Qual è stata la prima canzone di Blanco?

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Lesordio musicale di Blanco non si identifica con un singolo brano, bensì con la raccolta Quarantine Paranoid, pubblicata su SoundCloud nel giugno 2020 durante il lockdown. Questo mixtape embrionale ha anticipato il successo del giovane artista.

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Prima di “Mi fai impazzire”: Le radici nascoste di Blanco in “Quarantine Paranoid”

Blanco, nome d’arte di Riccardo Fabbriconi, è esploso sulla scena musicale italiana con una forza inarrestabile, conquistando premi e classifiche con hit indimenticabili come “Mi fai impazzire” e “Brividi”. Ma la sua storia, come quella di ogni artista di successo, inizia molto prima dei riflettori accecanti e dei palchi immensi. Chiedersi quale sia stata la “prima canzone” di Blanco è in realtà porre una domanda complessa, che richiede un’analisi più sfumata di un semplice titolo.

Non esiste, infatti, un singolo brano che possa essere identificato come il suo “debutto” ufficiale. Il suo esordio non è stato un singolo lanciato da una major, bensì un’esperienza intima e sperimentale, un’immersione nel mondo sonoro che ha poi dato forma al suo stile unico e riconoscibile. Il vero punto di partenza della sua carriera è da ricercarsi in “Quarantine Paranoid”, un mixtape autoprodotto e pubblicato su SoundCloud nel giugno 2020, durante il periodo di lockdown imposto dalla pandemia.

Questo progetto, lontano dalla lucentezza produttiva dei suoi successi successivi, rappresenta un documento prezioso per comprendere l’evoluzione artistica di Blanco. “Quarantine Paranoid” non è semplicemente una raccolta di canzoni; è un’istantanea di un momento specifico della sua vita, un’esplorazione sonora ancora acerba ma già ricca di quella sensibilità introspettiva e quella carica emotiva che lo caratterizzeranno. Attraverso sonorità elettroniche spesso grezze, testi intimisti e un’interpretazione vocale ancora in via di definizione, Blanco ha gettato le basi del suo stile, sperimentando con generi e influenze che si sarebbero poi fuse nella sua identità musicale matura.

L’importanza di “Quarantine Paranoid” risiede nella sua autenticità, nella sua immediatezza. È un’opera che trasuda genuinità, lontana dalle pressioni e dalle aspettative del mercato discografico. Un’opera che, pur nella sua impalcatura ancora fragile, preannuncia il talento cristallino di un artista destinato a lasciare un segno indelebile sulla scena musicale italiana. Non è la “prima canzone”, ma è senz’altro il primo capitolo di una storia di successo ancora in corso, un’opera fondamentale per comprendere le radici profonde del fenomeno Blanco. Ascoltare “Quarantine Paranoid” è come assistere alla nascita di una stella, prima che il suo bagliore accecante invada il cielo.

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