Come si chiamano i negozi tipo Zara?

Ma sai, a volte mi chiedo… come si chiamano davvero quei negozi, tipo Zara? Non c’è un nome preciso, vero? Sono tutti quei posti dove trovi vestiti, tendenze che cambiano più velocemente della luna, prezzi che ti fanno quasi sorridere… e poi, dopo un po’, ti ritrovi con quell’abito che hai indossato solo due volte, nascosto in fondo all’armadio. È una specie di magia, o forse di maledizione?

Ricordo una volta, ero a Londra, e sono entrata in un negozio, uno di quelli enormi, con luci accecanti e musica a palla. Era pieno di roba, un’esplosione di colori e tessuti… Topshop, credo si chiamasse. Ho preso un maglione, bellissimo, un rosso vivo che mi stava da favola… però, a pensarci ora, l’ho messo veramente poche volte. Costa poco, certo, ma anche la qualità… beh, diciamo che non è eterna. E poi, dopo un mese, lo stesso maglione, o uno quasi identico, l’ho visto in vendita a metà prezzo! E non era neanche più di moda, che rabbia!

Questi negozi, Zara, H&M, Primark… sono il fast fashion, ho letto da qualche parte che sono una macchina da soldi, che vendono tantissimo, milioni di capi all’anno. Ma a che prezzo? Per l’ambiente, sicuramente. E per noi? Forse solo l’illusione di avere sempre qualcosa di nuovo, qualcosa di trendy, anche se poi finisce per diventare un peso nell’armadio. A me, personalmente, succede spesso. Devo proprio fare qualcosa, sì, devo proprio imparare a comprare meno e meglio, ma è difficile, lo ammetto. È come una dipendenza, quasi.