infiammazioni dell’orecchio medio) o comuni raffreddori, con la conseguente congestione nasale e mal di gola, possono generare dolore e disagio che impediscono al bambino di addormentarsi tranquillamente e di mantenere un sonno continuo.

Infine, non vanno sottovalutati i problemi dermatologici, come la dermatite atopica. Il prurito intenso associato a questa condizione può tenere il bambino sveglio per ore, impedendogli di trovare sollievo e riposo. Il continuo grattarsi, inoltre, può portare a irritazioni e infezioni secondarie, aggravando ulteriormente il problema e creando un circolo vizioso di disagio e insonnia.

In conclusione, prima di attribuire le difficoltà del sonno del bambino a fattori comportamentali, è cruciale escludere la presenza di cause fisiche. Un’attenta osservazione dei sintomi, un’anamnesi dettagliata e, in caso di persistenza del problema, una visita medica specialistica possono aiutare ad identificare la causa sottostante e a trovare soluzioni appropriate per garantire al bambino un sonno sano e ristoratore, fondamentale per la sua crescita e il suo benessere. Ricordate: un bambino che dorme bene è un bambino più sereno e in salute.