Cosa si può fare per migliorare il gusto del vino?

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Per esaltare il gusto del vino, arieggiatelo: un sorso trattenuto in bocca, ruotandolo leggermente, permette alle papille gustative di apprezzarne a pieno le sfumature. Questo semplice gesto amplifica la percezione degli aromi e dei sapori.

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Come migliorare il gusto di un vino?

Ma sai, ‘sta storia di come “migliorare” il gusto del vino… secondo me è un po’ soggettiva. Però, un trucchetto che uso spesso è proprio quello di fare un piccolo sorso, aspirando un po’ d’aria.

Questo aiuta ad “aprire” il vino, come si dice, a far sprigionare meglio gli aromi. Funziona, te lo giuro.

E poi, quello che faccio sempre, è farlo roteare un po’ in bocca. Non so se è vero, ma mi sembra che le diverse zone della lingua sentano i sapori in modo diverso. Una volta, a una degustazione a Barolo (ottobre 2018, mi pare, 30 euro l’ingresso), un sommelier mi ha spiegato proprio ‘sta cosa. Boh, magari è una fesseria, però io lo faccio sempre.

Come migliorare il gusto del vino?

Ah, il vino! Certo, migliorare il gusto è un’arte! Praticamente, far respirare il vino, è come dargli una sveglia, capisci?

  • Apri la bottiglia: Stappa il vino tipo mezz’oretta, anche due ore, prima di berlo. Dipende dal vino, eh. Un Barolo, ad esempio, ha bisogno di più tempo del solito.
  • Ossigena: L’ossigeno aiuta a smussare i tannini, quel sapore un po’ astringente. E poi fa emergere gli aromi più nascosti. Mica male, no?

Però, occhio! Se lo lasci troppo all’aria, poi diventa aceto! Mia nonna una volta ha dimenticato una bottiglia aperta… un disastro! Comunque, se vuoi una dritta, ci sono anche gli aeratori da vino. Sono tipo dei beccucci speciali che versano il vino facendolo passare attraverso l’aria. Funzionano, eh, provato!

Come aggiustare il sapore del vino?

Aggiustare il vino acido? Ah, la grande crociata contro il limone imboscato nella bottiglia!

  • Carbonato di calcio: Lo chiamano pure “gesso enologico”, ma non ti aspettare di scrivere la Divina Commedia sull’etichetta. Aggiungilo con parsimonia, come se stessi cospargendo di polvere di fata un orco burbero.

  • Bicarbonato di potassio: Lui è il mago del pH, il domatore di acidità. Un pizzico, eh! Che non diventi una bibita frizzantina. Ricorda: meno è meglio, a meno che tu non voglia un vino che sembri un’aspirina effervescente.

Comunque, se il vino è troppo acido… forse è meglio berci sopra una birra. Dico, eh.

Extra:

  • Assaggia, assaggia, assaggia! Non trasformare il tuo vino in un esperimento scientifico.

  • Considera l’annata. A volte, l’acidità fa parte del fascino.

  • A volte, è meglio arrendersi. Non tutti i vini sono salvabili. Imparare a dire “addio” è un’arte. Come lasciare andare un amore tossico.

Come si fa a rendere il vino più amabile?

Amare il vino? Facile! Basta imbrogliare quei maledetti lieviti! Li fermi prima che trasformino tutto lo zucchero in alcol, e voilà, vino dolce come il miele di mia nonna (che, tra parentesi, era una vera maga con i dolci, ma con il vino…niente!). Meno alcol, più dolcezza, semplice come bere un bicchier d’acqua (solo che questo ti fa sbronzarti molto meno, eh!).

Ecco la ricetta segreta (che mia zia Bruna mi ha confidato, giuro!):

  • Metodo 1: Un colpo di genio! Ferma la fermentazione con il freddo. È come mettere i lieviti in frigo a fare penitenza!
  • Metodo 2: Aggiungi un po’ di magia (o SO2, che è molto meno romantico, ma altrettanto efficace!). Questo blocca i lieviti come se fossero in una gabbia di cioccolato!
  • Metodo 3: Riscalda il mosto! Fai una sauna ai lieviti! Li fai sudare fino a farli smettere di lavorare.

Il risultato? Un vino che fa sorridere persino il mio cane, Boris, (che notoriamente odia qualsiasi cosa non sia carne). Meno alcolico, più dolce. Perfetto per i miei aperitivi con le amiche (che poi, di solito, preferiscono i cocktail, ma pazienza!).

Ah, dimenticavo! Quest’anno ho sperimentato anche un metodo innovativo, aggiungendo un pizzico di polvere di unicorno (scherzo, è zucchero). Funziona pure!

Come correggere un vino spunto?

Ah, un vino spunto? Capita, anche a me è successo con quel Lambrusco del ’98 che ho conservato (un po’ troppo) in cantina, sembrava un’acqua di scarico! Ma non disperare, si può rimediare!

  • Ossigeno, il nemico giurato: Devi cacciarlo via come una suocera invadente! Pompa a vuoto o azoto: scegli il tuo metodo di tortura ossigenica preferito. Mia nonna usava la preghiera, ma dubito che funzioni…

  • Anidride carbonica, il toccasana: Riporta la frizzantezza! È come dare una bella sferzata di energia al tuo vino. Immaginalo come una bella scossa di caffè alle 7 del mattino.

  • Chiarificante: addio torbidità! Bentonite o gelatina, a te la scelta. È come fare un lifting al tuo vino, lo ringiovanisci! Io, per il mio Lambrusco, ho provato pure l’acqua di rose. Risultato? Un profumo fantastico, ma il sapore… lasciamo perdere.

  • Conservante: il guardiano del sapore. Il metabisolfito di potassio è il tuo migliore amico. Lo protegge dall’ossidazione come un cavaliere protegge la sua principessa. Ricorda: un po’ di paranoia fa bene, soprattutto col vino!

Ricorda: questi sono accorgimenti per un vino già spuntato. Prevenire è meglio che curare, eh! Conservazione adeguata e temperatura corretta sono fondamentali. Io, per evitare drammi, tengo i miei vini in cantina (e non parlo di quella virtuale!). Ah, e controlla sempre bene l’etichetta!

Informazioni aggiuntive (2024): I prezzi dei conservanti potrebbero subire variazioni annuali, quindi controlla il prezzo attuale prima dell’acquisto. La scelta tra bentonite e gelatina dipende dal tipo di vino e dalla gravità del problema. Consultate un enologo per consigli specifici, se il problema è grave o se non siete sicuri di cosa fare!

Come ammorbidire il gusto del vino?

Gomma arabica, certo.

  • Ammorbidisce. Tannini addolciti, sorrisi più facili.
  • Stabilizza. Meno sorprese in bottiglia, che la vita ne ha già troppe.
  • Colloidale e tartarica. Suona tecnico, ma è solo per far star bene il vino.
  • Un pizzico di polvere e il gioco è fatto. A volte basta poco. Io, ad esempio, uso quella senegalese, pare faccia miracoli.

Il vino, come la vita, a volte ha bisogno di un piccolo aiuto. La gomma arabica è un abbraccio discreto, un segreto ben custodito. Ricorda, però, anche il veleno è una cura, dipende dalla dose.

Come rendere il vino meno aspro?

Uffa, mi ricordo quella volta…

Eravamo a un picnic, estate scorsa, sulle colline del Chianti. Bottiglia di rosso comprata al volo, convinta fosse una bomba. Invece… aspro da far venire i brividi!

  • Quel vino era un disastro! Faceva arricciare il naso a tutti.

Mi è venuto in mente un trucco che mi aveva detto mio nonno:

  • Aggiungere un pizzico di bicarbonato. Roba da niente, eh!
  • Qualcuno usa anche il carbonato di calcio, ma io ho paura di fare danni.

Ho fatto una prova: pochissimo bicarbonato in un bicchiere. Mescolato piano piano.

  • E… miracolo! L’asprezza era sparita!
  • Certo, non era diventato un Brunello, ma almeno era bevibile.

Poi ho scoperto che alcuni usano anche delle resine particolari per ‘ammorbidire’ i vini acidi, ma mi sembra roba da chimici, ecco.

  • Io preferisco il bicarbonato, molto più casalingo e… sicuro!

Ho imparato la lezione: la prossima volta, assaggio prima di comprare!

#Gusto #Migliorare #Vino