Come capire se un rigonfiamento è un tumore?

Come capire se un rigonfiamento è un tumore

Un rigonfiamento cutaneo può essere un segno di un tumore sottostante, che si manifesta come una massa palpabile causata dall’accumulo di cellule in crescita anomala in aree superficiali del corpo. Esempi comuni includono noduli tiroidei o mammari. Tuttavia, non tutti i rigonfiamenti sono di natura cancerosa.

Ecco alcuni fattori da considerare per capire se un rigonfiamento potrebbe essere un tumore:

1. Durata:

• I tumori tendono a persistere per più di due settimane.
• I rigonfiamenti benigni, come brufoli o cisti, di solito scompaiono entro pochi giorni o settimane.

2. Consistenza:

• I tumori sono spesso duri e fissi al tatto.
• I rigonfiamenti benigni possono essere morbidi o fluttuanti.

3. Dimensioni e forma:

• I tumori tendono ad aumentare di dimensioni nel tempo.
• I rigonfiamenti benigni possono variare di dimensioni e forma.

4. Dolorabilità:

• I tumori di solito non sono dolorosi, a meno che non esercitino pressione sui nervi o sui tessuti circostanti.
• I rigonfiamenti benigni possono essere dolorosi, soprattutto se infetti o infiammati.

5. Altri sintomi:

• I tumori possono essere associati ad altri sintomi, come perdita di peso inspiegabile, febbre o stanchezza.
• I rigonfiamenti benigni di solito non causano altri sintomi.

6. Storia familiare:

• La presenza di una storia familiare di tumori aumenta il rischio di sviluppare un tumore.

7. Posizione:

• I tumori possono verificarsi ovunque sul corpo, ma alcune parti sono più comuni, come seno, tiroide, polmoni e colon.

È importante notare che questi fattori non sono diagnostici in sé e per sé. È sempre necessario consultare un medico per una valutazione adeguata.

Quando consultare un medico:

• Qualsiasi rigonfiamento persistente o che aumenta di dimensioni
• Un rigonfiamento duro o fisso
• Un rigonfiamento che è dolente o accompagnato da altri sintomi
• Qualsiasi rigonfiamento che preoccupa

La diagnosi precisa di un rigonfiamento richiede tipicamente un esame fisico, esami di imaging come ecografie, mammografie o TAC, e potenzialmente una biopsia. La biopsia comporta la rimozione di un campione di tessuto per l’esame al microscopio.