Che esame si fa per la disfagia?

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Per diagnosticare la disfagia, è necessaria una visita specialistica otorinolaringoiatrica o foniatrica, integrata da una FEES (Fiberoptic Endoscopic Evaluation of Swallowing), una fibroscopia flessibile che studia la deglutizione. Questa valutazione multidisciplinare è fondamentale per una corretta diagnosi e terapia.

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Disfagia: Come Identificarla Attraverso la Diagnostica Specialistica

La disfagia, ovvero la difficoltà a deglutire, è un disturbo che può compromettere seriamente la qualità della vita, rendendo difficoltosa l’assunzione di cibo e liquidi. Comprendere la causa e l’estensione del problema è cruciale per impostare un trattamento efficace e prevenire complicanze come polmonite ab ingestis o malnutrizione. Ma qual è l’iter diagnostico per la disfagia? Quali esami sono necessari per identificare questo disturbo?

A differenza di quanto si possa pensare, la diagnosi di disfagia non si basa su un singolo esame, bensì su un approccio multidisciplinare che coinvolge figure specialistiche come l’otorinolaringoiatra e il foniatra. Il percorso diagnostico inizia tipicamente con:

  • Anamnesi e Esame Obiettivo: Il medico raccoglie informazioni dettagliate sulla storia clinica del paziente, sui sintomi riportati, sulla frequenza e la tipologia degli alimenti che causano difficoltà. L’esame obiettivo, che include una valutazione della cavità orale, della faringe e della laringe, permette di escludere cause evidenti come tumori o malformazioni anatomiche.

  • Visita Specialistica Otorinolaringoiatrica o Foniatrica: Questa visita approfondisce l’esame obiettivo e permette al medico di valutare la funzionalità delle strutture coinvolte nella deglutizione. Vengono esaminate le corde vocali, la laringe e la faringe, cercando segni di infiammazione, paralisi o altre anomalie. Il medico potrebbe anche eseguire dei test di deglutizione osservando direttamente il paziente mentre assume piccole quantità di cibo o liquidi.

Una volta completata la visita specialistica, uno degli esami più importanti per la diagnosi di disfagia è la FEES (Fiberoptic Endoscopic Evaluation of Swallowing), ovvero la valutazione endoscopica fibrolaringea della deglutizione.

FEES: L’Esame Chiave per Valutare la Deglutizione

La FEES è una procedura minimamente invasiva che permette di visualizzare in tempo reale il processo di deglutizione attraverso un fibroscopio flessibile inserito delicatamente nel naso. Questo strumento, dotato di una piccola telecamera, permette al medico di osservare le strutture della faringe e della laringe durante le diverse fasi della deglutizione.

Durante l’esame, il paziente viene invitato ad assumere diverse consistenze di cibo e liquidi (generalmente colorati per una migliore visualizzazione) mentre il medico osserva attentamente come il cibo viene trasportato dalla bocca all’esofago. La FEES permette di:

  • Identificare aspirazioni: Ossia il passaggio di cibo o liquidi nelle vie aeree, un rischio serio per la salute.
  • Valutare la funzionalità delle corde vocali: Per escludere paralisi o altre anomalie che possono compromettere la protezione delle vie aeree durante la deglutizione.
  • Verificare la presenza di residui di cibo nella faringe: Indice di una deglutizione inefficiente.
  • Monitorare l’efficacia di manovre compensatorie: Strategie che il paziente può adottare per facilitare la deglutizione.

L’Importanza di un Approccio Multidisciplinare

È fondamentale sottolineare che la diagnosi di disfagia è un processo complesso che richiede una stretta collaborazione tra diversi specialisti, tra cui otorinolaringoiatri, foniatri, logopedisti, gastroenterologi e neurologi. La FEES rappresenta un elemento chiave di questo percorso diagnostico, ma deve essere interpretata nel contesto di una valutazione completa e personalizzata del paziente. Solo in questo modo è possibile ottenere una diagnosi accurata e impostare un piano di trattamento mirato per migliorare la qualità della vita del paziente e prevenire complicanze. In conclusione, se si sospetta di soffrire di disfagia, è cruciale rivolgersi ad un medico specialista per avviare un iter diagnostico che, attraverso l’anamnesi, la visita specialistica e l’esame FEES, permetta di identificare la causa del problema e impostare una terapia adeguata.