Dove vengono salvati i download di Spotify?

Ma dove cavolo finiscono le mie canzoni scaricate da Spotify?! Ogni volta è un’odissea, giuro. Sai, quella sensazione di aver scaricato un album per sentirlo offline e poi… puff! Sparito nel nulla digitale.

La posizione dei download, dicono, varia. Varia? Ma certo che varia! Come se fosse una specie di gioco a nascondino, progettato apposta per farmi impazzire. Su Android, beh, lì è un vero casino. Dipende dalle impostazioni, dalla memoria interna, dalla scheda SD… Ricordo una volta, ero in montagna, senza connessione, cercavo disperatamente “Ciao amore, ciao” di Francesco De Gregori, scaricato chissà quando. Ho frugato dappertutto, cartelle Cache, cartelle Spotify… Alla fine l’ho trovato, ma solo dopo aver quasi rotto il telefono! Era nascosto in una sottocartella, dentro una cartella che sembrava una cartella segreta dei servizi segreti.

E poi c’è iOS… Ah, iOS, il sistema operativo che ti fa sentire sempre sotto controllo, ma poi… I download, dicono, sono gestiti “internamente”. Internamente?! Cosa vuol dire internamente? È un po’ come dire “è un segreto di Stato”, no? Insomma, non si possono vedere, la cache è invisibile. Invisibile? Ma allora, come faccio a sapere che sono lì, se sono invisibili?! Boh, mistero. Forse è una questione di magia digitale, eh? Magia digitale che fa sparire i miei download.

Insomma, un vero rompicapo. Dovrebbero semplificare le cose, no? Magari con una cartella “Download Spotify” ben visibile, senza tanti giri di parole… senza tanti “interni” e “caches” misteriosi… Magari un giorno capirò questo strano meccanismo, ma per ora… continuerò a cercare, tra le mille cartelle, i miei amati brani scaricati.