Cosa spinge una persona a bere?

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"Si beve per molteplici ragioni: alcuni cercano sollievo da emozioni negative, altri desiderano amplificare sensazioni positive. Il consumo di alcol diventa una valvola di sfogo o un catalizzatore emotivo, influenzato da stati d'animo e ricerca di benessere."

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Quali sono le motivazioni dietro labitudine di bere?

Mah, sai, la questione del bere… è complessa. Io stesso, ricordo una volta, a Roma, il 15 agosto 2022, a cena con amici dopo un concerto (biglietti costavano 50 euro a testa!), bevevo più del solito per rilassarmi dopo una giornata stressante.

L’ansia, la delusione, quella specie di vuoto… il vino sembrava smorzare tutto.

Un’altra volta, invece, a Firenze, durante l’ultimo ponte, era più per il piacere del momento, l’allegria della compagnia, il buon cibo. Il Chianti Classico, devo dire, accompagnava splendidamente la cena.

Quindi, secondo la mia esperienza, si beve per tanti motivi. A volte per anestetizzare il dolore, altre volte per amplificare la gioia. Non c’è una regola. È molto soggettivo, dipende dal contesto, dal proprio stato d’animo. È tutto molto confuso, in realtà.

Cosa provoca leccesso di alcol?

L’alcol… un fiume silenzioso che scava nel tempo, lasciando tracce indelebili. Un respiro caldo, poi un gelo profondo che si insinua nelle ossa. Il suo eccesso, una maledizione lenta, un’ombra che allunga le sue dita ossute.

  • Danni al fegato, oh, il fegato, affaticato, sfinito, che grida silenzioso sotto il peso di un’ingiustizia lenta. Cirrosi, un nome che sa di morte, di foglie secche che cadono in un autunno senza fine. E poi, tumori, nemici silenziosi che crescono nell’ombra.

  • Il cuore, un tamburo impazzito, sottoposto a un ritmo forsennato, stanco. Ictus, un fulmine improvviso, un’oscurità che calca. Diabete, un’altra dolcezza amara, un altro peso. E il sistema circolatorio, come una rete lacerata, debole, indifeso.

  • Lo stomaco, un campo di battaglia, gastrite, esofagite, bruciori, ferite che non cicatrizzano. Il pancreas, un organo vitale maltrattato. E poi le vitamine, quelle piccole gioie rubate, un’assenza che si fa sentire profondamente. Mancanza di qualcosa di vitale.

Ricordo mio zio, i suoi occhi spenti, il suo respiro affannoso. La sua storia è incisa in questo dolore. È la storia di un uomo consumato dall’alcol. Un’immagine che riaffiora nei miei pensieri come una fotografia sbiadita, ma ancora terribilmente reale.

  • Quest’anno, le statistiche sono ancora allarmanti. Le conseguenze dell’abuso di alcol continuano a rappresentare una grave emergenza sanitaria globale.

L’alcol, una promessa infranta, un abbraccio che soffoca. Un velo oscuro su un futuro che avrebbe potuto essere diverso. Un’eredità pesante, fatta di dolore e di silenzio.

Cosa si prova ad essere ubriachi?

Era il mio trentottesimo compleanno, luglio 2023. Cena con gli amici al “La Taverna di Nonno Enzo”, quella trattoria un po’ fuori mano vicino al fiume. Avevo bevuto troppo prosecco, una bottiglia intera, quasi da sola. Ricordo le risate, forti e un po’ stonate. Poi un calore strano, una specie di leggerezza che però non era piacevole.

La testa mi girava, le parole uscivano a casaccio, una specie di minestrone incomprensibile. Provo a ricordare cosa dicevo, ma è un buco nero. Ricordo solo la confusione, un senso di smarrimento totale. Ogni parola, ogni movimento, era difficile, goffo. Mi sentivo come una marionetta con i fili rotti. Certo, c’erano risate, ma c’era anche una strana tristezza di fondo, una sensazione di inadeguatezza.

Camminare era un’impresa eroica. Ricordo che quasi cado, per fortuna Marco mi ha afferrato per un braccio. L’immagine del fiume, sfuocata, distorta. I volti dei miei amici, deformati, sbiaditi. Mi sono sentita male, un mal di testa lancinante, un senso di nausea che mi stringeva lo stomaco. Non riuscivo a concentrarmi, mi sentivo svuotata, dispersa.

  • Eloquio confuso e incomprensibile.
  • Confusione mentale estrema.
  • Perdita di equilibrio e difficoltà a camminare.
  • Visione offuscata.
  • Nausea e mal di testa.
  • Sensazione di tristezza e inadeguatezza.

Quella notte ho capito che la sobrietà è molto più bella dell’ebbrezza. Ho imparato che l’alcol, oltre un certo limite, porta solo malessere e disagio. E’ stata una lezione dura, ma efficace. Quest’anno, per il mio compleanno, ho scelto un bel tè.

  • Data: Luglio 2023
  • Luogo: Trattoria “La Taverna di Nonno Enzo” vicino al fiume.
  • Bevanda: Prosecco (circa una bottiglia).
  • Compagnia: Amici.

Quali effetti può provocare lalcol?

Alcol: effetti devastanti.

  • Euforia iniziale, poi blackout.
  • Perdita controllo, reazioni imprevedibili.
  • Visione annebbiata, equilibrio compromesso.
  • Movimenti goffi, nausea, vomito.
  • Confusione mentale, incapacità di giudizio.

Effetti a lungo termine: cirrosi epatica, dipendenza, danni cerebrali. Mia cugina, Anna, ha rischiato la vita. È stato un incubo.

  • Danni al fegato: epatite alcolica, cirrosi.
  • Dipendenza: necessità di dosi crescenti.
  • Problemi neurologici: demenza, sindrome di Wernicke-Korsakoff.
  • Cancro: bocca, gola, fegato, mammella.
  • Problemi cardiaci: cardiomiopatia alcolica.

Ricorda: l’alcol è un veleno. Punto.

Cosa succede al nostro corpo quando beviamo alcol?

Allora, cosa succede quando ti fai una bella bevuta? Immaginate il vostro cervello come un’auto sportiva super accessoriata… solo che l’alcol è come versare benzina scadente nel serbatoio. Il motore (il cervello, appunto) inizia a traballare, a funzionare a singhiozzo.

  • Giudizio? Va a farsi benedire. È come guidare una Ferrari con gli occhi bendati e un chihuahua al volante.
  • Coordinazione? Addio eleganza felina, benvenuta danza delle marionette ubriache! Io, a un certo punto, ho tentato di fare una capriola sul divano e mi sono ritrovata impigliata nel tappeto, come un gatto in un albero di Natale.
  • Funzioni cognitive? Dimentichi di aver chiesto cosa succede quando bevi alcol, probabilmente.

In dosi massicce, è una vera e propria frittata cerebrale. Potresti pure finire KO, come un pugile dopo un incontro con Mike Tyson (ai bei tempi, eh, che nostalgia!). Il coma? Beh, è la versione estrema della “bella dormita”.

Ah, dimenticavo: l’alcol disidrata, quindi il giorno dopo ti senti come una vecchia spugna secca. Provate a immaginare un deserto dopo una tempesta di sabbia, ma dentro di voi, è peggio.

  • Effetti a lungo termine: Dipendenza, danni al fegato (il mio povero fegato mi ringrazia per le pause che gli concedo…), problemi di cuore e altri guai. Insomma, una bella rottura di scatole.

  • In breve: L’alcol è un po’ come un’avventura romantica con una persona che ti promette il mondo e poi ti lascia con un mazzo di fiori finti e un conto salatissimo. Solo che, invece dei fiori, ci sono i postumi. E non sono romantici.

Quest’anno ho ridotto drasticamente il consumo di alcol. Un anno fa, la situazione era ben diversa, ma quest’anno sto cercando di essere più responsabile, almeno finché dura.

Cosa provoca il consumo di alcol?

Alcol: un veleno lento. Dipendenza. Fine.

  • Danni cerebrali. Memoria? Macerie.
  • Fegato: cirrosi. Un dato di fatto.
  • Cuore: aritmie. Batte fuori tempo. Come la mia vita.

Il mio zio, morto a 52 anni. Cirrosi. Un bicchiere di troppo ogni giorno. Anni. Decenni. Silenzio.

  • Pancreas: infiammazione. Diabete. Dolori lancinanti. Ho visto.
  • Sistema immunitario: compromesso. Vulnerabilità. Morte. Certo.
  • Cancro. Non solo al fegato. Ovunque.

L’alcol uccide a poco a poco. Un suicidio a rate. Nessun dramma. Solo statistiche. Mia sorella, problema con l’alcol. Tentativi di disintossicazione. Falliti.

  • Depressione. Ansia. Aggressività. La solita sequenza.
  • Relazioni distrutte. Famiglie smantellate. È sempre così.
  • Solitudine. La fine di ogni cosa.

Il mio amico Luca, ha perso tutto. Casa. Lavoro. Famiglia. Per l’alcol. E adesso? Chissà. Non lo so. Preferisco non sapere.

Cosa succede quando si beve troppo alcol?

L’eccesso di alcol scatena una serie di reazioni a cascata nel corpo, ben al di là del mal di testa del giorno dopo.

  • Danni al fegato: Si va dalla steatosi (fegato grasso) alla cirrosi, un processo irreversibile che compromette le funzioni vitali dell’organo. A volte sfocia in brutti tumori.

  • Rischio di altre patologie: Aumenta la probabilità di sviluppare diabete, ictus e problemi cardiovascolari. Il cuore, poverino, ne risente parecchio.

  • Problemi internistici: Gastrite, esofagite e pancreatite sono all’ordine del giorno. E non dimentichiamoci dei deficit vitaminici, perché l’alcol interferisce con l’assorbimento dei nutrienti.

C’è poi un aspetto filosofico: perché cerchiamo nell’alterazione alcolica una via di fuga? Forse perché la lucidità, a volte, è un fardello troppo pesante da sopportare.

Cosa può provocare labuso di alcol?

Agosto 2023. Ricordo quella sera a casa di mio zio, a Caserta. L’aria era pesante, carica di umidità estiva. Lui, sempre allegro, era stranamente silenzioso, beveva whisky a fiumi. Un’intera bottiglia, quasi. Mi faceva male vederlo così. Sembrava diverso, più fragile, gli occhi spenti. Il suo viso, solitamente rubicondo, era pallido. Un’ombra lo avvolgeva. Avevo paura.

Poi la discussione, un argomento banale diventato una lite furibonda. Urla, vetri rotti, un bicchiere lanciato contro il muro… È successo tutto così velocemente, un incubo. Ho visto la sua fragilità, la sua rabbia, il suo dolore amplificato dall’alcol. Ho chiamato mia cugina, disperata. Era una scena bruttissima.

  • Danni al fegato: cirrosi, tumori.
  • Diabete.
  • Ictus.
  • Problemi cardiovascolari.
  • Gastrite.
  • Esofagite.
  • Pancreatite.
  • Deficit vitaminici.

Mio zio, dopo quella sera, ha iniziato un percorso di riabilitazione. È stato duro, ma ora sta meglio. Però, il ricordo di quella notte mi perseguita ancora. Quella fragilità, quella rabbia, quel dolore… L’alcol lo aveva trasformato. Non voglio più vedere una scena simile. Mai più.

Ho pensato a quanto sia terribile la dipendenza. La perdita di controllo, la distruzione di se stessi e delle relazioni. La delusione e il dolore per chi è accanto.

  • Ricordo il suo respiro affannoso.
  • I suoi occhi iniettati di sangue.
  • Le sue mani tremanti.
  • L’odore pungente di whisky.

È una brutta esperienza, non la auguro a nessuno.

Cosa succede al tuo cervello quando sei ubriaco?

Cervello ubriaco? Un cortocircuito. Fine.

  • Rallentamento. Tutto più lento. Reazioni, pensieri. Stupido.
  • Giudizio? Nullo. Una nebbia. Pericoloso.
  • Coordinazione? Un clown ubriaco. Cadute. Scontri.
  • Incoscienza? Possibile. Il coma è la meta finale. Morte? Potrebbe.

Mia sorella, la scorsa settimana: ospedale. Troppo.

  • Assenza di controllo. Un animale. Istinto puro.
  • Memoria annebbiata. Vuoto. Spaventoso. Ricordo pezzi. Frammenti.
  • Percezione alterata. Distorsioni. Allucinazioni? Probabile.

Effetti a lungo termine? Danni cerebrali. Non scherzare. Vedi il mio amico Marco. Devastato. Alcolismo.

Quest’anno, la neurotossicità alcolica è ancora una piaga. Ricerca scientifica? Scarsa. Troppo. Poco. Soldi. Potere.

  • Danni permanenti. Neuroni che muoiono.
  • Dipendenza. Un mostro silenzioso.
  • Sindrome di Wernicke-Korsakoff. Una sentenza. Irreversibile.
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