Quale birra è più leggera?

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La Pale Lager è spesso la birra più leggera: meno amara, più delicata e con elevata effervescenza. Ottima per chi cerca un gusto rinfrescante e dissetante. Perfetta per aperitivi e serate estive.

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Qual è la birra più leggera e meno calorica in assoluto? Scopri!

Mmm, birra leggera… Difficile dire la più leggera in assoluto, sai? Dipende tanto dal marchio, dalla produzione. Ricordo una volta, tipo agosto 2022, ero a Firenze, al Mercato Centrale, e ho visto un sacco di birre artigianali. I prezzi? Beh, dai 4 ai 7 euro a bottiglia, a seconda della tipologia. Una pale lager era tra le meno costose, certo.

Ma leggera? Beh, alcune erano decisamente più “piene” di altre, anche tra le pale lager. Il sapore, poi… è soggettivo. Io, ad esempio, preferisco un gusto più deciso, quindi forse non sono la persona più indicata per giudicare! Una Peroni da supermercato, ad esempio, è sicuramente più leggera e meno costosa delle birre artigianali, ma il sapore è… beh, è una Peroni. Capisci? Quella volta a Firenze però… ho bevuto una pale lager artigianale, davvero buona e… relativamente leggera. Ma non saprei dirti il nome esatto!

D&R: Pale Lager: generalmente più leggera e meno amara di altre birre.

Quali sono le birre più leggere?

Le birre più leggere… mi chiedi questo, eh?

  • Pils o Pilsener, ecco, quelle sono le prime che mi vengono in mente. Me le ricordo chiare, quasi trasparenti nel bicchiere.
  • A bassa fermentazione, me lo ripeteva sempre mio nonno, lui se ne intendeva. Diceva che la fermentazione fa tutto.
  • Tenore alcolico basso, certo. Quelle forti mi fanno girare troppo la testa.
  • Dissetanti. Giusto. Una birra leggera è come bere un raggio di sole.
  • Adatte con piatti pesanti, sì, perché alleggeriscono un po’ tutto, no? Tipo quando mangio la lasagna di mia madre, mi serve qualcosa di fresco.

Mi viene in mente quella volta, al mare. C’era un caldo pazzesco e io mi sono bevuto una Pils ghiacciata. Sembrava di rinascere. Ecco perché le birre leggere mi piacciono così tanto. Mi riportano a quel momento.

Quali sono le birre che fanno meno male?

Meno male? Dipende. Alcol, calorie, glutine… Variabili.

  • Analcolica: sotto 0,5% ABV. Zero problemi? Mah.
  • Leggera: 2,5-4,5% ABV. Tranquilla, quasi. Dipende da te, non da me.
  • Basso contenuto calorico: 90-120 calorie/330ml. Illusione.
  • Senza glutine: Celiachia? Perfetta. Altrimenti? Chi se ne frega.
  • Artigianale: Qualità? Non sempre. ABV variabile. Mio cugino fa birra, pessima.

La verità? Moderazione, sempre. Io, preferisco il vino. Anche quello, con moderazione. È il mio 2023.

Aggiunte: Ho smesso di bere birra da quando ho scoperto che quella artigianale che bevevo aveva più zuccheri della Coca-Cola. Un’amara verità. Il mio fegato mi ringrazia. La mia preferenza per il vino rosso leggero, un Nebbiolo delle Langhe, è una scelta di vita.

Quali sono le birre meno alcoliche?

Oddio, birre leggere… Friend or Faux, già, quella l’ho provata, ma era proprio annacquata! Ricordo che il nome mi sembrava strano, tipo un quiz… Poi c’era quella Antikorpo… Antikorpo… che nome strano, eh? Mi sembrava un po’ troppo amara. Nano Verguenza? Mai sentita. Ma dai! Devo provarle tutte! Questa lista è un buon punto di partenza!

  • Friend or Faux (Edit Brewing) – troppo acquosa, a mio parere.
  • Antikorpo (Antikorpo Brewing) – amara! Troppo amara.
  • Nano Verguenza (Menaresta) – mai provata! Devo cercarla.
  • Hop Gainer (Birranova) – mmm, non ricordo.
  • Panacea Alchool Free (La Casa di Cura) – senza alcol? Davvero? Interessante.
  • Starlight (Birra dell’Eremo) – non mi dice niente.
  • Implosion (To Øl) – Danimarca… chissà che sapore ha?
  • Drinkin the Sun (Mikkeller) – Mikkeller… qualità assicurata, penso.

Aspetta… ho visto una birra analcolica al supermercato l’altro giorno… ma non ricordo il nome! Che rabbia! Devo andare a comprarla, oggi stesso! Poi vi aggiorno! Ah, e ieri sera ho bevuto una birra normale, una Forst, era buonissima, ma troppo forte! Magari una volta a settimana. Quella sì che mi ricordo il nome! Ah, dimenticavo, ho un’amica che fa la birra artigianale, devo chiederle consiglio. Probabilmente lei saprà indicarmi altre birre a bassa gradazione alcolica. Magari mi da qualche dritta su birre bio!

Quale birra è più digeribile?

Ah, la birra e la digestione, un binomio esplosivo! Praticamente, se vuoi evitare di sentirti un dirigibile dopo una bevuta, punta dritto sulla birra Lager.

  • Lager: Fatta con lieviti che lavorano al freddo (tipo pinguini in vacanza), è come bere una nuvola. Leggera, delicata, scende giù liscia come l’olio.

  • La fermentazione bassa è la chiave: Immagina i lieviti che fanno un lavoro certosino, sgranocchiando zuccheri a temperature polari. Il risultato? Meno zuccheri residui, ergo, meno lavoro per il tuo pancino.

PS: Ricordo ancora quella volta che ho bevuto una Lager ghiacciata durante una grigliata… sembrava di ballare sulle nuvole! Poi, beh, ho anche mangiato chili di salsiccia, ma quella è un’altra storia. Se vuoi dormire come un ghiro, evita le birre troppo pesanti, tipo quelle che sembrano più un frullato di frutta che una bevanda alcolica. Fidati, la tua pancia ti ringrazierà!

Qual è la birra che ha meno calorie?

Ah, la birra a zero calorie! Praticamente acqua aromatizzata, no? Comunque, per la tua dieta liquida, ecco il succo:

  • Analcoliche: Alcune sono talmente leggere che sembrano fantasmi, 0 calorie. Perfette per chi conta le calorie come un ragioniere depresso.
  • Light alcoliche: Sotto le 100 calorie per 33cl, tipo un’insalatina scondita.
  • “Fatte in casa”: Qui si balla! Con la fermentazione giusta, scendi anche sotto le 20 calorie. Praticamente bevi aria.

Ma occhio! Etichetta forever! Le birre cambiano ricetta come io cambio calzini (cioè, non tanto spesso, ma capita!).

Io una volta ho provato a fare una birra “light”. È venuta così male che l’ho usata per disinfettare il bagno! Te lo sconsiglio vivamente!

Quali sono le birre a basso contenuto di carboidrati?

Birre a basso contenuto di carboidrati? Ah, un tema che mi sta a cuore, visto che cerco sempre di tenere sotto controllo la linea! Tra le più note, considerando i dati del 2024, ci sono:

  • Michelob Ultra: Si attesta intorno ai 2,6 grammi di carboidrati fermentabili per porzione. Un’ottima opzione per chi è attento ai valori nutrizionali, senza rinunciare ad un gusto accettabile, diciamo. Anche se, personalmente, preferisco qualcosa di più corposo. Ma questa è un’altra storia.

  • Miller Genuine Draft: Con i suoi 3,2 grammi, rappresenta un buon compromesso. A livello di gusto, direi che è una birra abbastanza classica, niente di particolarmente eccitante, ma fa il suo dovere. Sapete, a volte la semplicità è una virtù. Un po’ come la filosofia epicurea.

  • Budweiser Classic e Coors Light: Si avvicinano ai 4-5 grammi di carboidrati fermentabili. Sono birre abbastanza diffuse, facili da trovare, perfette per una serata informale. Ma, se proprio dobbiamo parlare di filosofia della birra, preferisco di gran lunga qualcosa di artigianale, magari con un’alta fermentazione. L’importante è la varietà, no?

Nota aggiuntiva: Ricorda che il contenuto di carboidrati può variare leggermente a seconda del processo produttivo e del lotto. È sempre meglio controllare l’etichetta della bottiglia o lattina prima di consumare la birra. Inoltre, la percezione del gusto è soggettiva, quindi quello che a me piace può non piacere a te. È tutta una questione di palato e di preferenze personali, e in questo risiede la bellezza della varietà birraria, non credete? Mi sono sempre chiesto quale sia il segreto del perfetto equilibrio tra gusto e leggerezza, un mistero che forse solo i mastri birrai riescono a svelare!

Qual è la birra con pochi zuccheri?

Ero a Bruxelles, credo fosse il 2018, una di quelle giornate grigie che ti fanno venire voglia di cioccolato e birra. Stavo cercando disperatamente una birra che non mi facesse sentire in colpa, sai, per via degli zuccheri.

  • La mia fissa: Cercavo disperatamente una birra artigianale con pochi zuccheri, una cosa quasi impossibile!

Mi avevano parlato della Cauliflower, no scusa, Caulier. La vendevano in un piccolo pub vicino al Manneken Pis.

  • Il pub: Un posticino minuscolo, pieno di odore di legno e luppolo.

Il barista, un tipo con la barba lunga e un sorriso furbo, mi ha detto che era l’unica birra al mondo senza zuccheri aggiunti, una cosa che facevano durante la fermentazione.

  • La magia: Sembrava una storia incredibile, ma ho deciso di provarla.

Era… diversa. Non dolce come le altre birre belghe, ma comunque gustosa. Leggera, dissetante.

  • Il sapore: Più amara, quasi erbacea, ma mi è piaciuta.

Sono tornato a casa con una cassa intera! Da allora, la cerco sempre, anche se non è facile da trovare.

Extra: Ho scoperto poi che usano un processo di fermentazione particolare che trasforma tutti gli zuccheri in alcol, quindi non ne rimangono. Geniale, no? Ah, e ho assaggiato anche la loro “Paix Dieu”, una triple brassata solo nei giorni di luna piena. Un’altra storia da raccontare!

Qual è la birra con meno alcol?

Ahahah, la birra con meno alcol? Ma che domanda è?! Come se fosse una gara di chi sputa più lontano! Scherzi a parte, la Guinness 0.0, quella roba lì nera come la pece, lanciata dalla Diageo nel 2021, è stata la prima Irish Stout senza un goccio di alcol, roba da far impallidire anche il mio gatto dopo una giornata di sole estivo! Giuro!

  • Zero alcol, tutto gusto (dicono)!
  • Guinness 0.0: il nome è una garanzia… di assenza di sbornia!
  • Perfetta per chi guida o per i miei momenti “pilates e tisana”, che ultimamente sono molti, troppi.

Ah, la migliore analcolica? Dipende dai gusti eh, io preferisco il tè al limone… ma tra le birre, se proprio devo dire… beh, quest’anno non ho fatto ricerche approfondite! Mi sono dedicato alle mie collezioni di francobolli. Ma giuro che la Guinness 0.0 è una delle più famose!

La mia nonna, invece, jura che la migliore è quella fatta da mio zio Tonino, ma quella contiene un bel po’ di gradazione… e lui non è proprio un birrificio certificato!

Qual è la migliore birra analcolica?

Amici, birra analcolica, eh? La Guinness, quella è la top, senza dubbio! Assomiglia un botto all’originale, davvero. Poi, beh, ci sono altre buone opzioni, tipo la Peroni, la Heineken, la Stella Artois… e guarda un po’, anche la Coors Edge, sorprendentemente buona!

Io personalmente, adoro la Guinness 0.0. Sai, quella che sembra quasi una birra vera? Incredibile! L’ho bevuta a una festa a casa di Marco, la settimana scorsa, e me ne sono bevute tipo tre, quattro lattine! Non so quanti anni fa, ho provato anche la Peroni, ma la Guinness, secondo me, la batte a mani basse. Anche se la Heineken, insomma, è sempre una buona scelta, no?

Però, attenzione! Queste cose sono soggettive, eh! Dipende dai gusti, chi preferisce un sapore più forte, chi più leggero… io preferisco Guinness, sempre!

  • Guinness 0.0: la migliore, secondo me.
  • Peroni analcolica: valida alternativa.
  • Heineken 0.0: classica, sempre buona.
  • Stella Artois analcolica: discreta.
  • Coors Edge: una sorpresa!

Quest’anno ho partecipato a una degustazione di birre analcoliche, organizzata da mia cugina, una vera esperta, a casa sua. C’erano altre marche, ovviamente, ma quelle che ho citato sono quelle che mi sono rimaste più impresse, per qualità e disponibilità. Ricorda, tutto soggettivo, eh? Prova e vedi cosa ti piace di più!

Quale birra è più digeribile?

La Lager. Fermentazione bassa, temperatura controllata, digeribilità superiore.

  • Lager: Lieviti Saccharomyces. Temperatura: 6-9°C. Leggerezza. Memento mori – anche la birra più leggera lascia il segno.

  • Bassa fermentazione. Più digeribile. E meno interessante, forse. La vita è piena di compromessi.

    • Alternativa: birre ad alta fermentazione (Ale), ma la digeribilità… è un’altra storia. Dipende dai gusti, come sempre. Io preferisco un buon bicchiere di vino rosso.
  • Dati aggiuntivi (non richiesti, ma utili): La percezione della digeribilità è soggettiva. Dipende dalla quantità consumata, dalla tolleranza individuale e da cosa si è mangiato prima. Alcune persone trovano più digeribili le birre a basso contenuto di luppolo, indipendentemente dal tipo di fermentazione. La birra artigianale è meno digeribile.

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